Cosa vedere in Giordania? Partiamo da un dato di fatto, tutti dovrebbero fare un viaggio in Giordania. E una volta in Giordania dovrebbero ovviamente andare a Petra, dove non si può prescindere dal citare “Indiana Jones e l’ultima crociata“. Le scene finali del film sono state infatti girate proprio in Giordania, precisamente a Petra (nel film i nostri eroi partivano dalla città di Alessandretta per arrivare alla gola della luna crescente, cioè il tesoro di Petra).
Quella che una volta era considerata la “città perduta” della Giordania conserva ancora oggi, nonostante le mandrie di visitatori, un fascino difficilmente descrivibile a parole.
Nel 2018 il sito ha avuto un boom di turisti, passando dai 750.000 del 2017 a circa 850.00. Purtroppo, è inutile nasconderci, noi turisti non portiamo solo soldi e lavoro, ma creiamo anche un sacco di problemi.
Perché un viaggio in Giordania? e la Giordania è pericolosa?
Personalmente ho visitato pochi Stati capaci di offrire una tale quantità e qualità di siti storici e naturalistici mozzafiato, specie se sparsi su un territorio realtivamente piccolo (meno di un terzo dell’Italia, circa 10 milioni di abitanti di cui 4-5 ad Amman, la capitale).
Turisticamente parlando la Giordania è quindi un gioiello, in una posizione exxtremamente complicata, ne parleremo dopo, ma pur sempre un gioiello. INoltre il collegamento con lo stato mediorientale è garantito oltre che dalla solita pletora di grandi compagnie (tra cui la ottima Royal Jordanian, (che non ha prezzi non eccessivi) anche dalla low cost Ryan Air, che non solo collega la capitale Amman ma anche la località turistica sul Mar Rosso Aqaba.
Quindi è facile da raggiungere ma la Giordania è pericolosa? risposta veloce no. Geopoliticamente parlando la situazione della Giordania è estremamente complicata e ne parleremo più avanti, anche se questo aspetto difficilmente influisce sulla vita giornaliera di un viaggiatore.
La maggior parte dei turisti che viaggiano nella regione fanno parte di gruppi organizzati che vengono portati di qua e di là con un certo grado di lusso. In questo caso potrete di sorprese, a parte qualche conto un po’ salato, non dovrebbe capitare. Se viaggiate da soli e con mezzi di trasporto pubblici gli spostamenti potrebbero essere più difficili da organizzare, anche perché alcune destinazioni, esclusivamente turistiche, non sono coperte dai normali servizi di trasporto.
L’unica vera questione che si pone è per le viaggiatrici donne, in particolar modo se sole o non accompagnate da un uomo. Il livello di attenzioni che possono ricevere può andare da fastidioso a preoccuppante finno ad arrivare a pericoloso, in un lasso di tempo piuttosto breve. Tentelo bene a mente.
Cosa vedere in Giordania, il mio elenco personale di luoghi da vedere
Se dovessi fare una scelta delle bellezze del paese l’elenco, in rigoroso disordine, sarebbe questo:
- Penso al fascino misterioso del Mar Morto fuori dai resort turistici.
- Penso alla città romana di Jerash.
- Amman e le sue rovine
Non è finita, vi metto un po’ di foto per capire di cosa stiamo parlando e no farvi addormentare.
Proseguiamo con cosa vedere in Giordania
- I mosaici di Madaba. Bellissimi, con colori e immagini stupende. E non mi riferisco solo alla famosa mappa, che vedete in foto sotto, ma anche a tutti gli altri mosaici che si possono vedere in vari posti della città.
- il Wadi rum, un deserto affascinante e leggendario. Beduini, notti sotto le stelle, archi di pietra… Se non avete prenotato prima occhio al mercato delle vacche che troverete all’ingresso del parco. Non sarò facile non essere fregati, per cui fate bene i conti.
- Aqaba con la sua rilassata vista sul Mar Rosso, molti turisti, il confine con l’Arabia Saudita (fino a poco tempo fa invalicabile). Troverete anche un po’ di vita notturna, alcool, strip club e buoni ristoranti. Diciamo una Sharm in piccolo.
“Piccola” aggiunta alla lista
Non ci sono andato personalmente per cui non saprei bene cosa dirvi ma molti consigliano anche la fortezza crociata di Karak. Non è l’unico castello crociato, noi ad esempio abbiamo visto quello di Shobak.
Ovviamente, giudto per rovinarvi la festa, sapete che tutte le liste sono un po’ una cazzata. Può essere utile a farsi un’idea ma andate sempre dove vi porta il cuore e non solo dove tutti vanno. Ascoltate altri viaggiatori per strada, ascoltate la gente…
Cosa vedere in Giordania, i problemi, interni ed esterni, del regno hashemita. Parte forse noiosa che se volete potet saltare.
La Giordania ha insomma molte frecce al suo arco e un sicuro fascino per il solo fatto di essere un paese arabo pieno di storia, cultura, tradizioni anche molto differenti dalle nostre. Tutto questo mentre il mondo mediorientale che circonda il piccolo stato giordano sta letteralmente crollando su se stesso. E forse l’idea del crollo, con la sua subitaneità, potrebbe trarre in inganno.
Più che un crollo, quello degli stati confinanti è un lento bruciare la cui prima scintilla può essere fatta risalire tanto indietro quanto si vuole (per comodità fermiamoci alle primavere arabe del 2011 o al massimo alla seconda invasione americana dell’Iraq nel 2003).
Le solite tensioni tra Israele e Libano, l’irrisolta questione palestinese, la guerra civile siriana e Daesh, lo sfaldamento dello stato iracheno e la guerra condotta dall’Arabia Saudita in Yemen sono solo alcune delle problematiche che circondano la Giordania.
In pratica ognuno degli stati confinanti ha un qualche grave problema politico/sociale (quando non una guerra civile in corso) e il fatto che la Giordania sia sopravvissuta a tutto questo mi sembra abbia dell’incredibile. Aggiungete poi la pressione esercitata dai profughi sulle già magre risorse e le possibili derive integraliste, specie nella zona di Ma’an (a proposito, ricordate l’attacco terroristico di Al-Karak? e poi leggetevi questo articolo, spiega un paio di cose).
Insomma, nonostante tutto questo, quasi nessuna autorità al mondo vi dirà che la Giordania è un luogo non sicuro.
Non si può fare un viaggio un viaggio in Giordania senza parlare della Dinastia Hashemita e di Abdullah II
Certo, si dovrebbe dire qualcosa anche sulla monarchia costituzionale giordana. Il re, la consorte e tutta la famiglia reale godono certo di un grande prestigio ma anche di un grande potere, in un sistema che non ha una chiarissima linea di demarcazione tra poteri dello stato. Il re ha un’influenza e un controllo sulla vita politica giordana che pongono il sistema politico, formalemente una monarchia costituzionale, piuttosto lontano dalle classiche monarchie costituzionali.
Finchè il re è una buona persona le cose possono andare bene, il problema verrà quando l’attuale re Abdullah II dovrà abdicare o essere sostituito. Infatti il principe ereditario Hamza, fratellastro del re, è stato messo agli arresti domiciliari dopo aver rilasciato pesanti dichiarazioni contro la famiglia reale e dopo essere stato accusato di essere parte di un complotto per rovesciare l’attuale reggenza.
Cosa vedere in Giordania: Petra, i giordani di una volta erano i Nabatei
Le rotte carovaniere che passavano per il deserto. Le vie della seta che collegavano il mondo occidentale, romano ma non solo, alla Persia, all’India e alla Cina. Questo era Petra. I Nabatei erano bravi intermediari, commercianti che avevano saputo approfittare della loro posizione geografica in un’epoca in cui la parola globalizzazione non era conosciuta ma aveva applicazione concreta.
Tutto in torno a Petra è bellissimo, lo ammetto. Dai sentieri, alle tombe, dal paesaggio alle guide cammellate. In particolare:
- il classicissimo e ultrafotografato sentiero d’ingresso che si apre sul famoso tesoro (in cui non è mai stato trovato nessun tesoro, l’interno è anzi piuttosto spoglio).
- la salita fino ad Al-Deir, una delle tombe più grandi e meglio conservate (data la passeggiata faticosetta ci saranno anche meno turisti)
- la strada delle facciate
- l’anfiteatro
- i resti della chiesa bizantina
- le tombe nella roccia dei re Nabatei.
Tutto questo è da vedere a Petra. Però c’è qualcosa di più, molto di più
Il fascino di Petra
Eppure c’è altro ed è abbastanza raro poterlo dire di un sito archeologico. Un sito archeologico è fatto, in genere, dai resti archeologici e poco altro. La ragione dell’esistenza del sito sono i resti e si va lì proprio per vedere quelli. Invece a Petra la storiella che racconta la LP sui sentieri meno battuti è un cliché che ha la sua dose di verità.
Credo che solo quando starete camminando soli su una parete rocciosa e avrete magari un po’ di tempo per fermarvi ed apprezzare il paesaggio che si stende sotto di voi, solo allora avrete percepito qualcosa di Petra. E non avrà a che fare con il fotografatissimo tesoro, con l’anfiteatro o le tombe. Forse, a che fare con il respiro della storia, un alito, anzi un’alitata, che sembra lunghissima ma che in realtà passa abbastanza in fretta e tutto quello che sembra immortale finisce, nel migliore dei casi, ad essere un parco archeologico.
Petra ha anche qualche problemino?
Parlando di Petra devo però citare anche i problemi che affliggono il sito. I bambini che chiedono l’elemosina sono quasi un esercito e la presenza di tantissimi turisti ben forniti di denari è un’attrattiva troppo grande per molti di loro. Specie rispetto all’amore che da piccoli si nutre per la scuola.
La pressione, dovuta all’elevato numero di turisti in una città relativamente piccola (6/7000 abitanti) come Wadi Musa, fa si che ci siano seri problemi legati allo sviluppo (potrei dire sostenibile ma mi sembra di esagerare) del settore turistico/alberghiero.
In particolare finora risultano non pervenuti i tentativi per far si che questo sviluppo non danneggi ancora di più l’ambiente circostante e il delicato equilibrio di un luogo che è, ricordiamolo, desertico.
Reperimento di energia tramite fonti rinnovabili, rifornimenti d’acqua, raccolta della spazzatura. Tutte cose ordinarie per una cittadina di 7000 abitanti, che diventano però molto difficili da gestire con il passaggio di quasi un milione di turisti all’anno.
Cosa vedere in Giordani, Petra dettagli tecnici
All’interno del sito non si possono usare veicoli a motore, per fortuna.
Potrete affittare dei poveri muli oppure, cosa che mi sento di suggerire, camminare.
I prezzi d’ingresso vanno da 70 a 85 euro per uno o tre giorni di visite. Già che ci siete io mi concederei tre giorni di scarpinate, in modo da non dover fare tutto di corsa.
Le guide sono consigliate se siete veramente interessati agli aspetti storici, mentre se volete andare al vostro passo e semplicemente gustarvi città e paesaggio, potete anche fare da soli (quelle ufficiali costano da 70 a 150 euro, a seconda del percorso).
Eccoci, direi che il post su cosa vedere in Giordania è finito. Se adesso siete curiosi e volete proseguire il viaggio in Medioriente potete cliccare qui e scoprire cosa vedere a Beirut oppure a Tripoli (Libano).
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