Bruges cosa vedere, Tra Colin Farrell e un po’ di malinconia

“Cazzo ragazzi, forse questo è l’inferno! Dover passare l’eternità in questa cazzo di Bruges!”

Colin Farrel – In Bruges

Così la pensava uno sbruffoncello Colin Farrell (ben prima dell’Oscar per il clamoroso successo di “Gli spiriti dell’isola”, in originale “The banshees of Inisherin”) nel film “In Bruges”. All’epoca, poco ferrato in tema di black comedy inglese, mi sembrava una frase un po’ forte per una città che si capiva essere bella già dal film stesso.

Una delle più belle città del Belgio è davvero così triste? davvero non si trova nulla d’interessante da fare? Insomma, Bruges cosa vedere è una domanda legittima o un buco nell’acqua di melodrammatiche proprozioni?

Bruges romantica è un modo di dire Bruges noiosa?

Ad informarsi non è troppo strano che una città come Bruges abbia questa nomea. Per scoprire come stanno le cose dobbiamo però andare sul luogo del delitto, quella terribile città ritratta in maniera irriverente nella dark-comedy di Martin McDonagh “In Bruges”.

Brugescosa vedere, centro storico. veduta dei canali.
Bruges cosa vedere, centro storico. veduta dei canali.

Per la verità non era stato Colin Farrell il primo a insinuare l’idea che tra i vicoli di Bruges si respiri una certa aria decadente. Il romanziere simbolista Georges Rodenbach (nato in Francia ma belga d’adozione, nel caso la cosa v’interessi) aveva già scritto un racconto breve dal titolo “Bruges la morte“, nel lontano 1892 (non andava per il sottile il ragazzo).

Il racconto verrà poi preso come spunto anche per un film del 1982 “Brugge, die stille” (Bruges l’immobile, c’è andato un po’ più leggero Roland Verhavert).

Il risultato è che se cercate Bruges su un motore di ricerca, oltre alle consuete voci di Wikipedia, vi ritroverete immersi in un mare di decadentismo/romanticismo post rivoluzione industriale che vira quasi sempre sul triste e/o melodrammatico. E la cosa, lo confesso, mi ha colpito, perché girando per il centro di Bruges (chiaramente Patrimonio dell’umanità Unesco), di tutto si respira tranne che decadentismo, più o meno simbolico che sia. Molto di quello che si respira infatti ha a che fare con capitalismo, cioccolato alta borghesia capace di spendere 5 euro per un caffé.

Bruges cosa vedere? la Storia senza dubbio

E’ certo vero che nei secoli il ruolo di Brugge come porto commerciale e centro propulsivo dell’economia del Belgio/Paesi Bassi, è andato via via diminuendo a favore delle vicine Anversa, Amsterdam e, ancora più recentemente, Rotterdam. Questa perdita di potere economico non si è però accompagnata ad una crisi identitaria.

Bruges in qualche modo è rimasta un po’ la vecchia zia impellicciata che non sa nemmeno accendere un computer portatile ma ha un maggiordomo che come secondo lavoro fa l’hacker e così va su instagram e bacchetta i giovani lascivi e senza spina dorsale (perché lo sapete, il passato era sempre meglio).

Bruges cosa vedere? senza dubbio la piazza centrale
Bruges cosa vedere, piazza centrale

Ancora, Bruges ha perso popolazione ma ha saputo, forse proprio per questo motivo, conservare una dimensione storica e artistica piuttosto importante.

Là dove le esigenze dell’economia non erano così pressanti, là dove le forze efficientiste non premevano in maniera così potente per un’innovazione che portasse a scartare il vecchio e a velocizzare il ritmo degli scambi commerciali, Bruges ha mantenuto intatto (o quasi) il suo reticolo stradale e le sue casette di mattoni, i giardini e le residenze nobiliari che ne fanno la città più tipicamente turistica del Belgio. E questo, in pratica , ne fa la sua forza.

Poi vogliamo a metterci criticare un luogo perché ci sono troppi turisti? avete visto Venezia? non vorrete dirmi che Venezia non è bella. Forse Bruges, un po’ come Venezia, ha perso l’anima? potremmo stare a discuterne a lungo, io direi di no ma passiamo oltre che è meglio.

Bruges, Belfort (torre campanaria).
Bruges cosa vedere senza dubbio la piazza centrale e il Belfort (torre campanaria).

Oggi i turisti sono molti, i prezzi di bar e ristoranti sono alti, anche più che altrove nel Belgio, e se volete trovare un posto da dormire nel centro storico in alta stagione dovrete prenotare con un certo anticipo.

Insomma, sembra proprio che, per uno di quegli ironici giochi del destino che ogni tanto sappiamo riconoscere, l’insabbiamento del canale Zwin abbia prima nuociuto e poi fatto la fortuna della cittadina belga.

Bruges cosa vedere, un elenco solo per voi

Per rendervi le cose più semplici, prima di perderci in discussioni filosofiche vi metto un piccolo elenco di cose che per me dovete assolutamente vedere:

  • Il centro storico è così bello che potete anche passeggiare a caso. Se arrivate in treno la stazione si trova poco fuori quella che una volta era la cinta muraria e adesso c’è una bel canale che lo separa dal resto della città
  • La piazza del mercato, cioè la piazza principale, dove si trova il simbolo della città stessa, il Belfort, oggi Museo
  • Il municipio di Bruges è un altro pezzo gotico di particolare rilievo. Vicino trovate la casa del prevosto (un tipo di magistrato locale) in stile barocco. Entrambe sono sedi di Musei
  • La Basilica del Santissimo Sangue che conterrebbe un pezzo di tessuto usato nientemeno che da Giuseppe di Arimatea per asciugare il sangue di nostro Signore Gesù Cristo. Così almeno vuole la leggenda. E volete non darci un’ occhiata?
  • Il Begijnhof, oggi un convento, un tempo casa delle beghine di Bruges (una specie di associazione cattolica che fa molto controriforma).
  • Il Museo Groening dove ci sono diversi capolavori dei primitivi fiamminghi
  • Se avete bambini al seguito e voglia di cioccolato c’è anche un Museo del cioccolato con degustazione finale, il tutto a circa 13 euro
Bruges cosa vedere. Ancora, banalmente, il centro storico, qui davvero un po' triste. Foto di Barb Duggan da pexels
Bruges cosa vedere. Ancora, banalmente, il centro storico, qui davvero un po’ triste. Foto di Barb Duggan da pexels

Turismo? si grazie

I turisti sono per la maggior parte europei ma ne arrivano un po’ da tutte le parti del mondo. Non so se i recenti aumenti di prezzi di voli e sistemazioni ne abbiano in qualche modo diminuito il flusso (cosa che molti mi dicono) ma in ogni caso passeggiando per le strade del centro l’impressione è che siano molti di più di quelli che visitano la mercantile e dinamica Anversa.

I numeri ci dicono che oggi Bruges è la seconda città più visitata del Belgio, dopo Bruxelles, e che l’industria del turismo, compreso il sempre citato indotto, contribuisce a creare circa il 5% del prodotto interno lordo della regione delle Fiandre (inutile dire che è più difficile reperire dati che i riferiscano a tutto il Belgio, se siete interessati potete leggervi questo).

Bruges tra le cose  da vedere ci sono certamente i canali. Non troppo emozionanti ma romantici. A patto di non prendere le barchette turistiche.
Bruges cosa vedere. I canali probabilmente. Non troppo emozionanti ma romantici. A patto di non prendere le barchette turistiche.

A mio parere la città, vista durante il giorno, con le piazze piene per via dei mercatini di natale, non trasmette certo quel senso d’immobilità che invece le attribuiscono cinema e letteratura e costituisce un’ eccellente meta per un’escursione giornaliera (con una tappa di un’ora al Groeninge museum).

Non concordo invece con la LP quando dice che bisognerebbe fermarsi almeno per una notte, come base mi sento di consigliarvi Gand/Ghent o, al limite, Anversa, dove potete trovare più varietà e prezzi più ragionevoli. Se poi volete proprio strafare con una notte nel centro medievale di una notevole città allora preparatevi a mettere mani al vostro portafoglio, probabilmente ne varrà la pena però.


Il post su Bruges cosa vedere è finito. Se volete vi lascio qualche spunto:

Una storia su un volo misterioso.

Qui vi spiego perché dovete andare in Caucaso.

E qui vi racconto dei viaggi medievali di Ibn Battuta.

Oppure un classico del viaggio in Europa, Budapest!

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