La piramide etrusca di Bomarzo…ma non solo. Passando una giornata a Bomarzo La prima cosa che mi è venuta in mente è chi l’avrebbe mai detto che a Bomarzo ci fossero tre luoghi di una tale, insolita, bellezza? Se non sapete di cosa sto parlando non vi preoccupate, perché partirò con un elenco chiarificatore. IN questa piccola cittadina potete trovare :
- il bosco sacro, giardino/bosco sui generis, fortemente voluto dal Principe Vicino Orsini nel 1547 (ne parlerò in un prossimo post).
- la piramide etrusca, riportata alla fruizione del pubblico grazie all’incredibile lavoro di Salvatore Fosci.
- Il Palazzo Orsini, dove il Principe Vicino Orsini risiedeva.
Adesso che ci siamo capiti entriamo nel vivo. E per vivo intendo dire che in questo post ci occuperemo della piramide etrusca.
L’estero, L’Italia e la logica del viaggio
Mi considero un discreto viaggiatore, almeno per quanto riguarda i paesi esteri. L’Italia rimane, per me, relativamente poco conosciuta. Ho già spiegato i perché su questo blog almeno un paio di volte, ma nel caso qualcuno se li fosse persi potete recuperare il post, perché viaggiamo, ultimo punto.
Certo però è che questo 2020 ci regala, oltre a tragedie e una mezza apocalisse, anche occasioni che sarebbe un peccato farsi scappare. Ognuno di noi, nel suo piccolo, ha avuto un assaggio delle possibilità che ci aspettano se lasciamo la strada battuta per cambiare percorso. Non è possibile farlo troppo frequentemente ma in questo caso ne vale davvero la pena.
Insomma, in tempi incerti per il viaggio all’estero, con 700 euro di voucher ancora da spendere e senza avere idea di quando sarà è possibile farlo, perché non andare a cercare le cose insolite che questa Italia ci potrebbe offrire?
Eccoci quindi arrivati a Bomarzo.
Salvatore Fosci e la piramide etrusca di Bomarzo
Siamo quindi arrivati a scoprire che a Bomarzo ci sono diverse cose insolite e una di queste cose è una piramide, conosciuta anche con il nome di “sasso del predicatore”. La persona che ha reso nuovamente fruibile questa meraviglia è Salvatore Fosci.
Salvatore, che ho avuto la fortuna di incontrare durante la visita al sito, è originario di Bomarzo e dal 2008 si dedica a mantenere pulita la piramide e a far si che siano percorribili i sentieri che da Bomarzo e da Tagliata Rocchette portano alla piramide.
Bomarzo, torniamo indietro di 2500 anni
Come ha avuto occasione di spiegarmi Salvatore, se potessimo tronare indietro 2000 – 2500 anni, troveremo una zona boschiva, specie quella intorno alla piramide, molto diversa da come appare oggi. Il paese era infatti un luogo di transito importante per far arrivare materiali da costruzione alla città eterna, Roma.
La piramide sarebbe era quindi al centro di una zona molto trafficata e densamente popolata, con molti meno alberi per via del taglio necessario ad alimentare le fornaci per fabbricare mattoni. Insomma, con una strada che passava poco lontano, fornaci nel fondovalle e il Tevere davvero a due passi, il contesto in cui la struttura era inserita doveva certamente apparire differente.
Ma quale sarebbe stata la funzione di questa piramide? La piramide sembrerebbe aver assolto funzioni templari e rituali, un luogo dove compiere quei riti che erano parte integrante della religione politeistica etrusca prima e romana poi. Questi riti, probabilmente, comprendevano anche sacrifici animali. A questo proposito, mi ha sempre sottolineato Salvatore, è da tenere in considerazione la posizione su un pendio molto ombreggiato e al riparo dai caldi venti che passano in questa zona del Lazio. Un luogo dove sarebbe stato più facile conservare la carne degli animali uccisi.
Inoltre, la presenza di fori nella piramide, vicino alla scalinata, potrebbero indicare che la scalinata stessa fosse coperta da una struttura in legno. La funzione degli “scoli” non è ancora del tutto chiarita, sebbene alcuni asseriscano fossero semplici canpali utili a far scivolare il sangue delle vittime animali verso il terreno.
La piramide, una cosa unica ma non troppo
Certo, una struttura del genere è qualcosa di unico nel panorama italiano, sia come tipologia di struttura che per il fatto che la continuità di utilizzo ne ha modificato alcuni aspetti essenziali. La piramide non è stata abbandonata dopo il periodo romano-etrusco e nemmeno distrutta e utilizzata per ricavarne materiale da costruzione.
Pur essendo unica la piramide non era però isolata, non era un unicum sorto su un terreno per altri versi lasciato al bosco e alla natura, ma si trovava in una zona fortemente antropizzata e svolgeva un ruolo di tipo templare/rituale particolarmente importante. Inoltre, Intorno e vicino alla piramide si possono trovare necropoli etrusche e tombe poi usate come abitazioni (la finestraccia ne è un esempio).
Insomma , questa struttura serviva probabilmente come centro cerimoniale in cui venivano sacrificati animali, sia per la predizione del futuro attraverso l’esame delle viscere, che non per scopi molto più pratici (leggi si mangia…).
Le mie impressioni
Confesso di essere rimasto molto sorpreso dalla piramide e dai boschi che circondano questa struttura. Saranno state le poche persone presenti, il sentiero breve e non troppo difficile, ma la piramide di Bomarzo continua a trasmettere spiritualità e serenità anche 2500 dopo la sua costruzione. Se mi seguite potrebbe sembrare qualcosa che potreste trovare in una giungla nello Yucatan o nelle foreste del nord ovest dell’Inghilterra e legata al folclore druidico. Insomma sorprendente e bella. Chi mi conosce poi sa che non sono solito parlare di spiritualità e serenità quindi potete fidarvi.
Al momento non ci rimane che ringraziare il lavoro tuttora svolto da Salvatore Fosci, sperando che si possa, prima o poi, cominciare una compagna di scavo che permetta di scoprire se, come sembra davvero credibile, la piramide etrusca di Bomarzo riservi ancora qualche segreto.
Anche questo post sull’Italia etrusca insolita e mistewriosa è finito. Se vi interessano gli etruschi vi consiglio di fare un salto al post sulle vie cave etrusche di Sovana . Invece, se avete ancora voglia di leggere qualcosa di altro tipo, vi lascio qualche consiglio:
Roma quartiere Coppedè. Un insolito quartiere al centro della capitale
Roma, il MAXXI oppure GNAM e il Museo etrusco di Villa Giulia
Qualche consiglio per Marina di Camerota
e poi, per cambiare completamente scenario, Bangkok cosa vedere.