In questo post parlerò ancora di Vietnam. Dopo quelli su cosa vedere a Ho Chi Minh City e Ho Chi Minh City è pericolosa?, questa volta andiamo nel Vietnam centrale. Tema: Hoi An cosa vedere.
Introduciamo la nostra splendida protagonista, Hoi An
Non posso negare che, specie di sera, ci sia qualcosa di estremamente affascinante per le vie di Hoi An. Qualcosa che ti si struscia addosso e ti rimane un po’ appiccicato e no, non è solo il sudore.
Per chi non la conosce partiamo dal presupposto che Hoi An è una città piena di storie e avvolta in un’aura di asiatico mistero (almeno per noi che siamo europei) che difficilmente vi capiterà di ritrovare altrove nel sud est asiatico. Almeno in Vietnam, dove la guerra americana non ha risparmiato nemmeno la Storia.
Oltre a questo possiamo poi dire che, per un turista con un po’ di tempo a disposizione, la posizione di questa cittadina risulta invidiabile. Da qui potrete infatti raggiungere tante attrazioni in relativamente poco tempo.
Hoi An cosa vedere una piccola lista per iniziare
Come detto i punti interessanti per il turista sono molti, alcuni anche fuori città, e qui ve li indico brevemente:
- Il centro storico con il ponte giapponese, i piccoli musei, le case dei mercanti e giochi di luce notturni sul fiume Thu Bon (ne parlerò più in dettaglio più avanti).
- il leggendario tempio di My Son, nella giungla a circa 50km dalla città. Un salto nel passato Champa, uno dei regni che ha controllato per lungo tempo la parte centrale del Vietnam. Si tratta, probabilmente, dell’area archeologica più affascinante di tutto il paese.
- le spiagge di Cua Dai e An Bang. Belle e non troppo “costruite”, al contrario di quelle più vicine a Da Nang.
- se amate le grandi città c’è l’attiva e cosmopolita, Da Nang.
Si, insomma avrete capito, a Hoi An c’è un po’ di tutto. La bellezza della storia, il fascino del presente e il relax del mare. La bellezza, il fascino e il relax hanno però un costo e anche voi dovrete pagarlo.
Il costo di Hoi An
Quando parlo di pagare non parlo, almeno non esclusivamente, in termini economici. Il centro storico di Hoi An è uno delle poche aree pedonalizzate che abbia trovato in Vietnam e con questa libertà di movimento, finalmente sarete senza la preoccupazione d’intralciare la via ad un motorino super carico, arriva però l’assillo dei venditori.
I bar di Hoi An, nella parte turistica, hanno dei butta dentro. Non sono insistenti ma ci sono. I sarti di Hoi An hanno dei butta dentro, loro un po’ più insistenti. I ristoranti, le gelaterie, i venditori di strada tutti cercheranno, legittimamente e senza esagerare, di attirare la vostra attenzione e farvi comprare qualcosa. Il che, in qualche modo, rovina un po’ l’atmosfera da cartolina del posto.
A seconda del grado d’esperienza che avete nei viaggi in Asia potreste essere più o meno infastiditi. Per quello che mi riguarda ho accuratamente evitato l’idea di farmi un completo sgargiante su misura (non che ci sia nulla di male, anzi, ma domandatevi un po’ se ne avete bisogno davvero) e ho preferito cenare nei ristorantini familiari nella parte nuova della città, un po’ più lontano dal fiume.
Qui i prezzi sono abbordabilissimi e il cibo ottimo (due nomi su tutti: Pause and Enjoy restaurant sull’isoletta di fronte al centro storico e Thanh Nam Quan nella parte nuova della città. Indicativamente riso fritto o involtini primavera fritti per 35-40.000 dong, 1,5 euro)
Hoi An cosa vedere parentesi storico/geografica
La città si trova a 30 minuti circa a sud di Danang. Storicamente è stato un porto importante per i commerci tra Europa, India e Cina ma lentamente il fulcro commerciale ha cominciato a spostarsi verso Danang e Hoi An è diventata un piccolo paesino dimenticato da tutti fino a quando è stato riscoperto dal turismo e inserito nella lista dei patrimoni mondiali UNESCO.
Tradizionalmente la popolazione era vietnamita ma c’era anche un discreto gruppo di mercanti cinesi e giapponesi che occupavano dei loro quartieri nella città.
Hoi an, entriamo nel centro storico
Si viene ad Hoi An per una cosa, il cento storico perfettamente conservato. C’è un’atmosfera romantica, specie di sera, nelle strade della cittadina. Le mille luci e le barchette che vanno avanti e indietro sul fiume Thu Bon, i venditori ambulanti, le colorate bancarelle del mercato notturno, le luci basse dei ristoranti, le case in legno, il clima caldo e rilassato del Vietnam centrale.
Tutto congiura affinché facciate un salto indietro nel tempo, almeno finché non proveranno a vendervi un completo parlandovi del Milan.
Ma cosa vedere esattamente? la lista per il centro storico ve la metto, ma anche solo camminare per le vie del centro è un’esperienza raccomandabile, esplorate e troverete quello che state cercando:
- il ponte giapponese. Costruito nel XVII secolo per collegare il quartiere cinese e quello giapponese, il ponte è forse l’attrazione turistica più conosciuta e fotografata della città. È collegato all’idea che la sua costruzione avrebbe placato il mostro Namazu, che con i suoi scossoni generava terremoti.
- le antiche case dei mercanti. Ce ne sono diverse, un biglietto da 120.000 dong permette di visitarne 5. Le case storiche più famose sono quelle di Tan Ky, Phung Hung, Duc An, Quang Tanh e Diep Dong Nguyen. Le case sono abbastanza simili e hanno una struttura portante in legno e muri fatti di mattoni intonacati. Onestamente visitare due case mi sembra sufficiente.
- diversi piccoli musei che possono risultare più o meno apprezzabili a seconda dei vostri gusti. I più conosciuti sono il Museo del folklore, quello della medicina tradizionale e quello del patrimonio storico della città.
- i giochi di luce notturni sul fiume Thu Bon (le foto purtroppo non rednono l’idea). Potete affittare una barchetta o accendere una candela e lasciarla galleggiare sul fiume (rigorosamente esprimendo un desiderio).
- tantissimi caffè e ristoranti in dimore storiche (dai prezzi, ovviamente, in po’ più alti che altrove)
- i cari vecchi sarti (Hoi An è, come diceva Jeremy Clarkson prima di cadere in disgrazia, la Saville Row del Vietnam)
- spettacoli notturni di danza e musica nella zona del tempio di Ban Mu (in genere verso tra le 18 e le 20).
Hoi An cosa vedere, i dintorni
Se avete girato abbastanza nei vicoli della città non vi rimane che avventurarvi oltre i confini cittadini, perché c’è molto.
Come prima cosa vi consiglierei My Son, un tempio della cultura Champa immerso nella giungla vietnamita (particolarmente consigliato il tour la mattina presto, io l’ho trovato sulle esperienze di Airbnb).
I Champa erano la cultura dominante nel Vietnam del sud e centrale tra il II secolo d.C. e il 1800. Furono fortemente influenzati dall’India e dall’Indusimo, anche se per un certo periodo venne praticata anche la religione Buddista. Attualmente il popolo Cham, una delle 53 etnie che compongono lo stato vietnamita, si considera discendente dei Champa.
Il tempio di My Son è bello e interessante come sito archeologico in sé e per se, ma ha qualcosa in più: la sua posizione geografica, immerso com’è nella giungla del Vietnam centrale, relativamente lontano da centri abitati. Come detto il tour mattutino dovrebbe permettervi di vedere il sito prima che le folle di turisti arrivino (anche se, nel mio caso la folla sembrava del tutto accettabile).
Chi ama distendersi sulla spiaggia non potrà poi mancare Cua Bai o An Bang. In una giornata di sole fanno proprio quadrettino perfetto alla Gaugain. Palme alle spalle, dune, sabbia fine e mare azzurro.
Le spiagge sono raggiungibili in bicicletta, un mezzo molto usato da tutti i turisti per muoversi nella zona di Hoi An e dintorni. Qualsiasi hotel o guesthouse ne affitta alcune o vi saprà dire come affittarle.
Ultimo punto d’interesse nei dintorni è il parco divertimenti di Ba Na Hills, famoso in tutto il mondo soprattutto per il ponte d’oro sorretto da un paio di mani che spuntano dal terreno.
Il parco, chiamato Sun Worlds (lo stesso gruppo che ha creato un analogo parco sul monte Fa Si Pan, a Sapa, nel nord del Vietnam), ha un biglietto d’ingresso che parte da 35 dollari senza il trasporto. Chi mi conosce sa cosa ne penso. Qui mi astengo dal commentare se non per dire che il luogo è decisamente instagrammabile e la corsa in funivia ha il suo perché.
Hoi An cosa vedere, magari un salto a Danang?
Danang, una città di 1,5 milioni di abitanti nel Vietnam centrale è, oltre che una città interessante e moderna, anche un importante snodo dei trasporti (contrariamente a Hoi An).
A Danang troverete il leggendario treno della riunificazione (con un passaggio piuttosto bello sul passo di Hai Van se andate verso Hanoi) che vi permette sia di proseguire verso nord (Hue, Hanoi) oppure verso sud (Nha Trang e Ho Chi Minh City).
Sempre a Danang c’è poi un aeroporto con voli verso le maggiori città del paese e anche qualche volo internazionale (fra parentesi, i voli interni in Vietnam sono molto convenienti e sicuri. Fra Vietnam Airlines, Bamboo e Vietjet sono certo che troverete prezzi interessanti, fateci un pensiero).
La città in se ha diversi grandi/enormi resort sulla costa, dove soggiorna chi ha la puzza sotto il naso e una certa disponibilità, famosissimo un ponte (ponte del drago con giochi di luce) e anche svariati parchi divertimento. Di uno di questi ne abbiamo parlato sopra.
Hoi An cosa vedere conclusione
Hoi An, o al limite Danang, sono un ottimo punto per fare base e partite alla scoperta del Vietnam. Potreste facilmente passarci una settimana senza annoiarvi.
Ad Hoi An, specie vicino o proprio nel centro storico, le soluzioni per alloggiare sono innumerevoli, molte a prezzo medio (30-50 euro per una camera doppia) o alto. In genere il rapporto qualità prezzo rimane comunque elevato. Contrariamente ad altri luoghi del Vietnam le strutture più economiche non sono invece molte, ostelli esclusi. In alta stagione (capodanno cinese e Natale in particolare) il consiglio è di prenotare con più anticipo possibile.
Chi se la sente e non si vergogna, può anche andare in uno dei mega resort alla Marriott che sorgono sulla costa vicino a Danang. Il motivo mi sfugge ma ad ognuno il suo.
Sarà una questione di gusto ma tra Danang, la costa e Hoi An io sceglierei sempre un soggiorno a Hoi An. Il fascino della storia è il fascino della storia.
Il post su Hoi An cosa vedere è finito. Aspetto i vostri commenti, anche se latitano abbastanza, e poi vi lascio qualche link:
Il parco nazionale di Khao Yai, in Thailandia
Cosa vedere a Seul, capitale della Corea
Un salto in Cambogia, a Battambang