La ricerca di modi alternativi di viaggiare mi ha portato al Grand Tour Amazon Prime. No, non sto parlando di una trasmisisone sull’originale Grand Tour settecentesco fatto di vino parigino, prostitute veneziane e rovine romane. Sto parlando del Grand Tour di Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May.
Potreste pensare che qualcosa non torni. Vi capisco. Il Grand Tour è l’erede di Top Gear, una trasmissione che parla di auto, piloti, motori. E lo fa con un tono professionalmente sfrontato, a tratti provocatorio, che in genere mal si concilia con lo spirito umile di un viaggiatore zaino in spalla.
D’altronde i tempi sono quelli che sono. I viaggi sono ancora impossibili, per cui, in queste ultime mattine, in genere a colazione, mi sono ritrovato a viaggiare con i tre inglesi. E, non voglio girarci troppo intorno, mi hanno salvato la vita.
Il Grand Tour Amazon è una trasmissione che parla di auto? si, no, forse
I ragazzi, è evidente, ci sanno fare. Perché la loro trasmissione non è solo una trasmissione sulle auto. Grand Tour ama infatti essere un filo sopra le righe e chi non conosce il programma potrebbe essere sorpreso nel sapeere che il politicamente corretto non trova spazio da queste parti, se non per essere preso in giro.
Basta fare riferimento alla pagina Wikipedia su Jeremy Clarkson per rendersi conto di come il presentatore di 22 stagioni di Top Gear e 4 di Grand Tour, ha fatto della polemica il suo mestiere. Ne ha un po’ per tutti. Una sorta di battitore libero capace di irridere gli ambientalisti, gli omosessuali, il governo inglese (specie labour), quello americano, capace di prendersela con le limitazioni al traffico, le multe, i limiti di velocità e alcune case produttrici di macchine (in particolare Opel-Vauxhall).
Chi segue il programma dai tempi di Top Gear avrà capito che c’è molta intelligenza nella scrittura, anche se Clarkson viene spesso definito dai suoi commpagni un cretino. C’è poi una conoscenza approfondita dei meccanismi della televisione. Certo, prima era la BBC e adesso è Amazon, ma in fondo le cose non cambiano molto.
In questo senso le polemiche, le battute e le provocazioni sono funzionali alla creazione di un “prodotto\serie TV” che non vuole essere di nicchia sebbene parli di un qualcosa di specifico come le auto.
Hai parlato un sacco di Grand Tour Amazon, Jeremy Clarkson e provocazioni varie, ma cosa c’entra con un blog di viaggi?
Insomma, il MOIGE potrebbe non apprezzare la trasmissione e questo, per noi, forse è un bene. Al di là delle polemiche però, quello che colpisce un appassionato di viaggi come il sottoscritto, è il secondo, non dichiaratoma onnipresente, protagonista di Grand Tour. I viaggi.
Si, perché come l’originale Grand Tour era un viaggio che i ricchi, specialmente inglesi ma non solo, facevano alla scoperta dell’Europa Continentale, anche questo Grand Tour è un viaggio alla scoperta dei luoghi che fanno da sfondo alle prove delle auto. Sia Clarkson che Hammond che May non fanno infatti mistero dei luoghi dove andranno a provare le auto, trasformando alcune puntate in spot turistici per i paesi in questione.
Negli speciali, in particolare, viene fuori la bellezza dei paesi visitati, bellezza che spesso supera quelle delle auto (giusto per citare alcuni dei luoghi visitati: Colombia, Namibia, in arrivo il Madagascar, ma anche Mozambico, Cina, Stati Uniti ecc…).
Negli speciali i paesaggi prendono la scena anche perché i tre testano auto vecchie, modificate in modo pacchiano ed esagerato, il cui fine è quasi sempre mettere in ridicolo il guidatore\pilota, oggetto di scherno da parte degli altri, locali compresi.
Qui, a mio parere, sta una delle chiavi del Grand Tour di Jeremy Clarkson&C. . Dietro a tutte le provocazioni, le auto da sogno, gli incidenti, reali e diplomatici, ci sono tre persone che si divertono come bambini e sanno prendersi in giro.
In attesa di ripartire, il Grand Tour vi salverà la vita
Finchè non potremo ripartire alla volta delle merviglie che questo mondo ci offre il Grand Tour ci offre un assaggio di un mondo che sta scomparendo (mi riferisco alle auto com motore a benzina\diesel), lo unisce ai viaggi, al divertimento e all’ironia e allora si che viaggiare con amici non è mai stato più bello.
Siete arrivati alla fine del post sul Grand Tour di Amazon, complimenti! Se avete ancora vglia di leggere io vi proponfgo una paio di cose: un post sulla situazione sicurezza in Colombia, Stato in cui muoio dalla voglia di ritornare
una lettura veloce su cosa vedere a Bangkok
una piccola analisi sulle compagnie aree e il coronavirus