Camilla ha scelto il suo futuro. Da modella in Italia a un nuovo lavoro a Bali, passando prima per il Sud Est Asiatico e un nuovo amore: il viaggio.

Tempo di fare un’altra intervista, tempo di conoscere nuovamente un’altra persona, un’altra viaggiatrice, che attraverso la sua storia personale ci possa ispirare e far intuire quante possibilità abbiamo effettivamente davanti a noi.

In questo giro di giostra vi racconterò la storia di Camilla, una modella e viaggiatrice che adesso si trova nel Sud Est Asiatico, per essere precisi nell’isola di Bali, Indonesia. Cominciamo però con le presentazioni.

Intervista a Camilla certo, ma prima facciamo le doverose introduzioni

Qui lascio la parola direttamente a Camilla.

Ciao  a tutti, sono Camilla ho 27 anni e sono nata in Italia ( Toscana, Firenze )

Io e Andrea ci siamo conosciuti lavorando per Eurocamp dove ho fatto l’Area Assistant Manager per la stagione 2022 al Campeggio di Figline ( Toscana ). Avevo il ruolo di spostarmi per vari campeggi di tutta Italia e Corsica per questo ho avuto l’occasione di conoscere Andrea al Fabulous Camping di Roma. 

Ho sempre amato viaggiare fin da piccola, ho preso il mio primo areo da sola all’età di 10 anni per andare in Germania dai miei zii e poi a 14 anni per andare a Londra a conoscere una ragazza Italo/inglese. 

Non so dire come sia nata questa passione dato che nessuno in famiglia ha viaggiato, a parte mia nonna che all’età di 18 anni è andata a vivere in Svizzera per un certo periodo della sua vita. Ho sempre avuto questa fiamma dentro e una forte curiosità nel scoprire luoghi, culture, cucine e persone diverse e internazionali. Ho iniziato a lavorare nel mondo delle vendite all’età di 18 anni e ho passato ben 6 anni da CELINE fino a quando, passato il COVID, ho deciso di dare le dimissioni per esplorare nuove realtà. La modella la facevo per passione ma ho scoperto che era un mondo superficiale che non mi apparteneva davvero e mi stava solo facendo ammalare. 

Finita la stagione da Eurocamp proprio grazie ai discorsi intrapresi con colleghi e con te Andrea, ho deciso di intraprendere un viaggio in solitaria come backpacker per quasi due mesi in Thailandia e da quel viaggio ho capito che quello che amo di più nella vita è viaggiare: per conoscere realtà, culture, tradizioni e cibi locali ma anche persone provenienti da tutto il mondo e prendere inspirazioni da ognuno di loro. 

E ora l’intervista vera e propria. Inutile precisare che tutte le foto che vedete sono di Camilla a Bali o nel suo recente viaggio in Thailandia.



1 – Raccontaci come è nata questa voglia di viaggiare e di fare un cambio così importante come lasciare l’Italia e andare a vivere, e lavorare in Indonesia e in particolare a Bali? ci hai pensato molto o magari è stato tutto piuttosto immediato?

Come ben sai ho fatto un viaggio di quasi 2 mesi in Thailandia e da lì ho davvero capito che amo viaggiare non come turista ma come un vero viaggiatore zaino in spalla alla scoperta di posti, culture, cibi e persone locali. Tornata dalla Thailandia ho provato a cercare lavoro in Italia ma senza successo e senza trovare quello che davvero volevo, per questo ho iniziato a mandare CV in tutto il mondo e ho anche deciso di fare la Working Holiday Visa per l’Australia. Appena mi è stata confermata, Karma Group la Compagnia per la quale lavoro attualmente a Bali, dopo aver ricevuto il mio CV mi ha chiamata e mi ha offerto il lavoro come Sale Consultant pagandomi il volo e la stanza di una Guesthouse per 1 mese. Non ho avuto dubbi appena è arrivata quest’offerta di lavoro non vedevo l’ora di partire per questa nuova avventura! Negli anni ho imparato ad ascoltare me stessa e il mio istinto… sentivo quella fiammella dentro il mio cuore riaccendersi già solo al pensiero d’ intraprendere questo viaggio! 

2 – In questo momento non stai solo viaggiando, stai anche lavorando. Al di là del minor tempo libero, cosa ovvia, ti sembra che sia più interessante o solo più stressante lavorare in un paese straniero? tu poi sei in un luogo, Bali, che è la meta turistica/paradisiaca per eccellenza, il luogo dove tantissimi occidentali, e non solo, sognano di passare le proprie vacanze.

Devo essere sincera con te, in questo momento non sto viaggiando… sto soprattutto lavorando 5 giorni su 7 dalla mattina alle 9.30 fino alle 16.00 pertanto ho poco tempo per esplorare Bali e le sue gemme preziose, però posso dire che la cosa più bella di vivere qui lavorando è quella di scoprire la vera Bali, provare e conoscere la cucina balinese, imparare la lingua e, cosa di cui sono molto orgogliosa, guidare il motorino… perché non l’ho mai guidato nemmeno in Italia e sono felice di aver superato questa paura!! Non so se seguite alcune pagine di Instagram dove parlano della vera Bali, io amo questo Paese, ma ha anche tanti difetti. Bali soffre di un traffico asfissiante che rende l’aria molto inquinata per le strade soprattutto di Canggu, Seminyak e Ubud. 

Lavorare e vivere in un Paese straniero non è una passeggiata ha i suoi pro e i suoi contro: io vivo in una stanza di una guesthouse non in una villa come tante persone che invece si sono create il loro business e quindi sono messe molto bene economicamente. Non mi posso lamentare ne dello stipendio ne del tempo libero a disposizione ma se voglio esplorare Bali devo fare dei sacrifici. Ad oggi posso definire questa scelta di vita molto più interessante che stressante… stressante era la mia vita in Italia, qui ho completamente cambiato atteggiamento e modo di pensare. Adesso prendo la vita con più filosofia, leggerezza e sono cresciuta molto, personalmente e spiritualmente. 

3 – Mi piace sempre anche concentrarmi sul lato pratico. Come ti sei trovata ad organizzarti la vita in Indonesia? tanti documenti, file, burocrazia?

A parte comprare un biglietto ( soldi che poi una volta qui e iniziato il lavoro mi hanno rimborsato ) e firmare un contratto dall’ Italia, poi l’unica cosa che ho dovuto fare è stata il vaccino COVID (booster ) dato che a Bali è obbligatorio. Per quanto riguarda il visto e tutta la parte burocratica posso dire di essere stata fortunata perché ci ha pensato la Compagnia. Se volete avere maggiori informazioni sul visto a Bali posso dirvi che non sono un esperta ma per avere una KITAS ( visto di un anno ) ci sono delle condizioni stringenti e costa molto. 

4 – Sempre continuando su questa linea, com’è la vita a Bali? i prezzi sono alti? e il cambio di abitudini, cibo, tradizioni è gestibile o nei primi tempi sei rimasta un po’ scioccata? c’è stato insomma un po’ di quel famoso shock culturale che mi ricordo molto bene di aver provato la mia prima notte a Bangkok?

La vita a Bali per me è paradisiaca sotto tanti aspetti soprattuto clima, persone, ritmo della vita e per via del mare. Io amo passare le mie giornate sulla spiaggia. 

Praticamente nei miei giorni liberi mi sento sempre in vacanza. I prezzi sono eccezionali 16.000,00 Rupie equivalgono ad 1€ e con questa cifra puoi mangiare nei Warung: luoghi dove puoi consumare cibi balinesi, con 2/3€ puoi anche ordinare Grab o Gojeck ovvero come un Uber però scooter che ti trasporta da un luogo a un altro ( come se fosse un taxi ). Gojeck e Grab le puoi utilizzare per ordinare un taxi scooter, un taxi macchina oppure cibo e farmaci. 

Lo shock culturale è stato per il mio stomaco. All’inizio purtroppo sono finita due volte all’ ospedale. Una volta shock anafilattico per la mia allergia alle noccioline e la seconda volta intossicazione alimentare causata dalla mancanza d’igiene. Però nonostante tutto posso dire che i servizi ospedalieri sono rapidi e efficienti. 

Per fortuna comunque Bali offre anche ristoranti internazionali quindi quelli che non sono amanti della cucina locale possono stare tranquilli. 

5 – Se non erro ormai sono sei mesi che ti trovi nel Sud Est asiatico, te la senti di dare qualche consiglio, qualche dritta, ad una persona che volesse fare la stessa cosa?

Sono arrivata a Bali il 7 Febbraio 2023. Ormai sono 6 mesi che vivo qui. Pensare che quando sono arrivata non conoscevo nessuno mentre adesso ho trovato la mia famiglia balinese e tanti amici. Il mio consiglio è quello di non aver paura ad andare al mare, in un ristorante o in un centro yoga da solo/a questo è il modo migliore per fare nuove conoscenze e conoscere il posto. Se siete dei digital nomads e volete venire a vivere a Bali vi consiglio:

  1. Fate il vaccino per il tifo e l’epatite. Non sono obbligatori ma il nostro stomaco e il nostro fisico non sono abituati a queste temperature ne tanto meno a questo tipo di cibo. Purtroppo l’igiene lascia a desiderare pertanto all inizio potrebbe succedere di avere problemi di stomaco o di salute in generale. 
  2. Consiglio di prendere tante vitamine e fermenti lattici da integrare tutti i giorni
  3. Informatevi per il tipo di VISA 
  4. Comprate una SIM card ( Telkomsel ) per avere Internet GIGA sufficienti e un numero indonesiano. 
  5. Se volete stare per un lungo periodo e siete da soli, potete optare per ostelli con stanze condivise se volete socializzare, mentre se preferite avere uno spazio tutto vostro vi consiglio di guardare Facebook e cercare guesthouse e prendervi una stanza tutta per voi ( vanno dai 180€ ai 250€ al mese ) 

6 – Parliamo un po’ di social media. Instagram e Tik Tok vanno alla grandissima tra i viaggiatori e davvero sembra che se un viaggio non viene condiviso sui social una persona non abbia veramente viaggiato. Io personalmente sono sempre un po’ incerto nel condannare o assolvere completamente. Si stava meglio quando si stava peggio, non è la mia filosofia. Tu sei più giovane e hai quasi sempre vissuto con i social media quindi cosa ne pensi? qual’è il tuo rapporto con questi social?

Il mio rapporto con i social media al momento è come se fosse il mio diario dove pubblico i miei momenti più belli importanti così che un domani quando lo riguarderò potrò viaggiare con la mente e ricordarmi esattamente quel momento e le emozioni provate in quel viaggio. 

Detto onestamente vorrei diventare più brava con i social e creare un blog, dato che amo scrivere, dove racconto dei miei viaggi per dare ispirazione agli altri e perché no anche monetizzare vendendo pacchetti viaggio da sponsorizzare usando i social dato che il mio sogno sarebbe quello di diventare coordinatrice di viaggi nel Mondo. 

Intervista a Camilla, questa foto, come tutte le altre di questo post provengono direttamente dall'interessata
Intervista a Camilla, questa foto, come tutte le altre di questo post provengono direttamente dall’interessata

7 – Cosa ne pensi del viaggiare da soli? a molte persone riesce difficile concepire l’idea di viaggiare da soli, o anche solo mangiare al ristorante da soli. Tu mi sembri una persona molto socievole e non credo che abbia mai fatto fatica a stringere amicizia, ma al di là di questa cosa, quali sono le tue conclusioni? quali i pro e quali i contro?

Io amo viaggiare da sola. Soprattuto perché fondamentalmente ci sono molte più possibilità di conoscere tante persone e vivere esperienze uniche. La mia filosofia di vita è “go with the flow” ovvero vivi il momento senza pianificare tutto, fai quello che ti va nel qui e ora seguendo il ritmo dell Universo. Per poter viaggiare da solo devi essere coraggioso senza dubbio e amare l’avventura e il rischio: i pro sono che puoi andare ovunque nel mondo e scoprire nuove culture e posti meravigliosi, fare nuove amicizie che saranno la tua “famiglia” per quel periodo mentre i contro sono ovviamente anche tanti… Ad un certo punto del tuo percorso inizi a sentire la mancanza della famiglia e amici, soprattutto nei momenti più difficili. Sì, può far paura stare da soli con se stessi perché si è costretti ad ascoltarsi e ad affrontare le proprie paure. La parte migliore arriva quando hai imparato ad analizzare te stesso così a fondo che se anche vuoi andare in spiaggia o al ristorante e non c è nessuno che vuole/può venire con te, tu ci vai da solo perché sai che quella cosa ti fa stare davvero bene e non aspetti nessuno per realizzarla. Morale della favola viaggiare da solo ti farà crescere sicuramente quindi anche se sarà difficile lo raccomando a tutti. 

8 – Inutile nasconderlo, viaggiare da soli o trovarsi a lavorare dall’altro capo del mondo senza l’appoggio della famiglia e degli amici può essere complicato, specie per una donna. Io sono un barbuto grande e grosso e prima di infastidirmi la gente ci pensa due volte. Tu hai avuto qualche episodio spiacevole?

Viaggiare da soli è bellissimo ma può anche essere pericoloso e difficile però il Sud-est Asiatico è molto sicuro e tranquillo pertanto sia in Thailandia che in Indonesia vi posso dire anche le donne che vogliono viaggiare da sole possono vivere questa esperienza senza problemi. 

Il fatto di sentirsi al sicuro in questi Paesi è dovuto dalla popolazione molto religiosa pertanto nessuno deruba o cerca di farti del male, anzi mi sono innamorata sia della Thailandia che di Bali perché i locali sono sempre sorridenti, accoglienti e pronti ad aiutarti. Non hai idea di quante volte mi sono dimenticata le chiavi nello scooter e una volta tornata lo scooter era ancora lì. 

Prima di visitare un continente da soli vi consiglio comunque di fare delle ricerche online, comprare la guida del Continente e parlare con persone che ci sono già state o ci vivono; così partirete preparati.

9 – Parliamo adesso di cose belle, che cosa ti ha colpito di più di tutta questa esperienza? c’è qualcosa che magari ti ha sorpreso in senso positivo?

Dopo quasi sei mesi a Bali, praticamente dall’altra parte del mondo, sono colpita da quante persone stiano facendo un’ esperienza simile alla mia, persone di qualsiasi nazione ed età ancora alla ricerca di se stessi, del loro posto nel mondo e del lavoro dei loro sogni (alcuni ancora non lo sanno nemmeno quale possa essere il loro sogno).

Camilla in Thailandia 1

Sicuramente sono impressionata dai legami che si creano con queste persone che una volta incontrate sono pronte ad aiutarti anche se prima eri un completo sconosciuto e quindi diventano un po’ la tua famiglia all estero. 

Vivere qui mi ha aperto gli occhi e regalato emozioni uniche, soprattuto ho capito che si può davvero essere felici con poco.

10 – Viaggiare mi ha fatto fare mille esperienze, superare paure e mi ha dato molta umiltà perché ti rendi conto che il mondo è grande e continua a girare anche senza di te. Tu che cosa hai imparato, degli altri o di te stessa, grazie questi viaggi e a questo cambio di vita?

Viaggiare può cambiare te e il tuo modo di vedere le cose e la vita. Mi ha cambiata personalmente in meglio e ha riempito il mio cuore di esperienze ed emozioni uniche. Quello che ho imparato a Bali è la meditazione e la gratitudine: Mama Bali (come la chiamiamo noi) ti insegna a crescere, a cascare, a farti male per poi rialzarti più forte e più consapevole. Io ho imparato ad amare me stessa e gli altri in modo incondizionato, a rispettare le culture e tradizioni locali e farmi amici gli abitanti del posto, imparando la loro lingua step by step e apprezzando il loro cibo. Sono grata per tutte le esperienze vissute fino ad ora e le anime bellissime incontrate dall’inizio di questo viaggio. 

Quindi davvero nel profondo che cosa ho imparato? A vivere al meglio una vita danzando sotto la pioggia invece di lamentarmi perché piove, apprezzando le piccole cose che questo splendido Paese offre come un sorriso e un aiuto spontaneo. Mi sono innamorata della vita e auguro a tutti di vivere un esperienza cosi! 

11 – Chiudiamo con una nota classica, 3 posti magici che consigli a tutti di vedere e perché.

Io a Bali non ho viaggiato molto come fanno i turisti. Io ho vissuto il lato autentico di Bali e con i locali. I posti che mi sono rimasti nel cuore sono: 

Ubud: 

Non solo per le terrazze di riso e la Monkey Forest ma soprattuto per il lato spirituale che questa parte di Bali offre. Yoga e Celebrazioni Induiste come la Water & Fire Ceremony, Full and New moon Ceremony: tutte cerimonie dove celebriamo la natura, la vita e la loro incredibile connessione.

Balangan Beach:

Dove puoi fare surf ma anche rilassarti su una distesa di sabbia chiara e abbronzarti, ma soprattuto ammirare un tramonto spettacolare e unico dalla scogliera.

Gili air:

Purtroppo non sono stata alle Gili islands… ma consiglio a tutti di andarci perché sarà anche la mia prossima meta


Signore e signori l’intervista a Camilla purtroppo termina qui. Spero di reincontrarla presto, che sia in Italia, in Indonesia o da qualche altra parte nel mondo perché è una viaggiatrice che, come avrete intuito dalla lettura, trasmette energie positivie ed evita quei soliti lamenti che siamo soliti sorbirci quanto stiamo dalle nostre parti. Insomma, ci vorrebbero molte più Camille.

Se volete proseguire nella lettura vi lascio qualche altra intervista e qualche altro spunto di viaggio:

Ilaria tra viaggio e lavoro in Asia e Oceania

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