Voglio scriverlo subito, senza fare troppi giri di parole. Bangkok non è pericolosa. Anzi, mi sento di rincarare la dose dicendovi che porre la questione “Bangkok pericolosa?” possa apparire legittimo solo se non si è mai stati a Bangkok.
OK. l’ho fatto, l’ho scritto. Adesso siamo a posto e possiamo andare di nuovo su skyscanner a prenotare i voli giusto? O forse possiamo fare un salto sul post dove vi racconto cosa vedere a Bangkok?
No, aspettate, calma. Anche perché questa pandemia ha lasciato strascichi e per ora (13 febbraio 2022) l’unica località della Thailandia che si può raggiungere agevolmente è l’isola di Phuket e solo tramite viaggio organizzato.
In ogni caso, questa storia del coronavirus avrà presumibilmente una fine (o noi o lui credo si possa dire) e potremo tornare a scorrazzare felici nei Soi più o meno bui di Bangkok, dopo una scorpacciata di Pad Thai e Chang beer. Certo, altre cose si possono fare nei Soi di Sukhumvit, ma andiamo per grandi ragazzi.
Bangkok licenziosa? Bangkok esotica?
Una delle poche idee interessanti di “Una notte da leoni 2” è stata l’ambientazione thailandese. Il film non è piaciuto a molti, probabilmente a ragione, visto che si tratta della solita minestra riscaldata in stile Hollywood. A me però Bangkok piace da impazzire e per questo ho apprezzato “Una notte da leoni 2”.
Detto questo, il film riprendeva quell’immagine stereotipata di Bangkok come un luogo di party sfrenati, sesso libero e senza regole, droghe e trafficanti di stesse che scorrazzano per una città dove, specie di notte, tutto è possibile.
Il che ovviamente non è vero. Si, ci sono i quartieri a luci rosse di Patpong, Nana Plaza e Soi Cowboy (dal peggio al meglio diciamo) ma ridurre Bangkok a droga, alcool e prostituzione è assurdo e ridicolo.
Bangkok, ci sono quartieri da evitare?
In Thailandia non funziona proprio in questo modo. Almeno nella capitale non ci sono dei veri e propri quartieri da evitare.
L’idea di un Bronx di Bangkok, di un quartiere dove il turista non deve mettere piede pena la decollazione quasi immediata, è troppo semplicistica. Ci sono però alcuni quartieri dove è meglio tenere gli occhi ben aperti e dove la possibilità di rimanere fregati aumenta considerevolmente. Ecco i principali:
- Khlong Toei. Si tratta di un’area piuttosto grande e, di riffa o di raffa, la maggior parte dei farang (stranieri) va a finire ad occupare uno studio apartment a Khlong Toei (io stesso ho soggiornato più volte in un hotel che si trova qui). Questo anche perché la grande e lunga Sukhumvit, una delle più conosciute e turistiche vie di Bangkok, ne segna il confine nord. La zona di Khlong Toei in cui prestare più attenzione però non è quella nei pressi di Sukhumvit o del Benchakitti park, ma quella tra Rama IV Road e il fiume Chao Praya, se non altro per il fatto che qui si trova il porto di Bangkok e i magazzini dove le merci destinate alla capitale vengono stoccate in attesa dello smistamento. Ora, volete dirmi cosa siete andati a fare al porto di Bangkok?
- Patpong. Sono solo un paio di vicoli che si dipartono da Silom Road, un’altra delle vie principali di Bangkok. I vicoli in questione sono pieni di go go bar e aggressivi accalappiatori di clienti che letteralmente vi spingeranno dentro locali più o meno malfamati. Il fascino da “peggiori bar di Caracas” fumosi, poco rispettabili e pieni di donnine svestite, lascerà presto il passo ad un assalto al vostro portafoglio, tenuto in piedi, si dice, dalla mafia cinese. In genere pericoli fisici non ce ne sono ma occhio al vostro denaro, sparirà in fretta e senza una reale motivazione.
- Nana Plaza. Un’altra specie di supermercato del sesso su Sukhumvit. Universalmente noto e solo leggermente meno viscido di Patpong, rimane un luogo privo di fascino e piuttosto rude. Per divertirsi ci sono molti altri luoghi più interessanti.
- Khao San Road. Khao San non è proprio un quartiere ma una strada (il quartiere è Bamglamphu), diventata così famosa tra i giovani viaggiatori che ha poi dato il nome alla zona. Amata e odiata, Khao San per il sottoscritto ha qualcosa di terribilmente odioso e piuttosto interessante allo stesso tempo. La zona ha subito un certo processo di raffinamento e gentrificazione (è molto vicina a luoghi turistici come il palazzo reale, il National Museum e i templi di Wat Pho e Wat Arun e nel 2019-20 è stato lanciato un progetto per un completo rifacimento della strada e dei marciapiedi, trasformandola in una zona pedonale a tutti gli effetti) per cui l’aria da far west e le spigolosità di un tempo sono state smussate di molto, quasi fino a scomparire (no, non troverete più i fabbricatori di documenti falsi). Fossi in voi non eviteri questa zona, anzi ci andrei perché potreste divertirvi, ma starei comunque attento.
Bangkok, quali sono le truffe più classiche?
Bangkok pericolosa, i temibili Sarti
Non il sottoscritto ma coloro che fanno vestiti. In molte strade di Bangkok, Sukhumvit e Silom su tutte, troverete molti negozi che vi propongono completi, camicie, cravatte e chi più vestiti ha più ne metta, a prezzi davvero bassi, tipo 79 o 99 dollari tutto compreso. Diciamo che in generale, quando un affare sembra troppo bello per essere vero, allora è così.
Se non conoscete il negozio di sartoria evitate di prendere accordi per rinnovarvi il guardaroba, in alcuni casi potrebbero prendersi l’anticipo e poi rimandare alle calende greche la consegna dei vestiti, citando più o meno credibili imprevisti. Se proprio avete la necessità di un completo da matrimonio chiedete in giro ai locali 😉
Bangkok pericolosa? i furbi mercanti di finte pietre preziose
Come sopra, se non siete esperti del settore e non conoscete la persona con cui state facendo affari, lasciate perdere. Non mi sembra il caso di tornare in Europa con un paio di rubini o di smeraldi probabilmente finti. Questo non vuol dire, attenzione, che il Sud Est asiatico non sia un buon mercato per le pietre preziose e le gemme, solo che bisogna sapere con chi avere a che fare e di chi fidarsi.
Bangkok pericolosa? i richiami della carne
La cosa vale più che altro per i maschietti, che in questo caso sono decisamente il sesso debole. Buttadentro, acchiappatori di clienti, guidatori di tuk tuk, autisti e guide poco affidabili possono portarvi in qualche locale che sul menu ha più sesso che cibo. Loro si prendono una percentuale o una commissione e voi vedrete sparire una paio di centinaia di euro, spesso senza motivo alcuno. I guidatori di tuk tuk hanno la fama (o almeno avevano, col tempo ho deciso di diminuire l’uso di questo pittoresco mezzo di trasporto proprio per questa ragione) di portare i clienti più dove vogliono loro che dove vogliono i clienti, per cui siate molto chiari sul prezzo e sulla destinazione.
Ovvio che i suddetti problemi non si hanno se viaggiate in coppia. In questo caso potreste essere portati in un negozio di gemme più che in un bordello, per cui vedi sopra….
Bangkok pericolosa? occhio alla folla
Come sempre, come in qualsiasi capitale, i luoghi affollati possono essere pericolosi. Evitate di mettere oggetti di valore nelle tasche posteriori e se avete borse o zaini o qualsasi cosa che ha una cerniera tenetela ben chiusa. Personalmente eviterei i marsupi classici mentre mi sono trovati piuttosto bene con quelli da gamba.
I miei quartieri preferiti
Se si parla di quartieri di Bangkok credo che ognuno (centro storico, Silom, Chinatown, Sukhumvit, Sathon, Watthana…) abbia qualcosa d’interessante. Per il mio gusto personale Sukhumvit, tra i soi 8 e 20, e Chinatown, sono i miei preferiti.
Sukhumvit è un po’ la Bangkok da bere. Carica, con bei locali e bellissimi hotel, discoteche, feste e una perenne aria confusionaria abbinata ad uno stile piuttosto tecnologico (sebbene incapace di mascherare, come fanno altre metropoli, una diffusa povertà).
Chinatown è il quartiere che negli ultimi anni è cresciuto di più in termini di stile e servizi. Una volta, ad esempio nel 2008, la prima volta che sono stato a Bangkok, era un enorme magazzino a cielo aperto pieno di cianfrusaglie cinesi a prezzi stracciati.
Oggi stanno spuntando hotel di alto livello e bar cool e rilassati allo stesso tempo, che mischiano la tradizione thailandese con un pizzico d’innovazione e gusto occidentale. Ne sono un esempio i locali intorno a Soi Nana, non il Soi Nana di Sukhumvit, ma il Soi Nana di Chinatown, occhio. Mai come in questo caso la differenza è piuttosto importante.
Bangkok pericolosa conclusioni
Bangkok non è assolutamente pericolosa. Roma, New York, Parigi, Los Angeles, sono città in cui si verificano più reati ai danni dei turisti che a Bangkok.
I quartieri in cui prestare attenzione sono semplicemente questo, quartieri in cui prestare attenzione e in particolar modo Khao San Road credo valga la pena vederla, se non altro per farsi un’idea, poi potrebbe farvi schifo e non ci metterete più piede.
È anche vero che in Thailandia il crimine, specie quello legato alla prostituzione e alle droghe, è piuttosto diffuso, a Bangkok come in altre città, e in genere non è ristretto ad un quartiere o ad una zona specifica. Questa diffusione delle attività criminali non coinvolge però i turisti, a meno che non siate voi stessi ad andarvela a cercare.
Quello che rimane dopo tutto questo sono le piccole truffe, evitabili con un minimo di buon senso, i furti e gli scippi, che specie nei luoghi affollati possono sempre capitare, specie se non si fa attenzione. Direi quindi che non avete scuse, si parte. O meglio, si riparte.
Il post su Bangkok pericolosa è finito. Se avete voglia di leggere altro vi lascio un po’ di link:
Isan thailandese, i templi di Phanom Rung e Muang Tam
Il parco nazionale di Khao Yai
Ubon Ratchathani, la sorpresa ai confini con il Laos