Battambang, la Cambogia tranquilla tra Angkor, fiumi, parchi acquatici e un terribile passato

Battambang cosa vedere. Siamo nella seconda città più grande della Cambogia, quindi una destinazione più che legittima per chi vuole fare un bel giro dello stato asiatico.

Spesso il grande pubblico che passa da queste parti si ferma alla comprensibile e grandiosa confusione di Siem Reap (per via, ovviamente, della presenza di Angkor Wat, il sito storico – archeologico più importante di tutto il Sud- Est asiatico) e, forse, alla rassicurante aria frivola e moderna della capitale, Phnom Phenh.

Battambang ocsa vedere, il viallaggio galleggiante sul lago Tonle Sap. Non so esattamente come sia la situazione attuale del lago Tonle Sap, il grande lago al centro della Cambogia. Certamente non se la passa bene. Qualche anno fa però era ancora possibile spostarsi da Siem Reap a BAttambang in barca, attraversando appunto il Tonle Sap e poi entrando nel Sangkhefino a Battambang. Molto più bello e interessante, se possibile farlo, di un classico spostamento in autobus.
Battambang cosa vedere. Il villaggio galleggiante sul lago Tonle Sap. Non so esattamente come sia la situazione attuale del lago Tonle Sap, il grande lago al centro della Cambogia. Certamente non se la passa bene. Qualche anno fa però era ancora possibile spostarsi da Siem Reap a Battambang in barca, attraversando appunto il Tonle Sap e poi entrando nel fiume Sangkher fino a Battambang. Molto più bello e interessante, se possibile farlo, di un classico spostamento in autobus.

Che la Cambogia abbia però molto altro da offrire è chiaro. Dalle spiagge e le isole di Koh Kong, alla più conosciuta Sihanoukville, o ancora al remoto tempio di Preah Vihear, oggetto di lunghe dispute con la Thailandia per l’esatta identificazione del confine che passa molto vicino al tempio. Battambang può senza dubbio essere messa in questo elenco. Diversamente da altri luoghi però, e qui vedo la vostra faccia stupita, non ha nulla di particolarmente eccitante da offrire, nulla che titilli i nostri sensi ingordi da viaggiatore, il che potrebbe sembrare una mancanza, ma invece non lo è e adesso vi spiego perché.

Battambang e la Cambogia, introduciamoci

Precisazione. Perdonatemi le poche, e qualitativamente poco interessanti, foto ma parte del mio album è andato misteriosamente perduto, per cui dovremo accontentarci.

Partiamo dicendo che definire travagliata la storia recente della Cambogia è il minimo che si possa fare.

Il terrore scatenato da Pol Pot (che in 4 anni al potere, dal 1975 al 1979, ha ucciso milioni di persone e ha praticamente trascinato la Cambogia nel Medio Evo proprio mentre il Sud Est asiatico cominciava a riprendersi dai danni delle ingerenze straniere) dicevo il terrore scatenato da Pol Pot è ancora visibile a Battambang e in tutta la Cambogia. Anche per questo motivo questa parte del Sud Est asiatico è arrivata piuttosto in ritardo sulla scena del turismo internazionale e ancora oggi rimane un paese un po’ più difficile per un viaggiatore indipendente, specie se si viaggia fuori dalle zone più turistiche e non si vuole ricorrere ai classici servizi preconfezionati offerti a tutti gli stranieri.

Battambang riflette una posizione intermedia tra il nord aspro e ancora poco battuto dal turismo, e i luoghi superconosciuti e che abbiamo già citato, come Siem Reap e Phonm Phen. Battambang è quindi una città che ha scoperto il turismo ma ancora non ne è travolta, che ancora non ha trasformato completamente se stessa per accomodare le esigenze di pallidici viaggiatori zaino in spalla o mandrie di visitatori assetati.

Battambang Di Milei.vencel, Hungary - Opera propria, CC BY-SA 3.0
Battambang centro, foto di Milei Vencel, Hungary – Opera propria

Battambang “conserva” il suo centro storico dall’aria vagamente coloniale, ma ogni giorno sempre più incasinato, aggrappato attorno al fiume Sangker che la collega con il grande lago Tonle Sap.

Intorno alla, e nella città, potrete trovare un po’ tutto quello di cui un turista ha bisogno. Buoni hotel, potrete rilassarvi, esplorare, divertirvi e a volte, in un viaggio, non si deve necessariamente ricercare l’esperienza forte, il ricordo indelebile. A volte un semplice tuffo in un parco acquatico pieno di famiglie cambogiane è proprio quello che ci vuole.

Battambang cosa vedere, la città

Un pezzo interessante della città è rappresentato dal piccolo centro storico con le più o meno storiche shop house cinesi a due piani, che si sviluppa attorno al central market della città e attorno al municipio di Battambang, che si trova un po’ più a sud. In entrambe queste aree si può passeggiare e trovare negozi di tutti i tipi oltre a bar e ristoranti interessanti.

Non aspettatevi qualcosa di davvero storico o di particolarmente ben mantenuto però. Battambang svolge oggi soprattutto una funzione pratica: è un centro commerciale all’aria aperta per tutta la zona vicina (vedi Hat Yai in Thailandia), pieno di affari, mercati e imprenditori indaffarati in quella rinascita economica cambogiana che continua nonostante il regime politico autoritario di Hun Sen, che formalmente è il Primo Ministro della Cambogia dall’ormai lontano 1998.

battambang centro
Una delle strade di Battambang, poco trafficata nelle ore centrali della giornata. fonte Wikimedia.

In questo centro città potrete però trovare gadget tecnologici, vestiti, cibo di strada di tutti i tipi, qualche buon coffee shop (Town coffee e Gloria Jean i miei preferiti, ma anche moltissim altri), e ovviamente ristoranti (alcuni indiani, un italiano ma su tutti io scelgo Jaan Bai e no, non mi hanno dato nulla). Inoltre nota di particolare gradimento per il Romcheik 5 Art Space, una galleria che offre un servizio bar-ristorante molto interessante.

Il provincial museum, senza voler offendere nessuno, è piuttosto piccolo e anonimo e, specie dopo Angkor, difficile da consigliare. Se ci passate davanti però potreste comunque farci un salto, costa poco e non vi farà certo perdere molto tempo.

A circa 3 km a ovest dal central market potete anche trovare un parco acquatico, Sopheak Mongkol, dove potrete lasciarvi cullare dalle finte onde di acqua dolce. Ci vuole un po’ di pelo sullo stomaco per scendere dagli scivoli che non sembrano esattamente nuovi di pacca ma in fondo non siamo a Riccione, prendere o lasciare.

Battambang cosa vedere, fuori dalla città

La più conosciuta attività in cui i turisti possono cimentarsi da queste parti è senza dubbio il bamboo train. Si trova poco fuori città, un po’ a sud diciamo, ed è raggiungibile con qualsiasi mezzo, dal tuk tuk alla bici e anche, se siete buoni camminatori, a piedi.

La nostra scelta è caduta sull’affitto delle biciclette che poi siamo riusciti a caricare sul bamboo train e riportare in città (unica nota, di notte, con le strade non illuminate, andare in bici è molto più difficile e pericoloso di quanto non possiate immaginare, per cui il mio consiglio è di fermarsi dopo il tramonto).

Battambang cosa vedere. Il bamboo train, foto tratta dal Bangkok Post

Del bamboo train si trovano migliaia di foto e video online. Si tratta di 4 ruote metalliche posate sui binari, collegate tra loro da una serie di pali di bamboo. Seduti sopra ci siete voi e un motore a scoppio che aziona una cinghia collegata alle ruote. Il treno non ha orari, anche perché non è esattamente un treno e quando siamo arrivati in zona è bastato chiedere per far comparire delle persone che hanno assemblato il treno in due e due quattro. Il tragitto dura una quindicina di minuti e se incontrate un altro treno (che viene utilizzato anche dai locali per esempio) potrebbe capitarvi di dover scendere, smontare il marchingegno, lasciar passare gli altri e poi proseguire.

Si tratta di un’attività divertente e non pericolosa, almeno non più pericolosa di quanto la vita ordinaria sulle strade cambogiane non lo sia. In ogni caso curioso e assolutamente consigliato. Ovviamente il tempo che passa potrebbe aver modificato regole e funzionamento del sistema bamboo train, per cui chiedete in giro.

Il complesso templare e le caverne di Phnom Sampov, a 11 km da Battambang
Battambang cosa vedere. Il complesso templare e le caverne di Phnom Sampov, a 11 km da Battambang

Altro luogo di sicuro interesse è la collina di Phnom Sampov(pronunica Phonm Sampeau). Si tratta di una collina sormontata da un tempio buddista con alla base anche alcune caverne. In alcune vivono ancora dei pipistrelli ma una in particolare fu usata dagli uomini di Pol Pot come luogo dove scaricare i corpi delle persone uccise. Per essere precisi in una caverna venivano gettati i corpi degli uomini, in un’altra quelli delle donne e in un’altra ancora i vestiti. Oggi esiste un piccolo memoriale all’ingresso di una delle caverne.

Battambang cosa vedere conclusione

Battambang non è vivace e casinara come Siem Reap, non ha nemmeno il numero di visitatori di Siem Reap, non ha il fascino rappresentato dalla vicinanza di un sito come Angkor e poi, ovviamente, non ha quell’aria importante, vera o falsa che sia, che ogni capitale si dà.

Eppure rimane una città stranamente graziosa e in qualche misterioso modo affascinante, forse perché diversa. In Cambogia ho sempre visto luoghi estremamente turistici, avvezzi alla bestia occidentale e ai suoi danari, oppure luoghi dimenticati dal turismo e dallo stesso governo cambogiano, in cui le popolazioni sopravvivono tra mille difficoltà e senza aiuti, come hanno sempre fatto.

Battambang stava (e credo che il passare del tempo non abbia che accentuato questa posizione) in una posizione intermedia, avendo una classe borghese in continua crescita che aspira ad averre più o meno le cose che abbiamo noi. Una città grande, sicura, con buoni bar e ristoranti, con qualche attività da fare la domenica con i figli e qualche posto rilassante in cui passare un po’ di tempo libero. Dopo Siem Reap, e magari sulla strada per varcare il confine e tornare in Thailandia, credo che Battambang possa essere insomma un ottimo punto di sosta.


Il post su Battambang cosa vedere è finito. Se vi interessa proseguire vi lascio qualche altro spunto:

La fortezza di Kuelap, in Perù

Hat Yai, il sud della Thailandia

I cacciatori nel buio, di Lawrence Osborne, un libro sulla Cambogia

Panama city è pericolosa?


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