Voi volete pianificare un viaggio dopo il coronavirus e siete qui per trovare qualche dritta (sempre che, prima o poi, possiamo tornare a spostarci).
Lineare, semplice. Prima di buttarci a pesce però io esorto a riflettere: siete proprio sicuri di voler preparare il vostro viaggio prima di partire?
Come pianificare un viaggio. O no?
Ogni tanto mi chiedo che cosa significhi preparare un viaggio. Immagino che per qualcuno esista un momento preciso in cui si comincia a frequentare forum, leggere guide, informarsi sulle malattie tropicali e sulle conseguenze penali del traffico di droga nel tal paese.
In questa ottica parti da una condizione di non conoscenza e poi, più o meno lentamente, si in-forma un’idea di quello che serve e non serve, i monumenti da vedere e soprattutto le cose da evitare.
Di questo si parla quando si dice che si vuole pianificare il viaggio. Volete, in qualche modo, pregustare l’esperienza che poi si rivelerà ai vostri occhi quando in quel posto ci sarete fisicamente e allo stesso tempo placare le vostre ansie da prestazione turistica.
Bene, sappiate che ciò non è assolutamente necessario.
Coma pianificare un viaggio, e il romanticismo?
Potreste essere, per dire, affascinati dall’idea romantica di arrivare all’aeroporto e chiedere un biglietto per il primo volo in partenza (immaginate per un momento il volto della ragazza che si occupa di vendervi i biglietti e poi dell’addetto ai controlli di sicurezza – Ah, così lei vorrebbe salire sul primo volo in partenza da questo aeroporto senza neanche sapere dove è diretto? ).
Oppure, più prosaicamente, potreste non avere voglia o tempo di studiarvi un itinerario o la storia e la geografia del paese che andate a visitare, magari sperando che una volta arrivati abbiate abbastanza al tempo per “mettervi in pari”.
Per me ci vuole un po’ di pigrizia
Io sono thelazygeographer, quindi pigro e un po’ vecchio stampo. Per questo tendo a dare una lettura superficiale delle guide cartacee e non abbozzo nemmeno un itinerario. Certamente nono rimango sveglio di notte a studiarmi i pro e i contro dell’entrare in Armenia passando per la strada che taglia le montagne dell’Adjara piuttosto che da quella per Tbilisi.
Per questo la mia preparazione si limita in genere a verificare le formalità doganali e d’ingresso, quanto basta per non essere respinti alla frontiera insomma.
Come preparare un viaggio? oggi sono essenziali tastiera, schermo e computer
A parte la pigrizia che mi contraddistingue, cercherò di essere un minimo serio perché qualche consiglio si può sempre dare.
L’organizzazione da casa prevede, in genere, l’utilizzo di tastiera, schermo del computer (vedi Baricco) e un po’ di capacità di andare a cercare informazioni che non sono sempre così chiaramente indicate (oppure sono scritte in thailandese, il che non aiuta). Passi in rassegna i forum, leggi qualche racconto di viaggio, cerchi di reperire su siti “istituzionali” orari, fermate e percorsi.
Una volta arrivato in loco invece, vai in giro per cercare di capire a che ora parte l’ultimo autobus, se ci sono differenze di prezzo tra una compagnia e l’altra o se magari è meglio prendere il treno (detto così suona terribile ma a io mi sono sempre divertito, anche perché credo che tutte queste cose facciano parte di quella “esplorazione del territorio” che è elemento essenziale del mio modo di viaggiare).
Qualcosa però, da casa, la faccio anch’io.
Per prima cosa in genere compro una guida, LP o magari Rough. Un po’ perché non sono una nativo digitale e un po’ perché il cartaceo mi da sempre una certa, fisica, sicurezza oltre che ad essere un buon modo per ingannare il tempo tra un autobus e l’altro.
Poi c’è il mare magno dei forum. Ve ne parlo sotto.
Dove recuperare informazioni
Ogni tanto, raramente, frequento qualche forum, specie per avere l’opinione di chi ha già visitato quei luoghi e magari anche di chi ci vive. A questo proposito mi sono sempre trovato molto bene su zingarate.com che però da qualche tempo è passato sotto l’ala protettrice di Arnoldo Mondadori Editore e ha chiuso il forum, diventando un sito un po’ troppo classico e statico, anche se potete sempre inviare i vostri racconti di viaggio.
Esiste poi turistipercaso.it, con un suo forum piuttosto semplice dove si possono reperire informazioni di ordine generale e magari provare anche uno scambio di casa.
Non c’è dubbio però che i giganti del settore rimangono i siti in lingua inglese della Lonely Planet e di Tripadvisor, dove si possono trovare anche indicazioni piuttosto specifiche su orari, treni, autobus e percorsi vari.
Da non dimenticare Reddit, un social/forum da noi non molto diffuso che si può però rivelare una vera miniera di informazioni. In pratica esistono subReddit per quasi qualsiasi tipo di argomento, dai suggerimenti per spendere meno in viaggio (ammetto che sono anche più approfonditi della mia piccola guida), alle dritte per viaggiare da soli, alle informazioni relative alla singola destinazione.
Google, in questi casi, è vostro amico e mai come in questo caso valgono le sagge parole chiedete a Google e vi sarà dato.
E se volessi viaggiare in treno?
Se invece volete viaggiare in treno ho trovato molto utile il sito seat61.com, dove si trovano informazioni dettagliate e aggiornate su orari e percorsi dei treni e spesso anche foto dei vagoni letto, sedili e se proprio siete dei fan, anche delle locomotive.
Partendo dall’assunto che ormai quasi tutto quello che ha una consistenza fisica ha anche una sua copia digitale, so bene che, almeno nei paesi più sviluppati, quasi qualsiasi informazione può essere reperita online prima di arrivare. Se però, come il sottoscritto, amate percorrere la strada meno battuta, allora è inevitabile partire con una certa misura d’incertezza che potrà poi essere colmata solo una volta arrivati.
La mia conclusione su come pianificare un viaggio
Pianificare un viaggio a mio parere significa informarsi sulle cose importanti, cercare di avere un’idea dello spirito del paese, della sua Storia e dei suoi problemi. Provare a cogliere l’essenza della cultura e magari avere un’idea su quello che ci può interessare.
Pianificare un viaggio non significa sapere gli orari degli autobus, dei treni, i prezzi dei collegamenti terrestri, i bar più cool o i giorni di chiusura del museo nazionale (sebbene arrivare ad un museo e trovarlo chiuso sia una iattura). Fatevi coinvolgere, immergetevi nel clima e nella cultura del luogo. O almeno provateci. I dettagli pratici, i modi per risparmiare, i costi degli ostelli e degli autobus, avrete tempo di conoscerli sul campo.
Quando dico che non pianifico un viaggio intendo dire che non passo nottate intere a spulciare pdf in malese con gli orari della compagnia degli autobus che dovrebbe portarvi da Kota Kinabalu a Lahad Datu. Voi cosa ne pensate?
Siete arrivati alla fine, ce l’avete fatta. Se volete proseguire vi suggerisco :
Alla ricerca dell’autenticità in viaggio
Magari siete curiosi di sapere se vale la pena fare un’assicurazione di viaggio oppure vi interessa leggere qualcosa sul perché dovete fare un viaggio in Caucaso