Domenica 21 giugno stavo facendo un giro per le colline intorno a Rimini e già da una certa distanza la Rocca di Montefiore Conca era ben visibile. Non avevo idee precise su dove andare ma vendendola lì mi sono detto perché no?
L’idea è stata ottima. Non solo la Rocca di Montefiore Conca è in effetti bellissima, ben mantenuta e piena di storie interessanti, ma anche il paese di Montefiore è il punto perfetto in cui pranzare e poi godere di un panorama notevole che spazia dalle Marche a Ravenna e, tempo permettendo, addirittura alla Croazia.
La Rocca di Montefiore Conca, storia
I lavori per la costruzione di un castello sul Montefiore iniziarono probabilmente nell’ XI sec. Il castello, nella sua forma finale e compiuta, risale però al 1300 ed era leggermente diverso da come lo vediamo oggi dato che ora mancano circa di due piani su un lato della costruzione, che quindi nel XII sec. doveva risultare ancora più imponente.
Lavori recentemente eseguiti (2006-2009) dalla Soprintendenza di Ravenna hanno portato alla luce sia diverse cisterne per la raccolta dell’acqua piovana (che sfruttavano un ingegnoso sistema di canaline) che una serie di discariche sotto il castello, dove venivano gettati i rifiuti prodotti dalla rocca. Proprio queste discariche si sono rivelate una miniera d’oro per gli studiosi che hanno potuto recuperare moltissimi strumenti rappresentativi della vita quotidiana in un castello del 1300.
Gli oggetti trovati a Montefiore testimoniano l’ingegnosità e la ricchezza della famiglia Malatesta che controllava il castello. Sono stati ritrovati vetri di Murano, ceramiche smaltate di pregevole fattura, sigilli e monete provenienti da varie parti d’Italia e anche dall’estero.
La Rocca di Montefiore Conca (Conca è il nome del fiume che scorre alla base del monte), dopo il periodo d’oro intorno alla metà del 1300, subirà le alterne vicende della famiglia Malatesta.
In particolare decisiva sarà la lotta che opporrà questa famiglia ai Montefeltro di Urbino che, dopo la scomunica papale di Sigismondo Pandolfo Malatesta, riusciranno a prendere la Rocca senza colpo ferire nel 1458.
Nei secoli successivi la Rocca venne in pratica abbandonata e buona parte dei pavimenti e dei tetti vennero depredati e riutilizzati in altre strutture. Venne inoltre trafugata e portata a Gradara e al vicino convento dei cappuccini, gran parte della mobilia, delle armature e tutti gli attrezzi di uso quotidiano ancora integri.
E il fantasma!
Vi sono alcune storie importanti legate ai signori della Rocca e ai padroni della Rocca, i Malatesta. Come molte altre famiglie nobiliari dell’epoca medievale italiana i caratteri erano difficili, le ambizioni notevoli e l’umiltà molto poca. Un mix davvero esplosivo che portò i Malatesta a scontrarsi spesso e volentieri con altre famiglie per territori e città.
Nel suo momento di maggior splendore, intorno alla metà del 1300, i Signori furono prima Malatesta III detto il “Guastafamiglie”, per motivi facilmente intuibili, e poi il celeberrimo condottiero Malatesta Galeotto, detto l’Ungaro (in quanto fatto da cavaliere dal Re d’Ungheria Luigi I di passaggio a Montefiore durante una spedizione punitiva contro il Regno di Napoli).
La figlia di Ungaro, Costanza, venne data in sposa a Ugo d’Este praticamente bambina, a 12 anni. Dopo 7 anni di matrimonio Ugo D’Este morì e Costanza, 19enne, tornò a Montefiore.
Qui s’innamorò di un cavaliere tedesco che difendeva il castello, Ormanno. Questo legame irritò lo zio Galeotto I Malatesta (si, c’erano molti Galeotti tra i Malatesta), che fece uccidere entrambi gli amanti da un sicario. A tutt’ora le tombe dei due amanti non sono state ritrovate.
E proprio partendo da questo, si dice che i fantasmi di Costanza e Ormanno abitino ancora la Rocca, incapaci di trovare riposo senza una degna sepoltura.
Rocca di Montefiore Conca, un gioiello ancora poco conosciuto
In qualche modo, pur essenso imponente e ben visibile anche dalla costa, la Rocca di Montefiore Conca è probabilmente meno conosciuta dei castelli di Montebello e di quello di Gradara, che oggi sono punti fermi di una visita alla Romagna medievale (aggiungendo poi San Marino che però fa un po’ storia a parte).
I motivi sono abbastanza facile da individuare. Gradara è stata continuativamente al centro di vicende d’amore e guerra dal 1200 al 1600 e immortalata da Dante nella Divina Commedia. Al punto che l’amore tra Paolo Malatesta e Francesca da Polenta diventerà un classico amore romantico secondo, almeno in Italia, solo a quello tra Romeo e Giulietta.
Montebello dal canto suo è stato anch’esso sempre abitato (è ancora una residenza privata) e si fregia dell’esistenza di una fantasma ben conosciuto, quello di Azzurrina (di cui esisterebbe anche una registrazioen audio).
Contatti e direzioni
Ecco che questa estate potrebbe essere il momento per andare a scoprire questo gioiello medievale italiano. Una fortezza quasi imprendibile che era però, almeno per un certo periodo, anche un raffinato centro del potere Malatestiano. Oggi, anche grazie al notevole lavoro della Compagnia di Ricerca, La Rocca di Montefiore Conca si sta riguadagnando lo spazio che si merita nel panorana complicato del mondo medievale romagnolo, dove tradimenti, amori, guerre e violenza erano all’ordine del giorno.
Raggiungere la Rocca di Montefiore Conca e il paese di Montefiore è piuttosto facile. Si trova a circa 18km da Riccione, poco oltre Morciano di Romagna, e a 23 km da Rimini.
Vi rimando a Facebook per i successi appuntamenti e anche a questa pagina del Comune di Montefiore Conca per i contatti.
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