Batumi cosa vedere. Siamo in Georgia, Caucaso e se c’è una lista di località turistiche conosciute in Georgia, Batumi sta al primo o al secondo posto. Certo, c’è la capitale Tbilisi, ma subito dopo troverete Batumi, con i suoi eccentrici edifici, il lungomare “riminese” e i festival.
Potrebbe non piacere, eppure Batumi, opinione personale, ha un suo carattere. Che può apparire a tratti un po’ trash, facile e poco profondo ma prima di giudicare dovete darle il tempo di presentarsi. Perché emettere giudizi saccenti come un piccolo intellettuale europeo e colonialista è troppo semplice. Non fate l’errore iniziale che ho fatto io e seguitemi in questo viaggio.
Batumi Georgia. E, forse, ho detto tutto
Batumi è una città facile per il turista, ma non per questo ovvia. Per chi conosce Rimini o Riccione potrebbe sapere un po’ di déjà vu. Se però si scava nelle alterne vicende storiche, si scopre che oltre agli edifici a testa in giù e al lungomare pieno di ragazzotte poco vestite, Batumi ha un passato complesso, legato al petrolio e al lungo confronto strategico fra Turchia e Russia.
Di motivi per visitarla (oltre alle ragazzotte poco vestite s’intende) se ne possono trovare più di uno. Io ne ho trovati quattro.
Batumi cosa vedere
1 – Il centro storico e l’architettura del presente
Batumi ha senza dubbio una dimensione turistica e caciarona, un po’ bordellara (e vi lascio nel dubbio sul significato preciso del termine perché ci sono buoni motivi) e vitale che vi colpirà appena arrivati. Rispetto al grigiore delle aree residenziali sovietiche della periferia di Tbilisi (e un po’ anche del centro), a Batumi sembra che il diavoletto della creatività sia stato lasciato libero. Forse anche troppo libero.
Ci sono gli esempi eclettici rappresentati da Europe Square e dalla Square of roses, ci sono McDonald avveniristici fatti ad astronave, Colossei in piccolo, case rovesciate, torri e grattacieli, un edificio alto 30 metri con tutte le lettere dell’alfabeto georgiano e due statue in metallo che che si baciano.
A tratti, sembra giusto confessarlo, una banana boat luccicante potrebbe sembrare un consono simbolo per una città che sembra volersi lasciarte il passato alle spalle, costi quello che costi.
L’architettura della città è quindi varia, multiforme e a tratti un po’ kitsch (vedi questo). La parte storica ha il suo fulcro in Europe Square (ennesima testimonianza della vicinanza georgiana alla peraltro claudicante costruzione europea) ed è fatta principalmente di edifici restaurati risalenti al XIX secolo. Il porto e il terminal petrolifero occupano purtroppo ancora una vasta area a ridosso del centro storico che, soldi, lungimiranza e stabilità politica permettendo, verrà spostata in un luogo più consono in un futuro più o meno prossimo.
2 – Il lungomare e il Mare Nero
Il lungomare è invece incorso, suo malgrado, in un recente ampliamento e ammodernamento che lo ha trasformato in una specie di enorme luna park a cielo aperto. L‘ondata modernista (non intesa nel senso strettamente architettonico del termine) ha portato diverse costruzioni “particolari” e un po’ fuori luogo ma anche il più singolare McDonald che abbia mai visto. Qui sotto potete vedere un paio di esempi di quest’eterogenea sommatoria di stili.
…e i festival
L’architettura non è però il solo aspetto interessante della città. L’essere un popolare luogo di vacanza per la classe media georgiana, russa e anche quella turca, ha fatto si che la città organizzasse una serie di eventi musicali e cinematografici di rilievo come il Black Sea jazz festival e il Batumi International Art House Film Festival.
Piccola nota a margine per la funivia che parte dal lungomare e vi porterà vino ad un punto panoramico sulle colline alle spalle della città. Il prezzo è di circa 10 euro e posso dire che saranno dieci euro ben spesi.
3 – Batumi, i giardini botanici
Il bello di Batumi è che, oltre a centro storico, lungomare e bagordi notturni, ci sono altri luoghi interessanti nei dintorni.
Per gli amanti della natura i giardini botanici (il link è in georgiano, lo so, ma un po’ di sforzo volete farlo o no?) occupano la collina di Mtsvane Kontskhi, gentilmente digradante verso il mar Nero (una decina di chilometri dal centro). Tutta quest’area gode di un clima straordinariamente mite, di tipo subtropicale, che ha permesso in primis la creazione dei giardini e poi il successivo allargamento (i giardini vennero inizialmente aperti nel 1912 dal botanico russo Andrey Nikolayevich Krasnov).
Per attraversare le 9 aree del parco (mediterranea, asiatica, neozelandese, australiana, hymalaiana, messicana, sudamericana e tropicale) potete scegliere vari percorsi che vi terrano impegnati dalle 2 ore fino ad una mezza giornata. Nella zona nord dei giardini si può anche trovare una lunga spiaggia di ciottoli in cui fare il bagno e da cui godere una bella vista della Batumi moderna.
4 – La fortezza di Gonio
Dalla parte opposta della città, a 4 chilometri dal confine con la Turchia, si può invece visitare la fortezza di Gonio-Apsaros. Le rovine risalgono al periodo del dominio romano, con una prima citazione della fortezza nella “Storia Naturale” di Plinio il vecchio.
Le alterne vicende storiche hanno poi portato il territorio sotto il controllo dei bizantini, degli ottomani e infine dell’impero russo. Al centro della fortezza si trova un piccolo museo che raccoglie interessanti reperti (e alcune ricostruzioni) ritrovati nella zona.
Entrambi i luoghi possono essere raggiunti con mezzi pubblici (marhsrutka n°15 da Zeda Gele street o autobus 31/40 per i giardini, marshrutka diretta a Sarpi, in Turchia, per Gonio)
Batumi cosa vedere. Un po’ di geografia e storia
La posizione della città è fortunata in quanto vicina al confine con la Turchia e la vicinanza con un confine porta spesso un abbondare di traffici più o meno legali (a questo proposito ho notato che il commercio tra Armenia e Turchia, pur a confine chiuso, non è inesistente. I camion turchi infatti usano il valico di Batumi per entrare in Georgia e poi dalla Georgia entrano in Armenia, un giro tortuoso e un po’ complicato che però evidenzia come gli affari procedano comunque più veloci della politica).
Fortunata anche perché nel 1883 iniziò la costruzione della ferrovia Baku-Tbilisi-Batumi e venne successivamente completato l‘oleodotto Baku-Batumi. La città georgiana divenne così il più importante porto per l’esportazione del petrolio che l’impero Russo avesse sul Mar Nero. Insieme all’oleodotto venne poi costruita una raffineria, gestita dalla Compagnia del petrolio del Mar Caspio e Mar Nero, il cui proprietario era il barone Rotschild. Potrei parlare del Bilderberg e la terra piatta ma rimandiamo.
Rischi della modernità
Insomma, Batumi sembra avere tutte le caratteristiche della classica città vacanziera di mare. Spiagge, eventi musicali e cinematografici, qualche grattacielo, tutti i tipi di sistemazioni (non ne abbiamo parlato ma la scelta è molta, dalle guesthouse familiari al grattacielo dell’Hilton) e poi banana boat, casinò, McDonalds spaziali ecc…
Il rischio che la città sta correndo è però quello di perdere la sua identità, di smarrire per strada quella storia industriale, borghese e un po’ raffinata (Belle Époque direbbe qualcuno) che l’ha portata dove è adesso. La spinta verso un’architettura (e di riflesso una città) che stupisce il turista non si coniuga per ora con una rinnovata offerta culturale e i musei risentono ancora oggi di una impostazione un po’ troppo anni ’70.
Batumi cosa vedere, proviamo a concludere
Forse sto chiedendo troppo, non vorrei farvi pensare che Batumi non mi sia piaciuta, tutt’altro. Dobbiamo poi anche ricordare che la Georgia esce da un periodo oscuro, in tutti sensi dato che spesso mancava la luce, e solo da qualche anno ha ritrovato la stabilità e intrapreso un cammino che sembra portarla sempre più verso la nostra bistrattata Unione Europea. La vicinanza della Russia e le sue ormai chiare mire sugli Stati che facevano parte dell?unione Sovietica lascia un grosso punto interrogativo sul futuro del paese ma, visti i progressi, non si può che essere speranzosi
Per adesso però godiamoci le spiagge e la danza di Ali e Nino, perché il futuro è ancora tutto da scrivere.
Esimi lettori il post su Batumi cosa vedere sembra davvero essere finito. Mi complimento con voi per essere arrivati alla fine e adesso vi dò qualche altro suggerimento di lettura. Se volete proseguire il viaggio in Georgia potete cliccare qui dove parlo di cosa vedere a Tbilisi. Oppure fare un altro tipo di viaggio in Georgia e andare a Kutaisi e nello Svaneti.
Se invece vi sentite di mollare tutto e partire perché non leggere qualcosa su:
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