Ecuador: il treno dei vulcani

Una giornata in Ecuador con il treno dei vulcani!

Cominciamo con il dire che in Ecuador il treno è davvero una festa. In particolare il Tren de los volcanes è l’occasione per una scampagnata domenicale tutta famiglia e allegria.

Ho voluto prendere il treno in Ecuador perché per me viaggiare in treno ha qualcosa di particolare. Conserva un sapore ottocentesco (e un po’ romantico) ma può anche essere moderno quanto e più di un aereo.

Nella mia mente il treno è il trionfo dell’ingegneria e dell’illuminismo, l‘ottimismo fatto carrozza che porta la civiltà in luoghi sperduti (ok, esagero). In ogni caso, la mia prima scelta in termini di mezzo di trasporto per le medie/lunghe distanze, sarebbe sempre il cavallo d’acciaio.

Cavallo d’acciaio in America del sud

Purtroppo non è sempre possibile. L’America latina, per ragioni scelleratamente economiche, ha infatti da lungo tempo seguito una politica di dismissione delle linee ferrate. Qualche cambiamento lo si comincia a vedere in questi ultimi anni, specie in Brasile e Argentina, ma il terreno da recuperare è molto.

Dei due Stati in cui mi sono trovato durante l’ultimo viaggio, la Colombia non ha linee passeggeri (non escludo che esista qualche trenino turistico come quello che collega Bogotá e Zipaquirá). L’Ecuador ha ricominciato negli ultimi anni a rimettere in piedi l’antica linea ferroviaria che collegava Quito con la città costiera di Guayaquil.

All’arrivo del primo treno a Quito, nel 1908, i festeggiamenti furono enormi. Finalmente si rompeva l’isolamento ad alta quota (2800m) della capitale e l’uomo segnava un punto ingegneristico con il superamento della “Nariz del Diablo”.

Ecco una mappa dell'Ecuador esposta alla stazione Chimbacall, con indicati i percorsi  percorribili in treno. forse riuscite a vedere i percorsi dei vari treni, principal,mente turistici, che quasi dal confine colombiano si sndano fino a Duran (Guayaquil), sulla costa.
Ecco una mappa dell’Ecuador esposta alla stazione Chimbacall, con indicati i percorsi percorribili in treno. forse riuscite a vedere i percorsi dei vari treni, principal,mente turistici, che quasi dal confine colombiano si sndano fino a Duran (Guayaquil), sulla costa.

Treni turistici?

Dopo molto tempo in situazione di ehm… estrema precarietà diciamo, qualche anno fa l’ex presidente Correa ha deciso di investire nuovamente sulla linea ferroviaria trasformandola però da mezzo di trasporto del popolo in treno di lusso.

Almeno questo è quello che è diventato il treno che in 4 giorni compie il percorso dalla capitale alla costa, con un biglietto che si aggira sui 1700 dollari e prenotabile solo tramite agenzie di viaggio. Nel tragitto sono però comprese le escursioni e gli hotel dove si passa la notte. Non si tratta in realtà solo di un biglietto ma di una specie di pacchetto all-inclusive che comprende guide, spostamenti in autobus, camere d’hotel e, anche, tragitti su lussuosi treni.

Il treno dei vulcani, dove? In Ecuador!

Ho avuto un piccolo assaggio di questo modello prendendo il “tren de los volcanes“, il treno dei vulcani, un treno che parte da Quito e arriva fino alla stazione di El Boliche, nel parco naturale del vulcano Cotopaxi.

Nel biglietto, 55 dollari in questo caso*, è compreso il pranzo, un paio di escursioni, una visita ad un agriturismo locale e anche un piccolo spettacolo di danza. Il biglietto si può fare comodamente nel centro informazioni turistiche di Quito, sotto il porticato di Plaza de la Independencia.

Ecuador, Quito, stazione di Chimbacalle con in primo piano una vecchia locomotiva e dietro  il nostro treno, nuovo. In stazione è anche possibile farsi la foto con il berretto del capotreno.
Ecuador, Quito, stazione di Chimbacalle con in primo piano una vecchia locomotiva e dietro il nostro treno, nuovo. In stazione è anche possibile farsi la foto con il berretto del capotreno.
Ecuador, lo spettacolo di danza di cui parlavo, durante la pausa pranzo del treno dei vulcani. Bravi e belli.
Ecuador, lo spettacolo di danza di cui parlavo, durante la pausa pranzo del treno dei vulcani. Bravi e belli.

Che facciamo questa domenica in Ecuador? Andiamo sul treno dei vulcani!

Contrariamente a quanto pensavo il treno dei vulcani era pieno di ecuadoriani che festeggiavano compleanni, fidanzamenti e ricorrenze varie. Durante il percorso sono stati fatti quiz a premi, è stata data una veloce infarinatura sulla storia del treno e dell’Ecuador e, ovviamente, informazioni sui vulcani. Il treno era una sorta di evento e i saluti delle persone che lo vedevano passare dalla strada testimoniano il legame particolare che c’è tra gli ecuadoregni e il ferrocarril.

Il treno dei vulcani deriva il suono nome, come forse avrete intuito, dal fatto che effettua un percorso di circa 50km dove la maggior parte delle montagne visibili sono in effetti vulcani.

Colpo di scena

Si vedono il Pichincha, il Cotopaxi, il Pasochoa, il Rumiñahui e l’Atacazo (tempo permettendo ovviamente, siamo sempre tra i 2800 e i 3600 metri d’altezza, non dimenticatelo). Pensate quindi, in mezzo a tutta questa festa con tanto di trenini (sul trenino), fischietti e compleanni, cosa ha pensato la gente quando il personale di bordo ci ha informato che un treno davanti a noi era deragliato e che l’ultimo pezzo del percorso avremmo dovuto farlo in autobus.

La domenica di festa era rovinata e il fascino del treno lasciava il posto ad un ordinario tragitto in autobus. Erano tutti infuriati, molti si rifiutavano di salire sugli autobus accusando il personale del treno di avere saputo in anticipo dell’incidente ma di non aver avvisato i clienti (probabile in effetti). La tagliente ironia dei sud americani ha preso il sopravvento e le battutine ironiche al personale del treno fioccavano. Alla fine però altro non si poteva fare, per cui una piccola parte del tragitto, da Machachi a El Boliche, è stata fatta in autobus.

La vista, lungo quasi tutto il percorso, è sinceramente molto bella.
La vista, lungo quasi tutto il percorso, è sinceramente molto bella. Ok, la foto fa pietà ma non sono fotografo….

Una cosa divertente che (non?) rifarò

Insomma, che cosa ne penso di questo treno? Ammetto che l’escursione non è stata delle mie preferite. 55 dollari sono un prezzo rispettabile e né il pranzo, né la danza, pur belli e buoni, hanno aggiunto molto. Il tragitto in treno è breve, 55km. Quello che si vede molto bello ma se non fosse stato per la mia testardaggine non avrei nemmeno visto il Cotopaxi (la stazione di El boliche sorge dietro un’area verde che copre la vista del vulcano).

Il clima teso derivato dal dover rinunciare ad una parte dell’agognato tragitto ha poi trasformato una parte del viaggio in una specie di gita di terza media, con gli alunni che non vedono l’ora di liberarsi dei professori.

In Ecuador il treno dei vulcani vi porterà anche a vedere il Cotopaxi, lontano ma comunque imponente. Sono riuscito a vedere questo vulcano, il secondo più alto dell'Ecuador con 5897m d'altezza, solo perché mi sono separato dal gruppo principale e mi sono imbattuto in una signora americana che come me non credeva possibile che il momento clou di tutta l'escursione non ci venisse offerto su una piatto d'argento. Insieme abbiamo lasciato la stazione di El Boliche e abbiamo percorso un piccolo sentiero fino a che il vulcano si è presentato davanti a noi, bello come il sole. Se ve lo state chiedendo no, non mi è venuta voglia di scalarlo, vederlo da lontano mi basta.
In Ecuador il treno dei vulcani vi porterà anche a vedere il Cotopaxi, lontano ma comunque imponente. Sono riuscito a vedere questo vulcano, il secondo più alto dell’Ecuador con 5897m d’altezza, solo perché mi sono separato dal gruppo principale e mi sono imbattuto in una signora americana che come me non credeva possibile che il momento clou di tutta l’escursione non ci venisse offerto su una piatto d’argento. Insieme abbiamo lasciato la stazione di El Boliche e abbiamo percorso un piccolo sentiero fino a che il vulcano si è presentato davanti a noi, bello come il sole. Se ve lo state chiedendo no, non mi è venuta voglia di scalarlo, vederlo da lontano mi basta.

Il tocco finale è stata la visita ad una fattoria, dove tutti i piccoletti hanno potuto vedere da vicino, ed anche toccare con mano, lama, mucche, cavalli, anatre ed altri colorati animali che per la verità non sembravano per nulla infastiditi dalle attenzioni (l’alternativa era probabilmente quella di finire in padella). Serve dirvi che la cosa non mi ha…ecco…non mi ha entusiasmato. Potrei però vedere le cose diversamente se fossi con prole a carico.

Conlusioni

Che dire? In generale mi sento di consigliare l’escursione soprattutto a famiglie con bambini. Ai gentili pargoli piacerà il clima festoso, i giochini sul treno, la possibilità di vedere lama e salire a cavallo. Per tutti gli altri…pensateci un po’.

*Aggiornamento maggio 2019. Adesso sembra che il costo del biglietto sia sceso a 39 dollari e non comprenda il pranzo.


Se volete proseguire il viaggio in Ecuador vi suggerisco questo articolo su Quito o magari, perché no, sconfinare in Colombia, a Salento.

Oppure questo su Bogotà.

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