Me l’avranno chiesto mille volte. Ma come funziona couchsurfing? e non è pericoloso ospitare estranei in casa propria? In questo post voglio raccontarvi la mia esperienza con CS e aggiungere qualche riflessione sulla sharing economy.
Come funziona Couchsurfing. Se avete fretta andate subito al punto 3…
Diciamolo, Couchsurfing era sharing economy quando il termine non esisteva ancora. Ora, come spesso accade, il buon CS fatica a stare al passo di chi è arrivato dopo…ma andiamo per gradi.
Tra tutte le questioni economico/lavorative che occupano i giornali in questi ultimi anni, il fenomeno della sharing economy ha l’ambivalente capacità di terrorizzare alcuni e mettere di buon umore altri.
I pessimisti, tra i quali non mi annovero, descriviono la sharing economy come gig economy, economia dei lavoretti. E dicono che sarà la fine del lavoro e del genere umano. Tempo qualche anno le malvage corporation ci avranno ridotti a schiavi sottopagati. Anzi, l’hanno già fatto.
Come funziona Couchsurfing, qualche buona notizia
Secondo gli ottimisti invece la sharing economy potrebbe addirittura essere capace di colmare quel vuoto individualismo che tanta tecnologia ha contribuito a creare e nutrire. Se la questione vi interessa potreste anche dare un’occhiata a questo articolo che elenca alcune interessanti app che vi faranno entrare nella “sharing economy” dalla porta principale. Se non ci siete già dentro.
Del “fenomeno” Airbnb ne abbiamo parlato qualche post fa e non voglio tornarci sopra. L’idea che ci fosse qualcosa che andasse oltre l’aspetto economico (affittare una camera spendendo un po’ meno), era però, almeno a mio parere, una pura fregnaccia. Ora, la creazione delle “esperienze” condivise, pur se a pagamento, potrebbe veramente cambiare qualcosa in quella che dovrebbe essere una delle più grandi aziende al mondo in fatto di intermediazione turistica (insieme a booking.com, Expedia e la cinese Ctrip).
L’inizio di Couchsurfing
Invece qualcosa che trascendesse la mera ragione economica c’era (e forse c’è) nel buon vecchio Couchsurfing (CS d’ora in poi).
Gli inizi vanno fatti risalire al 2003-2004, quando la sharing economy, gli smartphone, Uber e Airbnb non esistevano ancora. CS cresce come community di persone che mettono a disposizione un posto letto, generalmente nella propria casa, ma senza chiedere in cambio denaro.
In questi inizi la condivisione di una camera o di un appartamento non è solo un modo per viaggiare limando i costi, ma offre anche la possibilità di stare letteralmente gomito a gomito con persone dall’estrazione, provenienza e cultura più disparate. Offre insomma una vera esperienza e rompe inoltre uno dei tabù più grandi del settore turistico: lo scambio di denaro.
Le difficoltà
Inutile dire che l’idea piace, la community cresce ma…si arriva ad un punto di non ritorno. Nonostante la crescita esponenziale, CS non gode più della salute che aveva agli inizi. In primis ci sono i problemi economici legati soprattutto alla difficoltà di gestire un sistema (server, impiegati, personale amministrativo, programmatori) di sharing dove gli utenti non pagano nulla.
Secondariamente, ma non meno importante, arriva il tradimento dell’idea iniziale. Un tradimento che, badate bene, è fisiologico e probabbilmente inevitabile se non si vuole rimanere solo un fenomeno di nicchia. Parlo dell’idea della condivisione non solo di un letto ma anche di un momento di vita, dell’idea di provare a comprendere la cultura e le persone che ti ospitano. I grandi numeri portano inevitabilmente all’interno di CS molte persone che cercano di viaggiare spendendo poco e la casa di qualcuno, la tua camera da letto, diventa solo una camera d’albergo eccezionalmente economica.
E poi arrivò la clamorosa scissione
Nel 2011 CS si trova così a dover chiedere finanziamenti per mantenersi in attività. Poi, quando i soldi raccolti vengono bruciati, deve trasformarsi in una normale società con scopo di lucro, facendo infuriare molti utenti. Alcuni lasciano CS e fondano un’altra community, Bewelcome, che cerca, seppur più in piccolo, di portare avanti le idee iniziali di CS. Nel 2015 arriva un altro giro di finanziamenti esterni e un nuovo management.
E oggi come funziona couchsurfing?
Ad oggi qual è la situazione di CS? Per prima cosa bisogna dire che è a pagamento, con un costo di 2,89 euro al mese o 15 euro circa all’anno. Questo ha contribuito a limitare uno dei problemi più grandi di CS, cioè quello dei profili inattivi, fake o usa e getta. Nelle grandi città, il numero di persone iscritte era semplicemente enorme (solo ad Istanbul, per dire, c’erano 105.731 persone che ospitano o disponibili a fare da guida) e anche solo decidere un criterio in base al quale fare una richiesta a qualcuno è piuttosto difficile. Dei 105.000 magari il 10% era realmente attivo e individuarli non era necessariamente semplice.
Un ulteriore elemento da tenere in considerazione è la difficoltà nel riuscire a raggiungere la casa della persona che vi ospita. Spesso potreste non avere a disposizione una connessione internet e se viaggiate con mezzi pubblici non sempre le case degli host sono davanti alla fermata dell’autobus o facilmente raggiungibili. Mettersi d’accordo è quindi importante ma a volte, specie se si arriva tardi, potrebbe essere più difficile di quanto si pensi.
Buttiamo tutto allora?
Fin qui i lati negativi, ma devo ammettere che se avete un po’ di pazienza e tendete ad essere più “pianificatori” del sottoscritto, CS funziona ancora e può darvi delle soddisfazioni. Sul sito si possono anche trovare eventi a cui partecipano centinaia di persone, in genere luogo perfetto per fare nuove amicizie.
Inoltre l’elevato numero di profili presenti fa si che, se avete la pazienza e la forza di scrivere a molte persone, è probabile che qualcuno vi risponda e/o vi ospiti.
Inoltre, anche se non avete la pazienza di cercare qualcuno che ospiti, potete sempre vedere se qualcuno ha voglia di venire a prendersi un caffé e magari darvi due dritte sulla città che state visitando. Diciamo che con un po’ di pazienza CS può ancora rivelarsi un vero tesoro di esperienze, nuove conoscenze e avventure curiose.
Come funziona Couchsurfing? Si, ok, ma la sicurezza dove la mettiamo?
Forse qualcuno di voi si è chiesto perché non abbia ancora parlato del problema della sicurezza. Pazienza, ci arrivo adesso.
Per quanto mi riguarda è difficile che io abbia problemi di sicurezza. Un barbuto ragazzone grande e grosso che tende a non viaggiare con il rolex al braccio, beve senza esagerare e non fa uso di droghe, in rari casi subisce delle aggressioni fisiche. E’ più probabile che ad essere preoccupato sia colui/colei che mi ospita che non il sottoscritto. A parte questo dato personale trovo che oggi, nel 2024, ci sia molto poco da aggiungere se non una cosa: usate il buon senso.
Sono stato iscritto e attivo sul sito per 8 anni e solo in un caso mi è capitato di sentire una storia di molestie (anche se so per certo che a Venezia e a New York l’enorme richiesta di alloggi fa si che tra coloro che ospitano ci siano dei personaggini non proprio rispettabili) e se si ha la voglia di controllare tutte le recensioni, alcuni problemi saltano subito all’occhio.
Dando però una veloce occhiata su Wikipedia, risulta che nei confronti di ospiti di CS, sono stati commessi 5 crimini in 12 anni e sebbene ci sarà sicuramente qualcosa che non è stato riportato, le possibilità di essere oggetto di molestie (o peggio) mi sembrano simili a quelle che si hanno andando in un bar a bere qualcosa a tarda sera. Certo il caso di un carabiniere italiano residente a Padova che drogava e abusava delle sue ospiti è forse il più grave della storia di CS ma, per fortuna, è rimasto un caso isolato.
Come funziona Couchsurfing, maturità oppure obsolescenza?
Insomma, Couchsurfing è morto, lunga vita a Couchsurfing. Quella che era l’idea iniziale è mutata e oggi continua a battere strade interessanti sebbene attraverso un sistema di sottoscrizione a pagamento. Per chi non ne vuole sapere di soldi si può passare a Bewelcome e, ne sono sicuro, a tante altre community che magari io nemmeno conosco. Internet e la condivisione delle cose, dalla casa al parcheggio, agli attrezzi da lavoro, è una realtà che in qualche modo CS ha contribuito a diffondere e che resterà come lascito a noi e alle future generazioni (a meno che ovviamente Trump o Putin non mandino tutto a quel paese).
Alla fine, per capire come funziona Couchsurfing e accettare o meno di utilizzarlo, dovete riflettere sulla dose di incertezza con cui volete incartare il pacchetto del vostro viaggio. Siete in grado di gestire il dubbio e un certo grado d’indeterminatezza? vi piacciono le sorprese? allora provate.
E anche questo post su come funziona couchsurfing è volato via, ora che ne dite di parlare di un argomento interessante come le assicurazioni?
Oppure preferite registrare il vostro viaggio su “Dove siamo nel mondo” , perché visti i tempi non si sa mai.
In questo post parlo invecec della procedura per ottenere il passaporto con appuntamento online. Con i tempi che corrono in bocca al lupo!
Infine volete sapere come arrivare da Roma Termini Fiumicino risparmiando qualcosa? eccovi serviti