Palermo cosa vedere. Per cominciare potrei citarvi questa frase: “L’Italia senza la Sicilia non lascia immagine nell’animo.” Questo scriveva un pimpante Goethe nel 1787. E certo la Palermo di allora, che appariva lentamente all’orizzonte mentre la si raggiungeva via mare, doveva essere uno spettacolo incredibile.
Facciamo il punto su Palermo dopo 233 anni da Goethe
Al giorno d’oggi, 238 anni dopo il passaggio dello scrittore tedesco, quante volte abbiamo sentito parlare di Palermo? molte. Quanto ne è stato decantato il fascino un po’ decadente e la bellezza barocca? troppe poche volte. Eppure [ tutto vero, Palermo è una città incredibile ed affascinante come poche altre in Italia, custode di tesori unici e d’incredibile potenza evocativa.

Dagli arabi ai normanni, dal rinascimento all’arte barocca (ad onor del vero diffusa in tutta la Sicilia), le strade di Palermo offrono spunti storico-culturali degni di una grande capitale europea ed inoltre tutto è facilmente abbinabile alle delizie della cucina dell’isola. E poi non c’è solo la città. Il turista medio, categoria a cui mi ascrivo con orgoglio, non può infatti non apprezzare il clima, le spiagge o il belvedere della vicina Monreale, da cui si gode uno splendido panorama della città e della Conca D’Oro.

Certo, oltre che dalle splendide vedute e dagli scorci barocchi, in alcuni quartieri si può anche restare colpiti dal degrado e dall’incuria e se, diversamente da quello che normalmente fanno i turisti, si cerca d’indagare un po’ più a fondo, non sarà difficile vedere affiorare i problemi storici della città (e no, nel caso non lo sapeste, il traffico non è il principale problema di Palermo). Nonostante questo, almeno dal mio punto di vista, la forza attrattiva della città sta proprio in questa sua capacità d’essere diversa e mutevole, di piegarsi e non spezzarsi, di soffrire ogni giorno senza per questo piangersi troppo addosso.
Palermo cosa vedere. L’anima d’Italia e il sacco
Se Milano è la mente dell’Italia e Roma ne è il cuore, possiamo dire che Palermo è un po’ la nostra anima. Certo, la Palermo di prima del “sacco” era probabilmente cosa diversa e forse unica al mondo. Purtroppo però indietro nel tempo non si può tornare, per cui consoliamoci con quello che rimane, perché in fondo quello che rimane non è poco.

Oggi la capitale della Sicilia è animata e vivace, centro culturale fra i più importanti dell’intero sud, insieme a Napoli, e centro economico-amministrastivo della Regione autonoma della Sicilia. Ecco allora che la storia rappresentata da catacombe, chiese, fortezze, conventi, piazze, teatri affianca il presente, fatto di mercati popolari, locali notturni, spiagge e musei, il tutto sotto un sole degno dei tropici (l’opinione è la mia, trovo il clima siciliano eccellente, anche se le estati sono dannatamente calde).
Cosa vedere a Palermo: un viaggio nel passato, nel presente e forse nel futuro
Il centro storico ovviamente e prima di tutto:
- Cattedrale di Palermo: Un capolavoro che fonde stili architettonici diversi, testimone delle dominazioni che hanno plasmato la città. La vista dalla terrazza è importante.
- Chiesa della Martorana: Con i suoi mosaici scintillanti, è un esempio splendente dell’arte bizantina in Sicilia. Uno spettacolo di luce e colori che ti immergerà in una spiritualità che non ha nulla a che fare con santi, papi e madonne.

- Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina: L’antica residenza reale, oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, custodisce la straordinaria Cappella Palatina, un tripudio di mosaici dorati che rivaleggiano con quelli del Mausoleo di Teodorico a Ravenna.
- Teatro Massimo: Il più grande teatro d’opera d’Italia e il terzo in Europa. La sua scalinata è iconica: se hai visto Il Padrino – Parte III, sai già di cosa parlo.
- Oratorio di San Lorenzo: Un piccolo gioiello barocco che nasconde una storia intrigante: il capolavoro di Caravaggio qui custodito è stato rubato nel 1969 e mai più ritrovato.
- Chiesa del Gesù (Casa Professa): Un’esplosione di barocco siciliano. Stucchi, marmi intarsiati e affreschi spettacolari la rendono una delle chiese più sfarzose della città.
- Quattro Canti e Piazza Pretoria: Il cuore pulsante del centro storico. I Quattro Canti, con la loro perfetta simmetria barocca, dividono la città in quattro quartieri. Poco distante c’è la “Fontana della Vergogna” (Piazza Pretoria), con le sue statue nude che tanto scandalizzavano le monache del vicino convento.
- Palazzo Chiaramonte-Steri: Oggi sede del Rettorato dell’Università di Palermo, fu il tribunale dell’Inquisizione. Nelle sue stanze puoi vedere ancora i graffiti lasciati dai prigionieri: un passato oscuro che l’umanità fatica a lasciarsi alle spalle.
Invece un po’ fuori del centro storico il famosissimo Palazzo della Zisa (dall’arabo Al Ziza, ovvero lo splendido), uno notevolissimo esempio di architettura arabo normanna.

Infine, se avete tempo, una passeggiata sul lungomare o nei giardini della Favorita, (antico Parco di Caccia istituito da Ferdinando III).

Palermo non è però solo cultura e storia e se per caso foste interessati a qualche uscita notturna non rimarrete delusi, in particolare due zone presentano un buon numero di locali: la champagneria (che prende il nome dal locale più famoso della zona e sarebbe una piazzetta vicino al Teatro Massimo) e i Candelai.
Cosa mangio a Palermo?
L’elenco dei piatti che meriterebbero un assaggio è piuttosto lungo. Diciamo subito che farsi trascinare in un’abbuffata di cannoli (forse il dolce per antonomasia della Sicilia, reso celebre anche in alcune vicende politiche su cui sorvoliamo) e cassate non è una buona cosa almeno dal punto di vista della “linea”. Certo il dolce è solo una parte, perché poi c’è anche tutto il modno del salato…

Se avete lasciato un piccolo spazio anche per arancini, stigghiole (cibo “da strada”, budelle di agnello arrostite con prezzemolo o limone e cipolle) pane e panelle (altro cibo “povereo”, fritelle di farina di ceci accompagnate da sale e limone) e magari pane con la meusa (lascio a voi il piacere della scoperta), poetete dire di aver davvero toccato con mano una discreta dose di cucina siciliana.
Per tornare ai dolci, mio tallone d’achille, lo confesso, oltre ai già citati cannoli e alla cassata, dovreste assaggiare anche la cremolosa, gelato/sorbetto fatto con frutta locale e pistacchi o nocciole tostate.
Un tuffo nella cultura cinematografica:
So che sto cercando di rispondere alla domanda Palermo cosa vedere, ma la mia passione cinematografica mi chiama… Palermo ha fatto infatti da sfondo a numerosi film che hanno raccontato la sua complessità e bellezza. Oltre ai già citati, ricordiamo:
- “Cento giorni a Palermo”: Un film che narra gli ultimi giorni del generale Dalla Chiesa, interpretato da Lino Ventura.
- “Palermo Shooting”: Diretto da Wim Wenders, racconta la storia di un fotografo in crisi esistenziale che trova nuova ispirazione proprio nella capitale della Sicilia.
- Oltre al divertente, anche se forse un po’ datato, Johnny Stecchino, parodia comico criminale del grande Roberto Benigni.
- Più recente è la trasposizione in sei puntate del romanzo di tommasi di Lampedusa, il Gattopardo, realizzata da Netflix con produzione italiana, attori italiani e regista inglese, Tom Shankland.

Palermo cosa vedere… ma se invece di fare le ore piccole e guardare il sorgere del sole sul mare volessi andare a dormire?
La città offre una vasta gamma di alloggi per tutte le tasche. Dai boutique hotel nel centro storico ai B&B accoglienti, c’è qualcosa per ogni viaggiatore. Per esempio, il Grand Hotel Wagner, reso celebre dal film “La mafia uccide solo d’estate”, offre un’esperienza di lusso nel cuore della città.

Per chi cerca opzioni più economiche, numerosi B&B nel centro storico offrono tariffe competitive e un’accoglienza calorosa.
Giusto due consigli pratici :
- Esplorate a piedi: Il centro storico è un labirinto affascinante di strade strette e piazze nascoste.
- Assapora lo street food: non perdere l’occasione di provare le delizie locali direttamente dalle bancarelle.

Il post su Palermo cosa vedere sembra davvero finito. Ora si tratta di vedere se volete o potete uscire. Altrimenti vi suggerisco di proseguire la lettura con:
Una passeggiate per Roma nel quartiere Coppedè
Italia misteriosa, la piramide etrusca di Bomarzo
Cosa vedere a Cracovia e nell’affascinante Porto.