La mappa della Cina del Signor Selden

Oggi parliamo di una mappa, conosciuta con il nome di mappa Selden. Questa mappa parla della Cina ma non solo. Il libro che tratta di questa mappa è edito da Einaudi e appena avrete cominciato a leggerlo capirete che quella che è conosciuta come mappa Selden della Cina, in realtà non parla della Cina. O almeno, diciamo che non parla solo della Cina ma di tante altre cose interessanti, e di un periodo storico, quello che va dal 1600 al 1700, in cui il peso degli imperi e il corso della storia si va definendo.

L’impero Britannico in ascesa, le altre potenze europee a ruota, la Cina imperiale in crisi, sociale, economica e politica. Il mondo, in pochi anni, non sarebbe stato più lo stesso.

Libri sulle mappe e libri sulla Storia

Anche in un altro post avevo parlato di un libro che trattava le mappe. Si trattava del libro di Jeremy Brotton “Storia del mondo in 12 mappe”. Anche in quel caso facevamo un tuffo indietro nel tempo. Addiritura si cercava di spiegare l’evoluzione delle società umane e la Storia, attraverso alcuni esempi di mappe molto interessanti.

Questo libro invece si concentra su una sola mappa ed è scritto, la mappa Selden come detto, ed è scritto da Timothy Brook, ex professore universitario di Oxford, storico e sinologo, vincitore di numerosi premi accademici e letterari.

La mappa Selden, ma la mappa è una scusa

Chi ha letto gli altri post sul tema avrà capito che ogni buon libro di mappe è una scusa, o meglio un trampolino di lancio, per parlare di tutto quello che riguarda il periodo storico in cui la mappa è stata concepita. Dalle persone che la realizzarono agli scopi che si prefiggevano realizzandola.

Perché se è vero che la cartina non è il territorio non c’è nulla come una cartina per aprirci le porte del territorio fisico e umano che l’ha partorita. Lo so, sono forse stato un po’ contorto nell’esprimere il mio pensiero ma insomma, penso e spero mi abbiate capito.

La mappa della Cina del Signor Selden, edito da Einaudi. La mappa Selden, come avrete capito, è una mappa molto interessante, che ci apre una porta, anzi un portale, verso la Cina e il sud est asiatico del XVII secolo. La cosa più simile ad un viaggio nel tempo che possiate immaginare.
La mappa della Cina del Signor Selden, edito da Einaudi. La mappa Selden, come avrete capito, è una mappa molto interessante, che ci apre una porta, anzi un portale, verso la Cina e il sud est asiatico del XVII secolo. La cosa più simile ad un viaggio nel tempo che possiate immaginare.

La mappa Selden, storia e geografia

La particolarità di questo libro è quella di saper riassumere tutto quello che gira intorno alla mappa, in sole 200 pagine. Non si può infatti dire che Brook la tiri troppo per le lunghe.

In pochi capitoli riesce a dipingerci il quadro dell’Inghilterra sotto Giacomo I e Carlo I (1600-1650 ca), la vita del giurista e studioso John Selden (colui che, alla sua morte, donerà la mappa alla biblioteca Bodeliana), lo sviluppo del nascente movimento imperialista/colonialista (che avrebbe portato l’Inghilterra a possedere uno dei più vasti imperi della storia) e a dirci molte cose sui commerci e sulla navigazione nel mar Cinese Meridionale, e più in generale in Asia, tra la fine del ‘500 e la prima metà del ‘600.

Se non vi siete ancora sparati e state proseguendo nella lettura, voglio aggiungere una cosa. Il libro racconta anche di come si è arrivati a concepire l’odierno sistema di Diritto Internazionale Marittimo. Creato partendo proprio dalle posizioni del giurista/collezionista John Selden e del suo “rivale” olandese Grotius.

Un ritratto di John Selden in età matura. Un bell'omino nevvero?
Un ritratto di John Selden in età matura. Un bell’omino nevvero?

Il protagonista di questa storia è certamente una mappa. Un foglio scolorito della Biblioteca Bodleiana a lungo tenuto affianco alla pelle umana tatuata di Jeoly (presunto “principe selvaggio” delle Filippine). I coprotagonisti però sono tanti e diversi, ognuno con un suo interesse e un suo “disegno”. Il tutto a comporsi in maniera si articolata ma non complicata, e il risultato che emerge è una comprensione maggiore di un periodo storico estremamente interessante.

Quello dipinto dallo scrittore canadese è quindi un quadro vivo e non troppo accademico, professionale, approfondito e avvincente, dove la globalizzazione è rampante ancor prima che questa parola venisse davvero coniata.

Insomma, un libro da non farsi scappare.


Sempre di Timothy Brook è appena uscito “Il leopardo di Kubilai Khan”, un bellissimo libro sulla storia della cina.

Se adesso siete curiosi e volete sapere qualcosa sulla storia (e sull’attualità) de Le vie della seta, un libro di Peter Frankopa, cliccate sul link. Oppure siete più interessati a Pinker e al suo “Illuminismo adesso”?

Se invece volete leggere dei viaggi di Ibn Battuta potete accomodarvi qui.

Infine qualche motivo per cui vale la pena viaggiare in caucaso.

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