Sono stato poco sincero, lo ammetto. In realtà non era proprio la prima a Londra.
Prima volta a Londra? cominciamo da una bugia
Qualche anno fa feci uno scalo di una notte in attesa di un volo per Miami. Un hotel di una qualche catena, piuttosto anonimo e costoso, poco fuori Heathrow. Forse, a pensarci bene, è stata davvero una prima volta. E cosa succede quando uno vede Londra per la prima volta a 35 anni?
Rimane colpito dall’offerta culturale della città. Si percepisce la dimensione cosmopolita, si sente parlare italiano più volte di quelle che mi piacerebbe e si rimane comunque impressionati dal passato imperiale e dal presente finanziario (Brexit permettendo).
Andiamo per gradi.
Intanto posso dire che non viaggiavo solo. La mia prima volta a Londra, che non è proprio una prima volta, il lupo solitario ha fatto posto ad altri 3 colleghi di lavoro e così ho potuto ricordare che cosa significhi viaggiare in gruppo (intendo in senso positivo :).
Lusso o lussuria?
La scelta dell’alloggio è caduta, un po’ inconsapevolmente, su un hotel di Chelsea, di cui non faccio nome perché non sono un influencer. Anche per la posizione dell’alloggio il nostro bazzicare londinese ci ha portato a Chelsea, Belgravia, Kensington (South), Westminster, quartieri che definire della “Londra bene” sarebbe alquanto riduttivo.
Ecco quindi che la prima fortissima impressione di questo viaggio è stato il lusso. Quartieri perfetti, auto da sogno (o da incubo, a seconda del punto di vista politico da cui si parte), negozi extra costosi, tanto, tantissimo fondotinta, una spruzzata di fard e capelli di tutti di colori.
Vedere Londra per la prima volta a 35 anni suonati può avere quindi anche questo effetto. Essere spiazzati dall’ennesima Lamborghini rossa glitterata che ti passa accanto. Nemmeno a New York ho visto tanto “sfoggio” e le Ferrari e Lamborghini erano solo la punta dell’iceberg, con una base fatta di Land Rover enormi, Bentley, Porsche e qualche poveretto in Mercedes.
Registro questo fatto e non mi permetto di commentare, dato che questo non è, almeno per ora, un blog politico. Sul tema del lusso però lasciatemi dire che Harrod’s rimane il più impresentabile e kitsch dei centri commerciali che abbia mai visto.
Tea please. No, coffee!
A parte l’allarmante presenza di negozi e auto di lusso, a West London posso registrare anche un cospicuo numero di negozi di caffè, alcuni indipendenti, altri facenti parte di catene più o meno conosciute.
La prima volta a Londra? in un pub!
Il declino dei pub inglesi è noto, nel quartiere di Westminster è meno accentuato anche grazie ai turisti, ma i numeri sono piuttosto chiari. Dei 4800 pub presenti a Londra nel 2001, nel 2016 sono rimasti 3600 e da allora il numero di chiusure ha raggiunto il picco di 20 a settimana (circa) nel 2017.
Le ragioni sono ovviamente molteplici: dai cambiamenti demografici (i quartieri a più alta crescita, per vari ragioni, sono quelli musulmani, dove non sono molti i bevitori accaniti), a ragioni economiche (l’aumento di valore degli immobili che può spingere alla vendita. Giusto per dire, avete mai parlato con un agente immobiliare per comprare un appartamento a West London?) per arrivare infine ai cambiamenti d’abitudini. In soldoni molto più caffè/frappuccino e un po’ meno alcool per i super efficienti finanzieri in carriera.
Nonostante questo, qualche bella composizione floreale la si nota ancora e anche noi ci siamo lasciati affascinare dall’atmosfera un po’ scura ma non fumosa dei pub londinesi.
Qui in effetti la birra scorre, magari non a fiumi, ma scorre, ma certo la bassa gradazione alcolica della stessa aiuta a mantenersi in piedi anche dopo averne scolate un paio.
Se volete proseguire il viaggio a Londra vi suggerisco il post su come acquistare i biglietti di premier league.
In un altro post parlo invece di come trovare i biglietti per i musical a Londra.
Oppure volete vedere come se la passano i nostri amici greci: cosa vedere ad Atene, la città gentile che combatte.
Se volete invece andare in un altro luogo vi consiglio un viaggio nel Caucaso e poi un saltino in Danimarca, a Copenaghen. Rigorosamente in questo ordine!
Io sono rimasto affascinato dalla quantità di spunti culturali che la città offre. Non hai parlato di teatro o di cinema o dei classicissimi musei londinesi. Per gli appassionati un must!
Indubbiamente hai ragione. La scena teatrale è per me molto interessante. Ho cercato i biglietti per Hamilton ma bisogna prenotare con largo anticipo. In Leicester square, da qualche parte mi sembra che lo abbia scritto, ci sono i biglietti della giornata scontati (tipo tkts a times square a NYC).