Oggi mi va di parlare di qualcosa di attuale, un argomento fresco di conferenza di presentazione a Los Angeles: si tratta delle di Airbnb esperienze.
Se andate a vedere a questo indirizzo, vedrete che il colosso americano Airbnb ha introdotto alcune interessanti novità nel suo modello di business. IL CEO di Airbnb Brian Chesky ha annunciato il lancio delle “esperienze di viaggio” e dei “luoghi”.
Esperienza ed Airbnb esperienze
In pratica, per ora in alcune selezionate località, si potrà non solo prenotare una camera o un intera casa ma addirittura frequentare una guida del luogo che vi farà vivere una qualche esperienza. Dalla realizzazione di cappelli, alla ricerca di tartufi passando per una giornata con una delle guardie di Nelson Mandela a Robben Island o 3 giorni con Quinn alla ricerca di spettacolari surf break in California…
L’idea mi sembra vincente. Stare assieme a delle persone che fanno cose con passione è una vera bellezza. La possibilità di scoprire luoghi nascosti oppure osservare cose già viste, ma da una prospettiva diversa mi sembra semplice e fenomenale al tempo stesso.
Si parte dal presupposto che il turista o viaggiatore di oggi è sempre più alla ricerca di qualcosa di “unico” e per molti di noi passeggiare a Manhattan non è più sufficiente, bisogna fare il giro dei food truck con uno chef di professione. Visitare una megalopoli come Tokyo potrebbe non bastare e allora perché non allenarsi con un samurai?
Il solo fatto che Airbnb metta tutto il suo peso (i dati non sono facili da trovare, ma la banca d’investimento Cowen&Company ha previsto prenotazioni il cui valore, per il 2016, è 12,3 miliardi di dollari, rispetto ai 7,2 del 2015) su questa idea farà si che la cosa non passerà sotto silenzio (vedi anche svariati articoli su Repubblica).
Se la compagnia americana sarà veramente in grado di fornire esperienze valide in molte città del mondo, allora credo proprio che l’idea potrebbe portare una ventata di aria fresca e/o creare una piccola rivoluzione nel mondo del turismo, specie quello più attento ai temi ecologici e sociali.
Airbnb esperienze. Un pacchetto a te e uno a me
Per ora molti dei pacchetti offerti (alla pagina www.airbnb.it/experiences oppure sulla app Airbnb) riguardano gli Stati Uniti ed hanno un certa affinità con il terzo settore, il mondo del sociale e l’ecologia.
Non rimane quindi che aspettare e vedere se la cosa prenderà piede anche da noi. Personalmente l’idea di andare a Los Angeles e passare qualche giorno in compagnia di un collettivo di giovani artisti che vi faranno esplorare la scena teatrale indie di L.A. mi sembra notevole. I più attivi tra di voi invece non perderanno l’occasione di vedere la L.A. dei surfisti in compagnia di un vero surfista.
E gli altri?
In realtà non è solo Airbnb ad aver pensato ad una cosa simile. Infatti la start up italiana Musement è già attiva sul web dal 2013, e propone acquisti di voucher che possono esser spesi per tour privati o in gruppi, musei, attrazioni e avventure di vario tipo. Musement è un’idea italiana piuttosto interessante e infatti è riuscita ad accaparrarsi un finanziamento di 10 milioni di euro per continuare ad affinare il prodotto ed espandersi sul mercato mondiale.
CS ovvero couchsurfing
Un po’ più in difficoltà sembra invece essere il vecchio Couchsurfing. Couchsurfing partiva proprio con l’idea di offrire un’ esperienza più vera e locale, dando la possibilità di andare a dormire a casa di persone che mettono a disposizione, gratuitamente, un divano, un letto o una camera.
Il problema che sembra aver avuto CS è stato proprio, paradossalmente, il troppo successo. Una valanga di iscritti, spesso non attivi o poco interessati alla filosofia di condivisione del sito e motivati solo da ragioni economiche, hanno finito per togliere respiro a tutta la community. Dato che sono membro da 8 anni e ci tengo particolarmente a CS , spero di avere l’occasione di parlarne in un altro post*.
L’avvocato del diavolo?
In tutto questo ci sono ovviamente un paio di cose che mi vengono in mente. Se i pacchetti Airbnb – esperienze prenderanno piede il rischio è che dovranno perdere autenticità e spontaneità per trasformarsi in normali tour.
Airbnb ha fatto prenotare 78 milioni di notti in giro per il mondo (dato riferito al 2015 e per il 2016 si prevede una crescita sostenuta), e se anche solo l’un percento dei frequentatori deciderà di provare qualche esperienza significa 780.000 notti di esperienze sparse per il mondo. Il nostro surfista di L.A. sarebbe prenotato probabilmente per prossimi 10 anni.
Altra cosa che mi fa venire l’orticaria è il concetto tradizionale di autenticità, su cui Airbnb insiste, è che per me è una fregnaccia totale. Coltivatori di riso in Thailandia, cuochi in Italia e geishe in Giappone, spero davvero che le esperienze non siano troppo sbilanciate solo su un passato che non può tornare.
In un mondo contaminato e globalizzato autenticità per me vuol dire solo fare le cose con passione e impegno, senza avere il continuo assillo del denaro. Il marketing di Airbnb sembra prometterci questo, il tempo ci dirà se si tratta solo di furbizia o c’è anche del cuore.
Il post su Airbnb esperienze è finito. Qui sotto trovate qualche link e un aggiornamento.
* aggiornamento maggio 2019.
Anche qui parlo di Couchsurfing, che tra l’altro, da maggio 2020. è diventato, per ragioni di sopravvivenza, a pagamento.
Un delle ultime iniziative di Airbnb è stato il giro del mondo in 80 giorni. noscherzo.
Oppure potete andare a :
