Il visto per il Canada, per gli amici ETA

Il visto per il Canada, dall’acronimo ETA, è facile da ottenere? e poi, vi garantisce l’ingresso nel grande paese nord americano?

Intanto vi dico in pochi punti cosa vi serve per richiedere l’ETA, e poi entreremo nel dettaglio:

  • avere a portata di mano il passaporto
  • andare sul sito dell’immigrazione canadese e compilare il form (anche in italiano)
  • attendere l’esito (in genere veloce, massimo qualche giorno)
  • partire per il Canada!

Ovviamente, in questo periodo di Coronavirus galoppante, è imperativo che le disposizioni “ordinarie” sull’ingresso vengano coordinate con le limitazioni imposte per via del virus. Per cui chiariamolo, a settembre 2020 non potete andare in Canada per turismo.

Il visto per il Canada. Cosa sappiamo dell’ETA?

Il vicino tranquillo degli Stati Uniti (non lo dico con sarcasmo, amo il Canada) ha da poco (2015) introdotto un sistema di Electronic Travel Authorization. Funziona in maniera molto simile al gemello americano ESTA ma costa la metà (7 dollari americani).

In quanto a controlli, qui vedete una foto notturna di una delle piazze centrali di Toronto, anche il Canada non scherza. Quella volta però le lungaggini furono mitigate dalla bellezza gladiatoria della poliziotta che conduceva l'intervista. Se vi piace il tipo (lottatrici di MMA per intenderci) allora sareste stati anche contenti.

Ovviamente occorre avere un passaporto elettronico e un po’ di pazienza per inserire per inserire i dati anagrafici e rispondere a tutte le domande. Il sito a cui fare riferimento è:

http://www.cic.gc.ca/english/visit/eta-start-it.asp e anche qui, essendo tradotto in italiano, non serve affidarsi ad agenzie, intermediari o altri soggetti che compilino il form per voi.

Qualche dettaglio

Il Canada non sembra aver ristretto la platea di color che possono usufruire del sistema in seguito alle ultime guerre in Medioriente ma, per quanto possa valere l’esperienza personale, è anche stato l’unico paese (insieme agli Stati Uniti) dove l’addetto all’immigrazione non mi ha concesso immediatamente l’ingresso ma mi ha ridiretto verso un altro stanzino.

PER AVERE UN VISTO PER IL CANADA QUESTO IN FOTO, IL PASSAPORTO, È FONDAMENTALE. PRENDETEVELA COMODA PERCHÉ PER AVERLO POTREBBERO VOLERCI DAI 15 GIORNI AI 2 MESI
per avere un visto per il Canada questo in foto, il passaporto, è fondamentale. Prendetevela comoda perché per averlo potrebbero volerci dai 15 giorni ai 2 mesi

Nello stanzino dei “pericolosi” ho dovuto effettuare un ulteriore colloquio, tra l’altro con una delle più belle poliziotte che abbia mai visto. IN questo colloquio mi ha chiesto di rispiegarle un po’ tutta la storia del mio viaggio e di come me lo potevo permettere. Un’esperienza in fondo non troppo negativa con il senno di poi ma dovrete essere preparati a discorrere di cose anche un po’ complesse, cosa difficile se il vostro inglese non è buono.

Ci tengo a precisarlo, questo secondo colloquio non è certo, molti passano dritti dritti senza problemi, altri, come me, devono farlo. Diciamo che il viaggiatore solo, maschio, fra i 20 e i 30, con molti timbri sul passaporto, in genere suscita qualche apprensione negli Stati ricchi.

L’impressione in questo caso è che pensassero che me ne andavo in Canada per lavorare. Il che non sarebbe affatto una cattiva idea ma non era la mia.

Visto per il Canada nel 2020? occhio al corona!

Nel 2020 bisogna purtroppo tenere conto dell’affaire coronavirus, per cui, lo ripeto per la seconda volta, l’ingresso in Canada risulterà molto difficile se non impossibile.

Mi raccomando, tenete in mente una cosa molto importante. Al momento in cui sto scrivendo questo articolo, cioè il 16 settembre 2020, l’ingresso in Canada per turismo non è permesso ai cittadini italiani. Bisognerà quindi aspettare che tutto questo casino coronavirus sia domato, per poter di nuovo mettere piede nella terra dello sciroppo d’acero.

Se volette avere qualche info sui paesi in cui si può viaggiare al momento ne ho parlato nel post The state of the Union – dove posso viaggiare in Europa?

Conclusioni su ETA, anche se forse non ce ne sarebbe bisogno

Il processio canadese è molto simile a quello americano ed entrambi sono disegnati per funzionare in modo semplice e veloce e se non siete “sospetti” come il sottoscritto dovreste cavarvela con poco affanno.

Il personale che incontrerete alla frontiera rispetta il detto per cui “più il paese è insignificante più antipatici saranno i funzionari doganali”. Trattandosi del Canada potete immaginare come il personale sia sempre stato gentile, cordiale, professionale e ogni tanto anche sorridente.

Una vista di Boston dal Museo di Arte Moderna, nella parte sud della città. Entrare negli Stati Uniti richiede una buona dose di pazienza e la capacità di rispondere a qualche domanda in inglese. In genere. In altri casi ... è molto più difficile.
Una vista di Boston dal Museo di Arte Moderna, nella parte sud della città. Entrare negli Stati Uniti richiede una buona dose di pazienza e la capacità di rispondere a qualche domanda in inglese. In genere. In altri casi … è molto più difficile.

In questa Terra interconnessa, fatta di e da economie rampanti, viaggiatori globali e turisti della domenica, se tutti i visti fossero ottenibili in questi modi il mondo sarebbe un posto più semplice da visitare ma forse un po’ meno affascinante. Vedere il confine Laos-Cambogia per ulteriori dettagli…


Cari lettori, il post sul visto elettronico per il Canada è bello che finito. Se volete proseguire, come al solito, vi lascio qualche suggerimento:

Come non effettuare il transito negli Stati Uniti.

Cosa vedere ad Atene

Oslo, cosa vedere quartiere per quartiere, compreso il famigerato progetto Barcode.

La leggendaria e turisticamente facile Thailandia, cosa vedere a Bangkok e a Chiang Mai, la perla del nord.

Perché dovete fare un viaggio in Caucaso.

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