Cosa vedere a Porto? Per prima cosa andate piano con il porto, il vino. Credetemi quando vi dico, signori e signore, che è facile farsi prendere ed esagerare. D’altronde Porto è così, un luogo e un non luogo, una città e un vino, una piccola metropoli vecchia e anche moderna, piena di contraddizioni e per questo bellissima, godibile e umana.
Il fascino di un impero che, per fortuna, non c’è più
Porto a parte tutto il Portogallo, in qualche modo, si trascina appresso il fascino decadente di un passato imperiale, coloniale ed esploratore, che si nota per le vie di Lisbona, di Coimbra, di Sintra o, appunto, di Porto.
Quest’ultima città sa dare però una concretezza tutta particolare (diciamo mercantilistica) al fascino decadente di un centro storico bello, vissuto ma non (totalmente) ristrutturato, non ancora rivisto da quegli architetti che trasformano il passato in un miscuglio di modernismo funzionale spesso solo alle loro visioni.
Eccoci qui allora, lungo le rive tumultuose dal Douro, con vista sul ponte in ferro Dom Luis I e con in mano un bel bicchiere di vino da sorseggiare con tranquillità. Riuscite a seguirmi?
Da una parte e dall’altra del D(o)uro
Bene, perché dall’altra parte del fiume trovate proprio le fabbriche dove il glorioso Porto prende forma e sostanza e in queste fabbriche saranno ben felici di accogliervi per un tour dimostrativo-gustativo che non potrà che concludersi con l’acquisto di una buona bottiglia (visto che i costi non sono proibitivi vi consiglierei un vintage invecchiato almeno dieci anni).
Non voglio però dare l’immagine da alcolista più di quanto già non traspaia, per cui posso dirvi che a Porto trovate anche spazio per la modernità con la strana architettura trapezoidale della casa della musica, con il museo di arte moderna e l’Estadio do Dragao che avrete visto spesso in Coppa Campioni (pardon ,adesso si dice Champions League).
La storica Casa Do Infante e lo splendido Palacio da Bolsa (non perdete la visita guidata alla Salao Arabe) vi ricordano però che quella in cui vi trovate è la nazione che ha saputo dare all’umanità Enrico il Navigatore e Ferdinando Magellano (in proposito vi rimando al post sulla Teoria geocentrica).
Porto, a dire la verità, non sembra curarsi troppo del grande passato, concentrata molto più prosaicamente sul presente, con una mentalità commerciale più da città nord europea che non mediterranea.
Certo, questo è solo un assaggio, perché anche vedere una chiesa abbandonata e sconsacrata, che si staglia vagamente minacciosa al centro di una piazza semideserta è una esperienza che non dovreste lasciarvi sfuggire.
Cosa vedere a Porto? Prima ci dobbiamo arrivare
Ryan Air ha voli da Bologna, Roma Ciampino, Milano e Cagliari , i cui prezzi possono variare, come certamente avrete sperimentato, in maniera repentina (10-20 euro se trovate un’offerta, un centinaio senza).
La TAP (compagnia di bandiera portoghese) vola da Bologna, Roma Fiumicino e Milano diretta a Lisbona (tra 100 e 200 euro), qui potrete eventualmente prendere il volo per Porto.
Anche Iberia vola da Bologna, Roma Fiumicino e Milano ma c’è il cambio a Madrid e a Lisbona (circa 220 euro per arrivare a Lisbona poi altri 100 per Porto).
Infine la low cost Easy jet vola da Milano a Lisbona (anche qui i prezzi variano molto, indispensabile controllare online).
Cosa vedere a Porto…e cosa fare
Porto non è una metropoli (circa 240.00 abitanti il comune, 1,7 milioni l’area metropolitana), tre giorni/due notti potrebbero essere sufficienti a vedere più o meno tutto quello che c’è da vedere (ma certo non lo saranno per assaporare fino in fondo tutto quello che la città ha da offrirvi).
Il quartiere di Ribeira (considerato Patrimonio dell’Umanità), con le già nominate Casa Do Infante e Palacio Da Bolsa, è certo quello che mantiene più forte una certa impronta storica, dove si trovano caffè e bar più belli, oltre che la passeggiata del lungofiume Douro e diverse taverne che la sera metto tavolini all’aperto e fanno gustare dell’ottimo vino.
Diverse sono le chiese degne d’interesse: la Cattedrale davanti al Terreiro da Sè, Igreja De Santa Clara e la Igreja de Sao Francisco (tutte decorate, chi più chi meno, con le caratteristiche piastrelle azulejos).
Interessanti sono anche i quartieri di Cordoaria e Aliados ma il mio consiglio è di spingersi fino alla rotatoria di Praca De Mousinho per vedere la Casa della Musica progettata da Rem Koolhaas e il vicino Museo di Arte Contemporanea.
Dove dormiamo a Porto?
Pensioni a gestione familiare e alberghi da poche pretese e dai prezzi bassi abbondano. Senza considerare gli ancora più economici campeggi (fuori della città), non dovreste avere difficoltà a trovare una camera doppia per un prezzo intorno ai 30’40 euro (sempre che questa noiosa crisi non abbia fatto maagicamente salire i prezzi).
Personalmente credo che la Pensao Duas Nacoes abbia una discreta posizione e un buon rapporto qualità prezzo.
Ora di andare a tavola
A Porto raramente cadrete male, la qualità media del cibo è alta e i prezzi sono rimasti bassi.
Molti bar e ristoranti offrono pranzi e in alcuni casi cene a buffet a prezzi assolutamente competitivi (dai 10 ai 20 euro). A questo proposito vi consiglio il ristorante Tromba Rija, la Confeiteria Do Bolhao e la Churrascaria Do Infante.
Per quanto riguarda i piatti il vostro palato mi sarà grato se assaggerete il baccalà, la trippa, la carne alla griglia e il porco preto (maiale alla griglia).
Il post su cosa vedere a Porto è finito e io, come al solito, vi lascio qualche alternativa:
Un weekend a Lisbona (quando potremo nuovamente).
Passare qualche giorno a Oslo e scoprire cosa vedere nella capitale norvegese.
Scoprire qualcosa di più su Atene, la città gentile che combatte.