Tbilisi, cosa vedere per riuscire a ritrovare il sogno Europeo

Ecco il post sulla capitale della Georgia. “Tbilisi cosa vedere” è un post a cui tengo molto. Perché ci tengo molto? la risposta breve è che Tbilisi è semplicemente affascinante. Quella lunga prevede un po’ di vodka, una serata in un club particolare, alcuni strani personaggi e molto cibo. Scherzo. Forse.

Ovviamente Tbilisi è affascinante soprattutto nel centro storico ma anche le parti più decadenti hanno un certo carattere. Forse abitare in un vecchio palazzone sovietico nella periferia non sarà il massimo per l’inquilino ma per noi stupidi turisti è una finestra su un mondo passato, sulla guerra fredda e su un periodo in cui tutto era più semplice e più complicato allo stesso tempo.

Tbilisi offre molti spunti al turista goloso: buon cibo, ristoranti di livello e molte, molte cose da vedere, dai mercatini al parco botanico al museo del cinema, da via Rustaveli con i suoi negozi griffati all’architettura moderna di Europe Square.

E mi piace ancora ricordare l’effetto che fa superare il confine Armeno – Georgiano e trovarsi davanti la bandiera con la croce rossa in campo bianco, della Georgia, e quella blu con le stelle gialle dell’Unione Europea.

Un’Unione difficile

La Georgia, ormai da diverso tempo, ha espresso il desiderio di far parte di quell’Unione che qui da noi è bistrattata e a tratti odiata (ma si sa, in tempi difficili bisogna sempre trovare qualcuno a cui dare la colpa e quindi che siano gli immigrati o l’Unione Europea tutto va bene, a patto che non si guardino le proprie responsabilità (parentesi nella parentesi. Questo era certamente vero pre pandemia, adesso che ci arriveranno una valanga di soldi dall’Europa chissà quale sentimento si diffonderà? Inoltre, chissà cosa avremmo fatto senza Europa)).

La bandiera Georgiana e quella dell'UE. Nel 2016 è entrato in vigore l'accordo di associazione con la creazione di un'area di libero scambio.
La bandiera Georgiana e quella dell’UE. Nel 2016 è entrato in vigore l’accordo di associazione con la creazione di un’area di libero scambio.

Iniziamo l’elenco “Tbilisi cosa vedere” e partiamo dal 2014

Tbilisi, capitale della Georgia, ha certamente beneficiato di quel cammino che il paese ha intrapreso dal 1989, quando 20 dimostranti anti sovietici sono stati uccisi nei pressi del parlamento. Questo cammino ha portato, e porterà sempre di più, Tbilisi ad essere una città europea moderna e vivace, anche grazie ad un settore turistico in costante crescita.

Il mio primo impatto con la capitale è stato…inaspettato. Era il 2014 e arrivavo dal casino infernale, in senso buono, di Istanbul e anche solo uscendo dal piccolo aeroporto internazionale “Shota Rustaveli”, intitolato ad un famoso poeta e scrittore georgiano, capii subito di essere capitato in un posto speciale. La sensazione, un misto di piacevole sorpresa e tranquilla rilassatezza, non fece che amplificarsi al momento di scendere dalla collina di Metekhi per posare gli occhi su Europe Square.

In questa foto di Tbilisi si può vedere Europe Square con l'auditorium (i due cilindir argentati), il palazzo presidenziale in alto a destra e il ponte della pace sulla sinistra.
Tibilisi cosa vedere. In questa foto di Tbilisi si può vedere Europe Square con l’auditorium (i due cilindri argentati), il palazzo presidenziale (la struttura con la cupola proprio sopra l’auditorium) e il ponte della pace sulla sinistra.

Una piazza ordinata e verde, con edifici moderni dall’architettura anche ardita, il tutto dominato da un palazzo presidenziale con la cupola in vetro a forma di uovo. E io che mi aspettavo una città caotica con palazzoni sovietici decadenti accanto ad un centro storico mal conservato…

Italiani!

Venni a sapere solo successivamente che gran parte di quello che vedevo scendendo dalla collina era opera di architetti italiani:

  • L’auditorium, costituito da due strutture sinuose a forma cilindrica che partono da un unico muro è progettato da Massimiliano e Doriana Fuksas.
  • La Public service hall (che si può intravedere nella foto sopra all’estrema sinistra) è anch’essa progettata dallo studio Fuksas.
  • Il palazzo presidenziale ha visto l’intervento dell’architetto Michele De Lucchi.
  • Il ponte della pace è stato progetto sempre dallo studio di De Lucchi (non mi occupo di architettura, ma per completare il quadro posso dirvi che De Lucchi ha progettato edifici in diversi luoghi della Georgia (Batumi, Marneuli, Mtskheta) e nel 2009 ha avuto da Saakashvili la cittadinanza onoraria georgiana).

Attraversato il fiume Kura si entra in una parte forse ancora più affascinante di Tbilisi, il vecchio quartiere storico dominato dalla fortezza di Narikhala.

Una foto notturna della parte storica della città, in alto a sinistra la fortezza di Narikhala.
Una foto notturna della parte storica della città, in alto a sinistra la fortezza di Narikhala. Nell’elenco della spesa la fortezza e una camminata sulla collina che domina la parte vecchia della città sono un must.

Tbilisi cosa vedere: Rustaveli! tutta tutta.

Rustaveli (poeta e scrittore georgiano) è invece l’arteria centrale di Tbilisi, che parte dalla rotonda di Freedom Square (inconfondibile, con la statua di San Giorgio che uccide il drago) e procede più o meno fino all’accademia delle scienze. Lungo questa strada larga e trafficata si trovano:

  • il Museo Nazionale. Particolarmente bella la nuova ala dedicata agli ominidi, in particolare ai ritrovamenti di Dmanisi (il più antico fossile di ominide al di fuori dell’Africa, dalle cui analisi sembra emergere l’idea che una lunga serie di ominidi, che si credevano specie differenti facciano in realtà parte di un’unica linea evolutiva molto più complessa di quanto previsto). Da segnalare anche il tesoro al piano inferiore e l’ultimo piano dove si trova la parte dedicata all’occupazione sovietica.
  • La Galleria Nazionale. Relativamente piccola ma meritevole.
  • L’edificio che fino a qualche anno fa ospitava il parlamento, oggi spostato a Kutaisi.
  • Il museo Tsereteli di arte moderna.
  • La Georgian National Opera House, un edificio del 1851, in stile neo moresco.
  • E inoltre, importantissimo, un numero notevole di caffè, ristoranti e negozi dall’aria accogliente e/o costosa.

Rustaveli poi cambia nome e prosegue verso nord-ovest entrando nel quartiere di Vake e terminando al Vake Park. Anche a Vake, quartiere residenziale della medio-alta borghesia, si possono trovare diversi ristoranti e caffè.

Tbilisi cosa vedere. Scorcio di Rustaveli street e Freedom square con la statua di San Giorgio e il drago.
Tbilisi cosa vedere. Scorcio di Rustaveli street e Freedom square con la statua di San Giorgio e il drago.

Dall’altra parte del fiume, sponda est diciamo, mi rimangono impressi la piazza Marjanishvili e la gradevole Aghmashenebeli street, che arriva quasi fino alla stazione dei treni.

E fanno due. I cambiamenti di Tbilisi tra il 2014 e il 2016. Pochi anni molti cambiamenti

Tra le cose da vedere a Tbilisi non so se il museo del cinema, teatro e letterauta, in Kargareteli street, possa essere messo in cima alla lista. Se avete tempo però si trova in un edificio fantastico e dentro potrete trovare locandine come questa...
Tbilisi cosa vedere. il cultural history museum, in Kargareteli street, può essere messo in lista, specie se siete appassionati di vecchie locandine di film sovietici. si trova, tra l’altro, ospitato in un edificio fantastico…

Tra il 2014 e il 2016, anno della mia seconda visita, sono cambiate diverse cose. Nel 2014, uscendo dalle poche vie del centro, si poteva immediatamente toccare con mano le problematiche economiche e sociali del paese.

Nel 2016 sembra invece che un certo benessere si stia diffondendo in tutta la città. Le case del centro storico vengono restaurate e trasformate in appartamenti per la classe medio/alta o in boutique hotel dai prezzi esorbitanti. I turisti affollano ad ogni ora del giorno la stradine che si arrampicano fino alla fortezza di Narikhala e la famosa zona termale di Abanotubani.

Anche l’inglese sta cominciando a diventare la lingua standard di chi ha a che fare con i turisti.

Tbilisi cosa vedere: suggerimenti per viaggiatori pigri.

Voglio giusto darvi due suggerimenti.

Il primo è di affittare una stanza in una delle strutture termali della vecchia Tbilisi. I gestori sono un po’ “ruvidi” e in genere non parlano inglese ma 1 ora di bagno nell’acqua sulfurea è molto piacevole, il tutto per 25-30 lari (circa 13 euro e ci si può stare anche in due). Tenete presente che alcune strutture sembrano uscite dritto dritto da Saw L’enigmista più che da una SPA per borghesi panzuti con la Maserati. A voi la scelta.

Il secondo consiglio è di andare a cenare al Pur-Pur, un ristorantino incredibile con uno stile belle epoque, che vi farà sentire l’aria che si respirava nel 1920. La cucina è buona, ogni sera c’è musica e i prezzi sono…bè, simili ai nostri. Ne vale la pena.

Per dormire non mi sento di consigliarvi nulla in particolare. L’offerta è amplissima, sia su booking.com che su Airbnb. A seconda dei vostri gusti potreste preferire la zona di Rustaveli (moderna) o quella storica. Occhio perché i prezzi tendono ad essere alti se siete soli e non prenotate con un po’ di anticipo.

Tbilisi cosa vedere. Vista notturna della riva ovest del fiume Kura dalla collina di Metekhi.
Tbilisi cosa vedere. Vista notturna della riva ovest del fiume Kura dalla collina di Metekhi.

Aggiornamento viaggi post – coronavirus

Come per quasi tutti i paesi del mondo, dopo e/o durante una pandemia, viaggiare è complicato. Diventa quindi necessario fare un salto sul sito viaggiare sicuri per tenersi informati sugli sviluppi delle decisioni del nostro Ministero degli Esteri e ovviamente del governo georgiano. Al momento in cui scrivo, fine maggio 2021, la Georgia è ancora inserita nel gruppo E, cioè stati verso i quali non è ammesso il viaggio per turismo. Bella fregatura direte voi e avete ragione. In ogni caso le cose cambiano in fretta, incrociate le dita, sognate e buttate un’occhio a viaggiare sicuri 🙂


Carissimi, il post su “Tbilisi cosa vedere” è finito. Direi che adesso è ora di spegnere il computer e mettersi in marcia. Se il periodo è invece quello del lockdown allora vi asuggerisco altre letture.

Chi è interessato a proseguire il viaggio nel caucaso può andare e scoprire cosa vedere a Yerevan o fare un viaggio in Georgia da Kutaisi allo Svaneti o ancora puntare alla vacanziera Batumi.

Oppure sui monasteri nella gola del Debed!

Se avete bisogno di una spinta vi dò 5 motivi per cui vale la pena visitare il Caucaso.

Cambiamo completamente discorso e andiamo in Laos.

2 commenti

  1. Tbilisi ha fatto davvero passi da gigante. Ci ero stato per lavoro nel 2010 e faceva quasi paura, anche il centro storico. Adesso si è gentrificata ed è molto più simile ad una qualsiasi capitale europea. Eppure conserva qualche angolo ancora magico. Ovvio che i prezzi sono saliti.

    • In effetti anche io sono assai favorevole a cercare nuovi modi di esprimersi, nuovi modi di raccontare le cose, in particolare i viaggi. Certo questo non si dovrebbe tradurre in nuovismo, in sensazionalismo o trovate che hanno poca profondità. Intanto mi piace cercare di raccontare anche aspetti politici e/o più impegnati. Non ci sto riuscendo, lo so, ma mi piacerebbe parlare di tutto quello che sta fuori dall’obiettivo.

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