Lo spunto per proporre un post su Belgrado cosa vedere mi viene da una recente intervista pubblicata da Repubblica (qui il link).
L’intervistata era la neo premier serba Ana Brnabic, economista educata in Inghilterra, lesbica dichiarata e già ministro della pubblica amministrazione.
Brnabic non è stata però eletta ma scelta dal Presidente Vucic per guidare il governo della repubblica balcanica in un processo di modernizzazione e avvicinamento agli standard UE. Inutile dire che la mossa ha spiazzato molti e forse fatto infuriare qualcuno.
La speranza è che la scelta non sia solo di facciata ma che possa essere l’inizio di un cammino che porterà la Serbia ad essere membro a pieno titolo dell’Unione Europea.
La Serbia e (è?) Belgrado
Ovviamente, se si parla di Serbia, sebbene ci sia anche molto altro, non si può non parlare di Belgrado.
Arrivare a Belgrado e vedere il Ministero della Difesa semidistrutto dalle bombe che in qualche modo anche noi italiani abbiamo contribuito a sganciare, fa un certo effetto. Indipendentemente da come la potessimo pensare all’epoca dei fatti (e mi riferisco al Kosovo e al defunto Slobodan Milosevic), vedere con i propri occhi il frutto della distruzione colpisce.
Certo, al bombardamento non si arrivò per caso. Fu l’atto conclusivo di una storia che era cominciata ben prima, con lo smembramento di quello che era la Jugoslavia del Maresciallo Tito e con il graduale, inarrestabile, peggioramento del clima sociale e politico in quello che era uno dei paesi fondatori del “Movimento dei Paesi Non Allineati”. Peggioramento che è poi sfociato nel nazionalismo, nella guerra, nella pulizia etnica e nelle teorie sulla superiorità razziale.
In questo senso il bombardamento della Serbia è solo la triste prosecuzione delle guerre civili jugoslave.
Belgrado cosmopolita
Di quella vecchia Jugoslavia Belgrado era il cuore economico e culturale, unica città “cosmopolita”, unica vera metropoli.
D’altronde, ancora oggi, se guardiamo al complesso delle capitali di quegli Stati che sono nati dalle ceneri della Jugoslavia (Lubjana, Zagabria, Sarajevo, Skopje, Podgorica, Pristina), solo Belgrado supera il milione di abitanti (le stime variano tra 1,1 e 1,6 milioni a seconda che si consideri il comune o l’intera area metropolitana).
Un peso economico, culturale e politico che è ancora oggi visibile per le strade della capitale: nel fermento culturale, nella frequenza degli appuntamenti sportivi di alto livello, nella bellezza della piccola Montmartre belgradese, nella dinamicità della vita notturna e anche nella frequenza degli scontri che oppongono l’ala politica nazionalista a quella più moderata ed “europeista”.
Belgrado cosa vedere? Non vogliamo le cose facili
Belgrado non è una città “facile”. Ergo rispondere alla domanda Belgrado cosa vedere può essere più complesso del previsto. Perché le esperienze possono variare di molto da persona a persona.
Un turista dovrà (doveva? la mia visita risale al 2008, quasi un secolo fa) sudare per capirne la vera identità, per trovare i momenti e i luoghi più autentici, ma la ricompensa sarà notevole.
Aggirata la faccia burbera e aggressiva, Belgrado svela il cuore “latino” e “gitano”, musicale, godereccio e genuino. Uno strano mix di modernità tecnologico-affaristica e fascino multietnico che trae nutrimento da una storia a dir poco tragica e movimentata.
Insomma, chi arriva a Belgrado può ammirare un dipinto che la storia ha creato, pennellata dopo pennellata, nel corso di secoli bui, dominazioni straniere, guerre sanguinose e tante innocenti vite perdute ma anche alla luce di un sole abbagliante, alla confluenza di grandi fiumi portatori di commerci e di vita e al suono delle trascinanti musiche gitane.
Come arrivare a Belgrado
Scegliendo l’aereo le possibilità sono diverse. Da Bologna, Milano e Roma volano Air France e Alitalia, Air Serbia e Lufthansa/Austrian con prezzi a partire da 170 fino a 300 euro.
Rimane poi la possibilità di affrontare il viaggio in macchina. Le strade non sono male, il viaggio è estremamente interessante, molto più che in aereo, e dovete mettere in conto circa 13 ore. Il mio consiglio è di prendervela comoda e fare qualche stop, magari a Zagabria e a Sarajevo (ma in questo caso allunghereste di circa 350 km).
Belgrado cosa vedere, entriamo nel dettaglio.
La cittadella del Kalemegdan è un ottimo punto di partenza. Tra l’altro vi risulterà impossibile non vedere il museo militare (gratuito) che si trova al suo interno. Da qui avrete anche un’ottima visuale sulla città e sulla confluenza dei due fiumi di Belgrado, la Sava e il Danubio. La “città vecchia” che, ahinoi, di vecchio ha ben poco, riserva un viale pedonale da passeggio, Knez Mihailova, il museo Nazionale, il Museo Etnografico e diverse storiche chiese ortodosse.
La via Skadarska, la Montmartre di Belgrado di cui vi parlavo nella prima parte dell’articolo, è interessante se vi piace visitare gallerie d’arte, ristoranti intimi/romantici o se volete toccare con mano l’atmosfera bohemien che animava la piccola via agli inizi del XX secolo.
Vicino a Skadarska c’è il club degli scrittori di Belgrado con il suo ristorante, il Klub Knjizevnika, frequentato, ai tempi di Tito, dalla creme della creme letteraria (almeno quella apprezzata dal regime).
Un po’ del vostro tempo lo merita anche il museo su Nikola Tesla e l’Hotel Moskva, forse il più famoso di Belgrado. Nel caso abbiate qualche giorno in più anche la limitrofa cittadina di Zemun, ormai inglobata dalla metropoli, potrebbe rappresentare un buon diversivo.
Se avete ancora qualche energia da spendere la notte di Belgrado vi aspetta. Molti locali li trovate in via Skadarska e poi ci sono diverse grandi chiatte ancorate lungo il fiume Danubio, nella zona di Novj Beograd. E mi raccomando, se avete qualche dubbio, chiedete in giro!
Dove dormire
Il sogno si chiama Hotel Moskva, dal 1906 il principe degli hotel di Belgrado. Una camera doppia parte da 120 euro e si può arrivare fino a 240 per la suite (ovviamente non in periodi di alta stagione). La posizione è relativamente centrale e quasi tutto quello che vi può interessare come turisti si può raggiungere a piedi.
Se invece volete risparmiare allora potreste fare rotta sugli ostelli di cui il centro di Belgrado è pieno. Per i migliori (Montmartre Hostel, Hedonist Hostel, Manga Hostel, fate riferito a hostelworld.com per una lista aggiornata) si parte da 8-10 euro per la camerate fino ad arrivare ai 30 euro per una camera con bagno in comune.
Cibo
A meno che non propendiate per un insipido ristorante asiatico o fusion, o ancora peggio per uno italiano, la cucina belgradese vi riserverà interessanti sorprese, sempre che non siate vegetariani.
Per uno spuntino veloce sia i cevapcici (polpettine di carne) che il pljeskavica (hamburger locale) o i raznjici (spiedini di carne) vanno più che bene.
Se volete invece fare un pranzo, o una cena, vi consiglierei di andare al ristorante ? (niente errori di battitura o dimenticanze, il posto si chiama proprio ?). Le porzioni sono abbondanti e i prezzi abbordabili. Un buon agnello (o vitello) con patate arrosto e peperoni agrodolci potrebbe dare la svolta alla vostra serata o piegarvi una volta per tutte.
Una buona birra è la Niksicko (dalla città di Niksic, in Montenegro). Se volete andare su qualcosa di un po’ più pesante allora la slivovica (grappa di uva o prugne) è quello che fa per voi.
Direi che il post su Belgrado cosa vedere è finito. Se volete proseguire vi lascio qualche suggerimento.
Un ulteriore approfondimento su Belgrado? qui vi racconto la mia grossa gaffe e cosa sono i ritmi turbo – folk.
Potreste decidere di andare nel nord-europa, magari per scoprire Cosa vedere a Oslo?
E poi c’è sempre il grande classico, Budapest. e le sue terme
O ancora una guida all’uso delle carte di credito in viaggio e … come prenotare un volo.
La versione originale dell’articolo era stata pubblicata sul numero 20 di Sensi Magazine