Chi non vorrebbe passare un weekend a Lisbona? Certo, anche sul Portogallo aleggia il cattivissimo COVID e quindi per entrare dovrete esibire un tampone PCR negativo (regole valide fino al 13 giugno. Preciso che non viene fatta menzione di vaccinazioni) eseguito nelle 72 ore precedenti alla partenza.
Inoltre, al rientro in Italia, sarà necessario esibire il “certificato verde”, cioè quel pezzo di carta, o di bit se preferite il digitale, che attesti una di queste tre cose:
- avete preso il coronavirus e siete sopravvissuti per raccontarlo.
- avete fatto un test un test molecolare o PCR con esito negativo nelle 48 precedenti l’arrivo in Italia.
- siete belli e vaccinati.
Risolta la pratica COVID e affini passiamo alla capitale portoghese.
Avrete infatti per le mani il fascino della vecchia Europa imperiale e i torbidi problemi economici d’inizio XXI secolo ormai alle spalle. Il richiamo fluido della storia e il languore alcolico di un litro di caipirinha. La fu trojka, il mercato, i tagli alla spesa sociale e poi un governo di sinistra che è riuscito lì dove molti di destra, di sinistra e di centro, hanno fallito.
Weekend a Lisbona. Una volta fummo maiali
Insomma, non vorremmo per caso pensare di poter stare seduti ad un tavolo di un bar che si affaccia sulla maestosità un po’ imperiale e un po’ miciona di Rossio e poter fare come se niente fosse, come se non ci trovassimo nella capitale del paese che era ed è la P dei Pigs (noi eravamo, e siamo, la i nel caso non lo sappiate).
Sarà per questo fatto dei maiali ma noi e i portoghesi abbiamo qualcosa in comune e sappiamo bene che cosa significhi crisi e cosa significhi trovarsi dalla parte sbagliata dell’Europa.
Oggi ci resta molto di quello che è stato e qualcosa di quello che sarà. Perché fra dazi, Trump, Cina e intoppi al commercio mondiale il futuro appare scuro più dell’oceano Atlantico in terra lusitana.
Le speranze sono riposte in un nuovo governo di sinistra che sappia far crescere i salari e rispondere alla crisi abitativa, causata anche da noi turisti (ma, voglio dire, avreste pensato che un’app, Airbnb, avrebbe avuto una capacità d’incidere in maniera così forte sulle vite delle persone e le economie degli Stati? incredibile).
Weekend a Lisbona, ma non dovevamo parlare di turismo?
Ok, lasciamo l’attualità e cominciamo a parlare di viaggi, cominciamo a parlare di questo weekend a Lisbona.
Il fascino di Lisbona è storico e spesso umile, popolare e, in pochi casi, imperiale, perché Lisbona è il Portogallo un po’ più di quanto Roma non sia l’Italia. Perché Lisbona è stata sia la capitale di un impero immenso ma puntiforme (che si estendeva dall’Europa, all’Asia e al Brasile), sia la succursale europea di un impero brasiliano (la storia è lunga, per farla breve Giovanni VI, per sfuggire alle truppe repubblicane di Napoleone, lasciò Lisbona nel 1808 e si trasferì a Rio, governando da lì, e per 13 anni, quello che allora rimaneva dell’Impero Portoghese).
La bella Lisbona…
La città rimane bella ed ammaliante in una maniera difficile da riportare su carta e le foto non riescono a rendere l’idea di qualcosa che si deve toccare con mani e (due) piedi.
Dall’architettura religiosa a quella civile, dai musei ai bar e ai ristoranti, le mete del vostro più o meno laico pellegrinaggio possono essere innumerevoli e raramente vi lasceranno con l’amaro in bocca.
…e il ladrillo
Non commettete l’errore di confondere, mi raccomando, la popolazione portoghese con quella spagnola, non fate l’errore di considerare il Portogallo una succursale di periferia di quello che fino a poco tempo fa era il miracolo del ladrillo (mattone) iberico.
Il miracolo portoghese non c’è in effetti mai stato, ma non essendoci una bolla da poter scoppiare, l’effetto della crisi è stato meno dirompente, meno televisivo, magari anche per la scarsa incidenza dell’economia portoghese sui flussi economici mondiali. Comunque, bando allo spread e concentriamoci su quello che c’è da fare e da vedere.
Come arrivare
Le opzioni sono diverse. Si può scegliere Ryan Air (da Milano, Bologna, Napoli, Bari e Roma Ciampino), Iberia (da Bologna, Milano e Roma, con scalo a Madrid o Barcellona), Tap (volo diretto da Roma e Bologna) o Air France (scalo a Parigi). I prezzi variano enormemente. Dai 50 euro di Ryan Air fino ai 300. Flessibilità e un po’ di programmazione dovrebbero permettervi di risparmiare molto.
Da segnalare la possibilità di partire da Milano con Easy Jet e spuntare prezzi equivalenti a quelli di Ryan Air.
Cosa vedere a Lisbona
Mi piacerebbe dirvi due cose in croce ma l’elenco è lungo e, soprattutto, risulterà sempre incompleto. Cominciamo con quello che rimane dell’antico splendore imperiale e allora ritroviamo: il cinquecentesco Monastero dos Jeronimos con le tombe degli illustri portoghesi (da Vasco Da Gama a Fernando Pessoa), la splendida torre di Belem, il castello di Sao Jorge, la cattedrale di Sé e la chiesa di Santa Egracia.
Per arrivare un po’ più vicini a noi si potrebbe prendere uno degli squisiti pasticcini (pasteis) alla pasticceria vicino al monastero dos Jeronimos chiamata Pasteis De Belem, fondata nel 1836 e ancora più che attiva. Oppure si potrebbe prendere un treno per Sintra dalla stazione di Rossio, inaugurata nel 1890 e spettacolare soprattutto con l’illuminazione notturna.
Il quartiere storico dell’Alfama e il movimento notturno del Bairro Alto non dovrebbero essere dimenticati, così come le soste su uno dei tanti belvedere di cui la capitale è piena e che regalano una splendida vista della città e del Tago.
Anche i musei non scarseggiano e mi sento di segnalarvi il Museo Gubelkian, il museo dal Fado (canto tipico portoghese) e il Museo di arte moderna e contemporanea Berardo (zona di Belem).
In chiave moderna potrebbe essere interessante anche il Parco Das Nacoes e la stazione ferroviaria di Lisbona progettata da Santiago Calatrava.
Weekend a Lisbona: dove dormire
Nel mio weekend a Lisbona sono stato fortunato, ho potuto appoggiarmi in un appartamento non lontano dal centro dove un amico mi ha gentilmente ospitato. Un rapido giro su booking.com, hostelworld e airbnb permette di capire che la scelta è ampia ed eterogenea. Si va da un letto in dormitorio per circa 10 euro a qualche hotel di design molto ben “piazzato” nella zona storica (Monte Belvedere, Hotel do Chiado, Casa Balthazar) con prezzi che vanno dai 120 a 160 euro al giorno in camera doppia. Si, lo so, ma siamo su un ottimo livello 🙂
Ripeto, le alternative sono tante, se avete un po’ di tempo per programmare potrete spuntare ottimi prezzi e rimanere anche sorpresi dalla qualità del design e dalla creatività che sfoggiano gli alberghi di Lisbona.
Dove mangiare
Bacalhau, bacalhau e ancora bacalhau. Baccalà ottimo (anche se speso norvegese) e poi frango, non il vostro idraulico ma il pollo (che in portoghese si dice frango). E poi i già citati pasteis di Belem e tutto quello che è cucina mediterranea: olio, olive, vino rosso, salumi e formaggi.
Ovviamente il pesce la fa da padrone: pescespada, frutti di mare, aragoste… quasi sempre con un buonissimo rapporto qualità prezzo.
Chi ama la carne potrebbe apprezzare il cabrito asado (capretto arrosto) e la feijoada, una zuppa di fagioli, salsiccia e carne di maiale.
Ai vegetariani invece consiglio di provare qualche zuppa come il caldo verde (in alcuni casi alle verdure verdi che compongono questo piatto viene aggiunta la salscicia quindi chiedete) o la sopa de legumes (minestrone).
Dopo un weekend a Lisbona, una delle capitali più economiche d’Europa, forse vi è venuta voglia di leggere qualcosa su una delle più costose capitali europee, Oslo, e scoprire cosa potete vedere.
Che ne dite di un post su cosa vedere a Copenaghen? o magari rimanere in Portogallo e andare a Porto?
E la bellissima capitale della Grecia? Cosa vedere ad Atene, città gentile che combatte.
Oppure un viaggio nel Caucaso.
Infine, vi propongo una bella lista di episodi imbarazzanti in viaggio.