Singapore cosa vedere. Lo Sling e i Nuovi Angeli
In questo post parlerò di Singapore cosa vedere e, visto che ci sono, anche cosa fare. Prima però di buttarci nel piatto ricco (in tutti i sensi), vi devo dire che non riesco a togliermi dalla testa i Nuovi Angeli e la loro “Singapore”.
Il testo della canzone dei Nuovi Angeli, letto nel 2019, dopo il #metoo e dopo una certa dose di politicamente corretto (se si escludono i post della “bestia”, la macchina macina consensi della Lega), suona un tantino male.
A di là del Beri Beri e delle pere (presumibilmente non i frutti), citare il fiume Giallo a proposito di Singapore è un errore geografico che faccio fatica a perdonare.
Facciamo sul serio?
A parte gli scherzi. Singapore è uno Stato e una città ma non è una citta – stato come ci possiamo immaginare noi. Perché Singapore è diversa: piccolo stato, grande città, prezzi da costosa metropoli occidentale, clima da paese tropicale, pioggia come in Inghilterra e poi orgoglio, ordine, applicazione e pulizia.
Sembra in effetti di essere lontani anni luce da quell’Asia che ci siamo immaginati leggendo i romanzi di Conrad o percorrendo il Banana – pancake trail amato dai backpackers. Giungla e animali esotici, lanterne rosse, cani randagi, carrettini che vendono cibo, prezzi stracciati e ostelli pulciosi sono nell’immaginario collettivo legati al sud est asiatico più “rustico”. A Singapore però non c’è nulla di tutto questo eppure Singapore è IL sud est asiatico che più sud est di così non si può.
Singapore cosa vedere? Un cinese, un indiano e un malese vanno su un’isola…
La sua popolazione è composta da cinesi, indiani e malesi, a cui si devono chiaramente aggiungere i molti europei che risiedono qui per lavoro. Il mix è simile a quello della vicina Malesia, anche se la componente cinese è nettamente predominante e molto visibile.
Questa varietà etnica fa si si che:
– siano ben quattro le lingue ufficiali: il malese, l’indiano, l’inglese e il Tamil
– la politica sia necessariamente indirizzata verso l’integrazione (in maniera anche piuttosto decisa e poco libera). Insomma, tutti insieme a spingere in avanti Singapore (lo so, suona maluccio ma è il motto della città… Onward Singapore).
Finora il gioco è riuscito piuttosto bene anche se ad essere onesti si percepiscono evidenti differenze.
Non tutti hanno le stesse carte in mano?
Gli indiani, tranne qualche eccezione, si trovano spesso a fare i lavori di manutenzione stradale e di pulizia, i cinesi hanno in mano le attività commerciali e ai pochi malesi toccano le briciole. Certo, forse ho tagliato un po’ con l’accetta la complicata mescolanza di S’pore ma non sono andato troppo lontano.
Un pizzico di storia
Singapore nasce e prospera sotto la guida di Lee Kuan Yew, il padre della patria, primo ministro dal momento dell’indipendenza nel 1963 fino al 1990. Oggi il primo ministro è… il figlio più giovane di Lee Kuan Yew, Lee Hsien Loong. Quando si dice che la mela non cade mai troppo lontano dall’albero.
Si, forse democrazia è ancora una parola forte a Singapore eppure il miracolo economico di un piccolo e paludoso stato senza alcuna risorsa naturale è, a guardarlo in prospettiva storica, a dir poco incredibile. Nella città stato è ancora diffuso un senso di giustizia alquanto draconiano che punisce alcuni crimini con la frusta e l’impiccagione (si può essere impiccati per aver importato nel paese 30 gr di morfina ad esempio).
Non ho onestamente capito se esista ancora il divieto d’importazione di chewingum, il divieto di consumare alcolici in strada e il divieto di stendere i vestiti alle finestre. Ci sono invece multe salate per chi attraversa fuori dalle strisce, non tira l’acqua del water (sacrosanto direi), sputa, getta rifiuti in strada e attraversa un sottopasso in bici senza scendere dalla stessa (vedi foto sopra).
Smettila di scherzare e dicci qualcosa su Singapore cosa vedere
Insomma, non voglio darvi un’impressione sbagliata. Magari ci possiamo ridere un po’ sopra e forse a qualche amante della filosofia “legge e ordine”, questi provvedimenti potrebbero anche piacere. Il punto però è un altro. Da turisti, che cosa si percepisce a S’pore?
Per chi sa l’inglese Singapore è come trovarsi a casa, una bella casa. E poi le infrastrutture funzionano, gli autobus sono in orario, la metropolitana arriva da tutte le parti, ci sono un paio di musei molto belli, il luccicante Marina Bay e, a chi piace il genere, Sentosa. Insomma vuoi mettere l’impiccagione ma con gli autobus in orario? A Roma credo che ci starebbero alla grande.
Potrei continuare l’elenco ma insomma, avete capito. Là a Singapore troverete abbastanza cose da vedere e fare per quattro 4/5 giorni. Se volete. O se siete pigri, anche di più.
Il prezzo da pagare però, e sto parlando in senso letterale, è piuttosto alto. Specie se confrontato con la vicina Malesia dove tutto costa la metà e forse qualcosa meno.
Singapore cosa vedere: cultura, storia e arte
Singapore insomma è bella e modernissima ma si fa pagare e ultimamente sta anche cercando di togliersi di dosso l’immagine di metropoli tutta affari e lavoro dove l’arte e la cultura hanno pochissimo spazio. In questo senso il nuovo SAM (Singapore Art Museum) e le gallerie d’arte sparse per tutta la città, così come le sculture commissionate ad artisti famosi e piazzate in vari punti “turisticamente” strategici, contribuiscono a far sembrare Singapore un po’ più vivace di quanto non fosse qualche anno fa, ma la strada da fare su questo terreno è ancora molta.
Fly me to Singapore
Singapore Airlines vola diretta da Milano al luccicante, efficiente ed impeccabile Changi Airport e si parte da 600 euro a/r.
Tutte le altre compagnie che partono dall’Italia fanno scalo, quindi avete un certo margine di scelta (il mio consiglio rimane sempre quello di rallentare il viaggio magari con due o tre notti di stopover in qualche città del golfo). La Qatar airways, una tra le migliori compagnie al mondo, offre biglietti a partire da 550 euro, se prenotate con un po’ di anticipo. La Emirates, con scalo a Dubai, rimane tra i 550 e i 600 (a/r) e invece le compagnie europee (British Airways, Air France, KLM, Turkish e Alitalia) offrono prezzi intorno ai 700 euro.
Potrebbe essere interessante anche atterrare a Kuala Lumpur e muoversi via terra (autobus e treni sono molto economici) verso Singapore e in questo caso fare un controllo sulle offerte di Etihad Airlines (scalo ad Abu Dhabi) e la sempre valida Emirates.
Cosa vedere, dire, fare e baciare a Singapore
Come già accennato esiste una sorta di “centro storico”, chiamato Civic District, che comprende alcuni edifici della prima e seconda metà dell’800. A sud di questo quartiere si estende la “reclaimd land” (letteralmente terra reclamata, cioè strappata al mare negli ultimi 40 anni) su cui sorge il mastodontico complesso del Marina Bay/Gardens on the bay e accanto l’Esplanade Teathers on the Bay.
Il centro cittadino è già di per se pieno di centri commerciali ma se non vi basta c’è Orchard Road. Una vera orgia consumistica dove si può passare dai prodotti a buon mercato alle firme d’alta moda, dalle boutique firmate ai chioschi di noodles.
Nel Civic District si distinguono anche il notevole Museo Nazionale (specie la galleria storica), il SAM (perennemente in allestimento ma vale la pena) e la piccola collina che ospita Fort Canning Hill (base del non perfetto sistema di difesa britannico nella seconda guerra mondiale).
Da non perdere anche la caotica Little India e i grandi magazzini Mustafa. Nel caso abbiate dei pargoli nella vostra comitiva di viaggio non sarebbe una cattiva idea fare un salto a Sentosa Island, magari per un’intera giornata. I parchi Disney e l’acquario mi lasciano piuttosto indifferente ma sono certo che a molti piaceranno. Occhio ai prezzi però!
Infine meritano una visita i botanical gardens (Orchard Road nella parte alta) e la Bukit Timah nature reserve (nella parte nord dell’isola ma ben collegate dai mezzi pubblici).
Nel caso siate amanti di quei luoghi bui e rumorosi chiamati discoteche allora lo Zouk potrebbe fare al caso vostro, così come la St. James power station. In ogni caso, nonostante i prezzi alti, le notti si Singapore sono sempre movimentate, specie lungo il Boat Quays e il Clarke Quays.
Singapore cosa vedere, certo ma se volessi anche dormire?
Per chi vuole risparmiare le opzioni si restringono a ostello e camerata (25/30 dollari di Singapore cioè 20 euro) o null’altro. Se andate in un albergo le tariffe si impennano e difficilmente, anche nel più decrepito e fuori mano, troverete una stanza a meno di 60 euro.
Diverso il discorso se vi affidate alle grandi catene con alberghi nella downtown o sulla baia. In questo caso infatti il prezzo sale a 150/200 euro per camera in bassa stagione ma il servizio è impeccabile, l’atmosfera non manca e la vista può essere mozzafiato. Considerate la possibilità di ottenere sconti anche sostanziosi prenotando in anticipo e ovviamente il cospicuo aumento di prezzo se capite durante i periodi festivi.
Dove e cosa mangiare
Singapore cosa vedere è un tema densissimo ma non dovremmo dimenticarci della cucina di Singapore. Qui si può trovare di tutto e di ottima qualità, dal cibo di strada cinese, a quello indiano, alla cucina francese e italiana di alta scuola. A decidere sarete solo voi e il vostro portafoglio.
Ristoranti di buon livello possono venire a costare 50/60 euro a pranzo e un po’ più a cena, senza contare le bevande. Se volete affidarvi ai locali Kopitiam o alle bancarelle che vendono cibo in piccoli mercati lungo la strada, allora i prezzi si fanno più contenuti, diciamo 5/10 euro per pranzo/cena.
La mia scelta ricade senza dubbio su questa seconda possibilità, se non altro per poter mangiare vero cibo locale evitando quelle porcherie fusion servite come se fossero capolavori di design su piatti enormi e quadrati ma con porzioni così piccole che ci vuole la lente d’ingrandimento per trovarle.
Se siete dei duri potete assaggiare il porridge di cosce di rana nel “quartiere a luci rosse” di Singapore, Geylang street. Altre specialità che meritano la prova : durian, xiao long bao, hor fun, sambal stingray, mee hoon, fried khuey theow, fried rice (tutti i tipi).
E questo è tutto per il post Singapore cosa vedere. Se il sud-est asiatico vi affascina che ne dite di fare un salto al Parco Nazionale di Khao Yai?
Adesso, che ne dite di andare a Georgetown, in Malesia? o alle terme di Budapest?
Magari scoprire cosa vedere a Bangkok oppure cosa vedere a Chiang Mai, nel nord della Thailandia.