Devo dirvi che Target Tehran l’ho comprato per caso. Il fatto che abbia preso in mano questo libro in una bella libreria a Wan Chai, Hong Kong, è stata una pura e semplice casualità. Solo il fatto che lo abbia finito 4-5 giorni prima dell’attacco israeliano contro le infrastrutture nucleari iraniane (seguito poi da quello americano) non è stato un caso.
Ok, lasciando situazioni più o meno fortuite, sarà forse meglio entrare nel dettaglio di questo libro e raccontare qualcosa che ha a che fare con il presente e, molto probabilmente, una fetta del nostro futuro.

Target Tehran introduzione
Target Tehran racconta la storia degli ultimi 25 anni di operazioni “segrete” israeliane contro l’Iran, in particolare contro il programma nucleare iraniano.
In questo arco di tempo le operazioni del Mossad sono state molte, alcune ben riuscite, altre con risltati alterni, ma fino a qualche giorno fa Israele non aveva mai superato la soglia dell’attacco militare diretto (e nemmeno gli Stati Uniti). La soluzione, si immaginava fino a qualche settimana fa, sarebbe arrivata principalmente tramite la diplomazia.
Tra le varie operazioni del Mossad possiamo annoverare:
- il furto di una serie di documenti segreti sul programma nucleare da un caveau poco sorvegliato alla periferia di Tehran
- l’uccisione in maniera più o meno “tecnologica” di scienziati nucelari iraniani
- attacchi informatici contro strutture legate al programma nucleare (qualcuno si ricorda del virus stuxnet?)
il tutto per cercare di fermare, parzialmente o del tutto, lo sviluppo del nucleare civile e soprattutto di quello militare.
Accanto agli attacchi, che vengono descritti nel libro con un certo dettaglio nella fase di preparazione e di esecuzione, ci sono poi state le mosse diplomatiche che cercavano di portare ad un accordo tra il mondo occidentale e la Repubblica degli Ayatollah. L’obiettivo, posso immaginare, era quello di riuscire, con un mix di attacchi diretti e pressione diplomatica, di fermare la corsa nucleare iraniana.

Se la parte degli attacchi del Mossad scorre via veloce, quella diplomatica rallenta un po’ la lettura del libro anche perché risulta qui evidente il difetto più grande di questo libro, e cioè la totale assenza di voci iraniane. Non un diplomatico, non un militare, non un politico, non un intellettuale, non un agente dei servizi segreti della Repubblica Iraniana esprimono alcun pensiero in questo libro, le voci sono solo quelle israeliane, inevitabilmente di parte.
Risulta evidente che, nonostante la posizione degli autori sia non particolarmente estremista, specie nel contesto attuale della politica israeliana, e nonostante alcuni dubbi sulle azioni segrete del Mossad e su quelle politiche di Netanyahu vengano effettivamente espressi, in questa vicenda manca almeno il 50% delle voci. Dei due contendenti sentiamo solo una parte.
Il difetto è ancora più grande se la persona che prende in mano questo libro volesse riuscire ad avere un quadro d’insieme del perché si è arrivati oggi a bombardamenti americani – israeliani sul territorio iracheno. La storia, il conteso, le ragioni di una e dell’altra parte, vengono totalmente sorvolate o, forse, date per scontate (considerando il pubblico a cui questo libro è mirato potrebbe essere una conclusione valida).
Gli autori del libro
Gli autori del libro sono due giornalisti israeliani, Jonah Jeremy Bob e Ilan Evyatar. Entrambi hanno lavorato per il The Jerusalem Post e Evyatar ha anche collaborato con il The Jerusalem Report.
I loro legami con il mondo dello spionaggio e della politica israeliana sono evidenti e forse proprio questa vicinanza, che sembra quasi più ideologica che non solo giornalistica, è sia uno dei punti deboli che uno dei punti forti di questo libro.
La mia conclusione su Target Tehran
Il libro rimane interessante per coloro che volgiono informarsi sulla storia delle operazioni clandestine del Mossad contro l’Iran ma non riesce a dare un quadro generale della questione (ripeto, forse non era il suo obiettivo ma a mio parere una contestualizzaione è fondamantale). Perchè siamo arrivati a Trump che fa volare per 37 ore un bombardiere B2 stealth con l’obiettivo di sgnaciare un ordigno dalla potenza devastante su un versante di una montagna non troppo lontana da Tehran? Purtroppo questo libro non ce lo dice chiaramente.

Inoltre il libro è stato pubblicato poco prima dell’attacco di Hamas ad Israele del 7 Ottobre 2023, attacco che ha causato la morte di circa un migliaio di israeliani. Alla luce di questi eventi, e della successiva guerra di Gaza, credo che alcuni assunti sulle capacità e sulla presunta apoliticità (se mi passate il termine) dei servizi d’informazione israeliana, credo dovrebbe essere rivista. Ovvio che poi anche il bombardamento israeliano-americano sulìgli impianti del nucleare iraniano del giugno 2025 non fa che complicare la lettura e l’attualità di questo libro.
Insomma, per me insoddisfacente, ma se voi avete intenzione di leggerlo aspetto le vostre impressioni.
Il post su Target Tehran è finito, chi vuole proseguire nella lettura restando in tema:
Se invece volete cambiare argomento: