Viaggio in Georgia: da Kutaisi allo Svaneti.

Un viaggio in Georgia. La mia proposta di viaggio georgiano è al momento, mi spiace ammetterlo, di difficile realizzazione. Indovinate un po’ perché? Sì, si tratta ancora del COVID.

Nel paese caucasico al momento (fine maggio 2021) i casi sono meno di mille al giorno, in diminuzione. La Georgia non è però uno di quei paesi in cui si può viaggiare per turismo. La situazione rimarrà probabilmente tale fino al 31 luglio 2021, quando speriamo che gli elenchi A B C D E della Farnesina vengano eliminati o per lo meno modificati.

In ogni caso noi siamo persone realiste – ottimiste, per cui perché non dare un’occhiata un po’ in anticipo ad un possibile itinerario? In questo post, come già avrete intuito dal titolo, vi propongo un viaggio nella parte ovest di questo stupendo paese.

La Georgia è una delle ultime mete apparse sul radar dei viaggiatori intraprendenti e sarebbe un peccato non andarci prima che diventi scontata come un aperitivo sui Navigli. Quindi si parte, andiamo a Kutaisi e nella regione montuosa dello Svaneti.

Viaggio in Georgia, Kutaisi e Svaneti. Le classifiche non ci piacciono ma le sbirciamo lo stessso.

Avete presente le classifiche che ogni tanto si leggono sui giornali? Quelle dove vengono messi in un elenco, più o meno ordinato, i paesi da visitare nell’anno in corso?

Ecco, se fossi io a stilare queste liste, la Georgia occuperebbe certamente uno dei primi posti. Mi lascio andare ad una previsione, ci finirà presto se non si mettono di traverso le solite questioni socio politiche di un Caucaso che è quasi sempre in ebollizione.

Cartina della Georgia. Fonte Wikipedia, UN. Vale sempre il detto "per programmare un viaggio partite dalla cartina".  In questo viaggio in Georgia partiremo da Kutaisi, che vedete quasi al centro di questa cartina, e proseguiremo poi via terra verso Mestia, nel nord della Georgia, verso il confine con la Russia.
Cartina della Georgia. Fonte Wikipedia, UN. Vale sempre il detto “per programmare un viaggio partite dalla cartina”. In questo viaggio in Georgia partiremo da Kutaisi, che vedete quasi al centro di questa cartina, e proseguiremo poi via terra verso Mestia, nel nord della Georgia, verso il confine con la Russia.

Viaggio in Georgia: intro a Kutaisi e allo Svaneti.

La Georgia è grande circa un quinto dell’Italia e non arriva nemmeno a 4 milioni di abitanti. Se date un’occhiata alla cartina qui sopra potete vedere che due regioni sono colorate in maniera diversa. Si tratta dell’Ossezia del Sud e l’Abkhazia. Queste due regioni infatti sono in praticamente stati indipendenti, non riconosciuti da quasi nessun altro tranne la Russia (qualcuno si ricorda la storia della Crimea?).

La Georgia è stata per lungo tempo fuori dai TG e fuori dall’elenco dei luoghi da vedere ma forse vi ricorderete della breve guerra (5 giorni) che vide la Russia di Putin sconfiggere in poco tempo le truppe georgiane e assicurare in maniera “definitiva” lo status di regioni separatiste sia per dell’Ossezia del Sud che per l’Abkhazia.

Viaggio in Georgia: Kutaisi, Svaneti e l’acqua sotto i ponti.

Questo succedeva nel 2008 e da allora sembra esserne passata di acqua sotto i ponti. Sono stato in Georgia nel 2014 e, più recentemente, nell’ottobre 2016. Due viaggi a breve distanza stanno a testimoniare la quantità di cose da fare e da vedere in questo piccolo Stato. 

Inoltre, è notizia recente la firma di un accordo di libero scambio fra Georgia e l’Unione Europea. Se la vecchia EU è infatti vista da noi come una vecchia e petulante zia germanofona che non la smette di dirci quello che dovremmo fare, là, tra i monti del Caucaso, è uno di quei parenti che non vedi l’ora ti vengano a trovare, un parente che porta sempre qualche bel dono.

L’accordo ha favorito e favorirà non solo lo scambio di merci senza interventi protezionistici, ma anche un più generale indirizzamento della legislazione del paese verso standard europei. 

Il primo immediato effetto è stato l’apertura di una serie di collegamenti low cost con l’Italia, operati per il momento principalmente da WIZZAIR, vettore aereo molto attivo in tutte le rotte verso l’est europeo (Romania in particolare). I prezzi praticati da Wizz partono da 30 euro e si riferiscono ad un volo non stop da Malpensa a Kutaisi.

A questo collegameto WizzAir si è poi aggiunta anche la cara RyanAir.

Abbiamo parlato di Kutaisi e non di Tbilisi, la capitale. Ma di cosa parliamo quando parliamo di Kutaisi? Si tratta infatti dalla città sede del parlamento georgiano, seconda per numero di abitanti, relativamente vicina agli splendidi scenari montani dello Svaneti e a metà strada tra la capitale e la caciarona e balneare Batumi.

Georgia, viaggio a Kutaisi. I monasteri e le chiese

Molti avranno forse sentito parlare di Tbilisi, magari vi ricordate Kaladze (ex giocatore del Milan oggi sindaco di Tbilisi), ma Kutaisi probabilmente non l’avete mai sentita nominare. Non vi preoccupate, perché ci sono qui io!

Come detto Kutaisi è la seconda città del paese, sede del parlamento e grande circa la metà di Bologna. Lo spostamento del parlamento dalla capitale ha provocato non poche discussioni ma indubbiamente ha giovato all’economia della città e io ho stesso, tra il viaggio del 2014 e quello del 2016, ho potuto osservare con i miei occhi la differenza.

Il centro, pur non potendo definirsi storico, ha alcuni interessanti edifici e diversi ristoranti e bar di buona qualità. In ogni caso la maggior attrazione è rappresentata dalla recentemente ristrutturata cattedrale di Bagrati e da due monasteri che si trovano fuori dalla città.

Georgia, il nostro viaggio parte da qui, da Kutaisi e dalla  cattedrale di Bagrati
Georgia, il nostro viaggio parte da qui, da Kutaisi e dalla attedrale di Bagrati

Bagrati

La cattedrale di Bagrati si trova su una collina che domina la città e, seppur restaurata con un intervento piuttosto “energico” (e che ha rischiato di farla uscire dalla lista dei patrimoni protetti UNESCO), mantiene intatto il suo fascino sia come luogo di preghiera che come semplice punto di contemplazione, specie per la bella vista che si gode dalla collina.

Nell’immagine sopra si può intravedere, all’estrema sinistra il “cassone” in acciaio nero che chiude la parte Ovest della chiesa e che è stato al centro delle polemiche in quanto non proprio rispondente ai canoni del “restauro filologico”. 

Kutaisi, Georgia. Vista della città da Bagrati.
Kutaisi, Georgia. Vista della città da Bagrati.

Motsameta

Passando ai monasteri invece, il primo si trova a circa 6 km dal centro città (se avete voglia potete raggiungerlo anche a piedi), ed è quello di Motsameta, costruito su un cocuzzolo in un’ansa del fiume Tskaltsitela.

Se avete l’occasione di andarci un giorno di cielo limpido, dalla collina avrete una belllisima vista sulla valle tutt’ intorno. 

Georgia, il viaggio prosegue con Motsameta
Viaggio in Georgia: i primo monastero che incontrerete se arrivate da Kutaisi sarà quello di Motsameta

Gelati georgiani…difficile dimenticarlo eh?

Il secondo monastero, tra l’altro sito UNESCO insieme a Bagrati, è il monastero/accademia di Gelati, un insieme di piccole chiese, centro di cultura e luogo di sepoltura di uno dei più grandi re della Georgia, David Agmashenebeli o David il costruttore.

Kutaisi, Georgia. Monastero di Gelati
Viaggio in Georgia, Kutaisi: monastero di Gelati

Parzialmente distrutto dai turchi e quasi dimenticato nel periodo sovietico, oggi Gelati è un monastero davvero bello, ancora non troppo visitato e pieno di affreschi (1200-1700) dai colori vivaci nonostante i secoli passati.

Kutaisi, Georgia. Affreschi di Gelati.
Kutaisi, Georgia. Affreschi di Gelati
Viaggio in Georgia, Kutaisi: affreschi di Gelati

Palaty&friends

Passiamo alla cucina. Adoro quella georgiana e personalmente, se siete a Kutaisi, mi sento di consigliarvi il Palaty, un ristorante raccolto, accogliente, con un’ottima cucina e dei buoni prezzi, almeno per gli standard europei. Cosa sempre piacevole è il fatto che il Palaty, pur essendo frequentato da molti turisti, ha tra i suoi avventori anche parecchia gente del posto.

Altro punto forte è la musica. Non sono un fan della “live music” a cena ma il Palaty mi ha fatto ricredere.

Spesso si esibiscono un duo di ragazze violino e piano (e allora tutti gli avventori tirano fuori gli smartphone per fare il classico video che, credo, nessuno poi rivedrà…e non perché le ragazze non siano brave, ma semplicemente perché la magia del momento non potrà certo ricrearsi con attraverso quel video oscuro e un po’ traballante, per cui guardate e non riprendete!), ma ogni tanto potreste anche trovare qualche concertino acustico di una band delle band locali. Molto bello.

A mio parere valgono una visita anche la gradevole tea house in Rustaveli Av., vicino al parco, e il ristorante Papavero. In tutti questi locali potrete fare una buona cena, con porzioni abbondanti, per circa 15 euro*, bevande escluse.

Viaggio in Georgia, Kutaisi, interno del Palaty. Fonte Facebook (pardon ma non sono solito fare foto a cibi o ai luoghi dove mangio, tranne casi eccezionali). https://www.facebook.com/palatypalaty/
Viaggio in Georgia, Kutaisi, interno del Palaty. Fonte Facebook (pardon ma non sono solito fare foto a cibi o ai luoghi dove mangio, tranne casi eccezionali). https://www.facebook.com/palatypalaty/

Vino

Escludo le bevande perché in Georgia il vino va forte almeno quanto in Italia (uno dei tanti punti in comune tra il nostro paese e quello caucasico) e le opzioni sonno moltissime, da un buon bicchiere della casa a qualche vino ricercato. I prezzi, ovviamente, variano di conseguenza.

Kutaisi ha anche qualche museo, che potrete trovare elencati su GEORGIA.TRAVEL oppure su questo sito. Il valore dei suddetti musei dipende molto da come vi approciate ai musei in generale. Diciamo che non sono proprio in cima alla mia lista

Escursioni da Kutaisi

Forse un po’ più interessante è invece la possibilità di considerare Kutaisi come base per l’esplorazione della regione dell’ Imereti. Si possono vedere in effetti cose piuttosto interessanti. Le Prometheus Cave sono molto reclamizzate, subodoro fregatura ma se qualcuno c’è stato potrebbe smentirmi.

Un viaggio a Kutaisi significa probabilemete usare Kutaisi come base per eploare le zone circostanti. In questo caso il Katskhi Pillar, Kutaisi. Georgia. Fonte georgia.travel
Viaggio in Georgia., diciamolo, arrivare a Kutaisi significa probabilmente usare questa città come base per esplorare le zone circostanti. In questo caso il Katskhi Pillar, Kutaisi. Georgia. Fonte georgia.travel

Il Katskhi Pillar è una struttura naturale piuttosto insolita, ma forse è più interessante da sotto che una volta arrivati sopra. Oltre ad una bella vista e qualche souvenir, non aspettatevi di trovare cose molto interessanti nella chiesa in cima.

Chiudiamo il giro con il canyon Okatse. Lungo una quindicina di chilometri e largo dai 15 ai 16 metri. Si trovano alcune belle cascate e il periodo migliore per farci un giro, e magari un bagno, è l’estate.

Viaggio in Georgia, lasciamo Kutaisi e ci dirigiamo verso lo Svaneti. Cime tempestose e montagne selvagge.

Tra le varie regioni che compongono il piccolo paese caucasico lo Svaneti, pur essendo non facile da raggiungere (almeno via terra), è già piuttosto conosciuto e affollato di turisti. Cominciamo.

Viaggio in Georgia: Svaneti, un aeroporto qui?

A conferma di ciò potrei farvi notare due elementi.

Il primo è il piccolo aeroporto di Mestia, il centro principale dello Svaneti, che vede volare regolarmente piccoli arerei a turboelica un paio di volte alla settimana (almeno nei periodi di alta stagione).

Il secondo è il lungo articolo che National Geographic ha dedicato a questa regione nell’ottobre del 2014 (testo di Brook Larmer e foto di Aaron Huey). L’arrivo di NGM segna inevitabilmente la maturità turistica di un luogo e spesso, dopo i fotografi e gli scrittori del magazine, vengono le lunghe carovane di trekker e backpacker alla ricerca dell’ultimo angolo incontaminato di Montagna.

Se fate un viaggio in Georgia, vi consiglio di non mancare lo Svaneti. Questo è il sentiero che da Mestia porta ai laghi del monte Ushba.
Se fate un viaggio in Georgia, vi consiglio, anche se questo post non vi è piaciuto, di non mancare lo Svaneti. Questo è il sentiero che da Mestia porta ai laghi del monte Ushba.

Non mi lamento, anche perché pure con tutti i suoi turisti e le guesthouse che spuntano come funghi (specie a Mestia e Ushguli), lo Svaneti rimane comunque una regione dalla bellezza mozzafiato, capace di risvegliare l’uomo selvaggio che è dentro ognuno di noi.

E se ve lo dice una persona che l’ultima volta che ha fatto una passeggiata in montagna l’Italia aveva appena vinto il suo quarto mondiale di calcio, capite che vi potete fidare.

Lo Svaneti si può raggiungere facilmente da Zugdidi (svariate corse al giorno) con 3/4 ore di marshrutka (una sorta di pulmino con una decina di posti, molto economico), oppure da Kutaisi, una sola marshrutka generalmente la mattina presto, 6 ore circa di  viaggio.

Sulla strada che porta da Zugdidi a Mestia.
Viaggio in Georgia: sono nello Svaneti, sulla strada che porta da Zugdidi a Mestia.

Dalla capitale georgiana, Tbilisi, è possibile prendere un aereo che in 40-60min vi farà arrivare a Mestia. Nei periodi di punta se ne trovano 2/3 alla settimana e il prezzo si aggira intorno ai 40 euro (per maggiori informazioni vi mando a questo sito).

Mestia downtown

Viaggio in Georgia: Mestia, Svaneti. Vista del centro storico.
Viaggio in Georgia: Mestia, Svaneti. Vista del centro storico.

Mestia è un paesino di crica 6000 anime, con una strada principale dove si affacciano una miriade di guesthouse, diversi bar e qualche buon ristorante (due luoghi su tutti: colazione e pranzo guest house Ushba, alcuni dei migliori pancake che abbia mai assaggiato, cena al cafè/bar Laila, impossibile da mancare e dove si ritrovano tutti, con musica dal vivo georgiana).

Dare consigli in merito alle guest house è difficile. Noi abbiamo alloggiato in una guest house sopra un piccolo alimentari chiamata Queen Tamar 32 e qui vorrei aprire una piccola parentesi.

Kingdom of Queen Tamar. http://www.badassoftheweek.com/
Kingdom of Queen Tamar. Fonte http://www.badassoftheweek.com/

La Queen Tamarm che troverete un po’ da tuttte le parti in Georgia, è una regina che governò un territorio grande più o meno quanto l’attuale Georgia, fra il 1160 e il 1213, in un momento storico che verrà ricordato come molto florido e felice per il popolo georgiano.

Tamar è anche la pronipote di quel David IV Aghmashenebeli (David il costruttore), di cui abbiamo già parlato sopra, fondatore del monastero\accademia di Gelati.

Bene, quindi torniamo all’alloggio, Queen Tamar 32. Queen Tamar è il nome della via e 32 il numero civico. La nostra guest house non era molto “familiare” e nemmeno particolarmente accogliente. Era un posto relativamente economico (50 lari a notte con bagno in comune) ma un po’ asettico e molto poco vissuto.

Viaggio in Georgia, vuoi fare la fatica di arrivare a Mestia e poi non andare a Ushguli?

L’altro posto dove ci siamo fermati a dormire, Ushguli, era invece un rustico villaggio (in realtà quattro diversi villaggi) di montagna (altro inciso, sembra che sia l’insediamento abitato tutto l’anno più alto d’Europa) a circa due ore di marshrutka da Mestia. Si possono trovare un certo numero di guest house, tutte accoglienti e “vive”, ma qualcuna con più confort di altre.

Che facciamo a Mestia?

Mestia può essere il punto di partenza per una serie di lunghe passeggiate nei dintorni oppure per qualche giorno di relax in attesa di spostarsi per villaggi più remoti da cui partire all’avventura. Io posso portare testimonianza solo riguardo a due sentieri piuttosto belli.

Il primo parte da Mestia per raggiunge la croce sul monte sopra la città in circa 1h15min – 2h (a seconda che prendiate il sentiero da caprette montane che vi farà rimpiangere i chili di troppo o la strada sterrata) e poi prosegue verso i laghetti che si trovano sotto il monte Ushba. La camminata può essere faticosa nel primo tratto, più leggera nel secondo e offre panorami spettacolari sia della città sottostante che di tutto l’arco montuoso del Caucaso.

Mestai, pastore suil sentiero che porta ai laghi del monte Ushba. No, sono io...
Viaggio in Georgia, 2014, Svaneti. Un Pastore sul sentiero per Mestia.

Se sul primo tragitto ho avuto modo di fare una triste figura, specie rispetto alla mia compagna Francesca che è stata costretta a fermarsi ed aspettarmi più volte di quanto sarebbe onorevole ammettere, il secondo tragitto, quello che va dal piccolo villaggio di Ushguli al ghiacciaio è molto più alla portata dei pigri viaggiatori di città come il sottoscritto.

In tutto si tratta circa di 3-4 ore di passeggiata con qualche guado di piccoli fiumiciattoli .

Qualche domanda…

Rispetto ad una regione come lo Svaneti mi trovo in una posizione ambigua. Da un lato, come tutti i turisti che si ritrovano da quelle parti, non ho potuto che rimanere colpito dalla bellezza del luogo, dal suo essere, in una misura accettabile per l’occidentale medio, ancora selvaggio e remoto.

Eppure non riesco a far altro che chiedermi come sarebbe vivere in un posto del genere. Il contatto con il turismo può certo aiutare l’economia e lo sviluppo del luogo ma senza fermarsi a lungo è impossibile capire come si vive in inverno, con sei mesi di neve all’anno (almeno ad Ushguli).

Come molti posti di montagna sarà un posto chiuso e forse relativamente retrogrado dove dominano concezioni patriarcali e modi di vivere dei tempi che furono (come tra l’altro suggeriva, ma non intendendo in maniera negativa, il recente articolo di National Geographic) e dove la libertà di espressione, personale, lavorativa ed artistica, è tollerata fino a quando non tocca determinati argomenti?

Domando. Non vorrei sembrare insolente ma in ogni viaggio cerco di chiedermi se il posto che vedo, al di là dell’immagine da cartolina o da disgustoso avamposto di frontiera, sia un luogo dove le persone amano vivere e hanno l’orgoglio di dire che vorrerbbero vedere i loro figli crescere lì dove loro stessi hanno vissuto.

In sostanza mi chiedo se tutte quelle torri che sembrano così belle in fotografia, e che fanno bella figura nelle foto dei fotografi professionisti, non siano per chi ci vive una sorta di gabbia fatta di solida pietra e tradizioni ancora più solide, spesso nate in un periodo assai remoto.

Si vede poco, lo so. Eppure due belle torri romantiche nel centro dello Svaneti, a Mestia, nel cuore selvaggio della Georgia, in un viaggio all'insegna del trekking, non potevano mancare.
Si vede poco, lo so. Eppure due belle torri romantiche nel centro dello Svaneti, a Mestia, nel cuore selvaggio della Georgia, in un viaggio all’insegna del trekking, non potevano mancare.

…nessuna risposta

Ovvio che spesso, dati i tempi e la voglia di vedere tante cose, le domande me le posso porre ma le risposte è molto difficile averle. Per adesso non posso fare altro che consigliarvi di visitare lo Svaneti e magari guardarvi in giro. Se trovate anche le risposte fatemi sapere.


Il post su Kutaisi e lo Svaneti è finito e allora io vi lascio alcune piacevoli letture se ancora non siete sfiniti :

Tbilisi cosa vedere nella capitale della Georgia

Yerevan cosa vedere

Batumi, la località balneare più famosa (ed eccentrica) della Georgia

Oppure cambiamo scenario e andiamo a a vedere un po’ di cose a Oslo

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