Da Lat cosa vedere. Si, me ne rendo conto, petit Paris è forse un po’ eccessivo. Non stiamo però a fare troppo le pulci, paese che vai usanza che trovi e se, vostro malgrado, siete finiti qui significa che state viaggiando in Vietnam o almeno ci volete andare, il che è un bene intendiamoci
“Nascosta” tra le montagne del Vietnam del sud, Da Lat conserva un aspetto almeno a tratti post coloniale, piacevole e aggraziato, il che nella generale confusione del sud est asiatico della sua impetuosa crescita, potrebbe essere una sorpresa.
Città dei fiori e città dei matrimoni, la piccola Da Lat offre al turista più o meno esperto un po’ di respiro dal caos sudato di Ho Chi Minh City o dall’industriosa iperattività della capitale Hanoi. Nonostante questo, se avete poco tempo, probabilmente salterete Da Lat. Se invece ne avete vi consiglio di farci tappa, non ve ne pentirete.
Da Lat, intro ma senza musica perché non c’è accordo con la SIAE
Storicamente Da Lat era una specie di salubre stazione montana per l’elite coloniale francese.
Risparmiata in buona parte dalle distruzioni della guerra americana, i palazzi in stile Art Deco o, ammettiamolo, in simil stile Art Deco, e le case “modello Parigi” sono ancora molto presenti, così come la petit tour Eiffel (che funge però solo fa stazione di telecomunicazioni).
Geograficamente Da Lat si trova a circa 8 ore di autobus da Ho Chi Minh City e 3/4 ore da Nha Trang. Il clima è estremamente gradevole ma può essere fresco o anche freddino e i 1500 m sul livello del mare si fanno sentire soprattutto in termini di tempo imprevedibile. Tenetelo in considerazione.
La principale stazione degli autobus si trova alla periferia della città, nella parte alta, mentre l’aeroporto è a fondovalle, a circa 30 minuti di auto dalla città. I voli sono principalmente per Ho Chi Minh City e Hanoi, ma potete trovare qualcosa anche per altre città vietnamite come Da Nang e Hue. Se non amate gli sleeper bus fateci un pensiero, gli aerei son moderni, veloci ed economici.
Da Lat cosa vedere, la città
Come detto la città di Da Lat è piuttosto piacevole. Camminando non proverete ripetutamente la sensazione di venir travolti da un mezzo motorizzato, il traffico non è esagerato e i marciapiedi sono in genere spaziosi.
Il mio hotel (Bazan hotel Da Lat che, sebbene un po’ fuori dal centro, vi consiglio assolutamente per rapporto qualità prezzo e gentilezza del personale) era nella parte alta della città e per raggiungere il centro dovevo fare una passeggiata di circa 15 minuti. Le maggiori attrazioni cittadine sono più o meno intorno al lago che si trova accanto al centro città. A varie distanze troverete il mercato notturno, la stazione della ferrovia, la casa pazza e altre cosette, ma cerchiamo di andare con ordine
Il mercato notturno è un classico di diverse città asiatiche (così, su due piedi mi viene in mente Luang Prabang) e Da Lat, in questo senso, non fa molta differenza. Troverete un po’ di tutto fra bancarelle di dolci, tecnologia, cibo e vestiti. Nulla, a mio parere, di assolutamente imprescindibile, ma comunque interessante, specie se ci mettete anche una birra fresca in uno dei tanti bar della zona.
Un altro punto meritevole è la stazione ferroviaria. L’edificio ha aperto nel 1938, creato dagli architetti Moncet and Reveron e mischia elementi in stile Art Deco con altri in stile vietnamita Cao Nguyen. Oggi è principalmente un’attrazione turistica per cui si pagano 5.000 dong per l’ingresso e che ha, ogni giorno, uno o più treni per Mai Tran. Ora, prendete le mie parole con le pinze perché gli orari affissi non sempre sono rispettati. In sostanza almeno un treno al giorno dovrebbe essere assicurato (in genere la mattina presto), mentre la partenza degli altri dipende dal numero dei turisti presenti (170.000 Dong andata e ritorno, 7 euro).
Questo trenino storico percorre, lentamente, un tratto di ferrovia di 7 km e vi porta fino a Mai Tran, dove potrete ammirare la colorita Linh Phuoc Pagoda, un tempio buddista la cui costruzione è cominciata nel 1949 ed è estremamente eclettico dal punto di vista estetico (un gigantesco Buddha creato con 600.000 fiori, un serpente drago di 49 m di lunghezza, una torre di 7 piani alta 37 metri).
Altro punto cittadino di particolare interesse è il palazzo estivo di Bao Dai, il 13esimo e ultimo imperatore della dinastia Nguyen. Questo palazzo è meno imponente o ricco di quanto potreste immaginare ma proprio per questo è molto interessante da vedere, oltre che offrire un piccolo approfondimento sulla storia recente del Vietnam.
La casa pazza di Dang Viet Nga
Una delle attrazioni più conosciute, e particolari, della città di Da Lat, è la casa pazza di Dang Viet Nga. Questa era un architetto, figlia del segretario generale del partito comunista vientamita Truong Chinh.
Si tratta di una specie di “casa delle fate” costruita in maniera non convenzionale incorporando elementi naturali, animali e fantastici. All’interno trovate sia un bar che un hotel con qualche camera.
In genere non apprezzo questo tipo di “strutture strane” senza un senso preciso e molto, molto turistiche, ma in questo caso devo dire che rispetto alla generalmente brutta architettura razionalista marxista – comunista, la casa pazza ha un certo fascino. Fossi in voi un salto lo farei.
Da Lat cosa vedere, i dintorni
Se poi avete ancora qualche giorno anche al di fuori della città di Da Lat ci sono diverse cose interessanti da fare e da vedere.
Per prima cosa citerei le cascate, in particolare quelle di Datanla, dove si può fare anche canyoning e zip line, e quelle di Pongour. Le cascate di Datanla si trovano a pochi chilometri dalla città, mentre quelle di Pongour sono a crica 35-40 km. Spesso queste cascate sono comprese nei tour giornalieri offerti da molte agenzie.
Gli appassionati del trekking non rimarrano delusi. Due sono i percorsi più classici e battuti: il trekking sulle Lang Biang mountains e quello del Bidoup National Park. Online troverete molto materiale su queste escursioni ma tenete presente che dovrete essere un minimo attrezzati e, soprattutto, avere il tempo necessario (anche un trekking breve di 4-5 ore vi occuperà comunque un’intera giornata).
Come sempre si giunge alla conclusione
L’unica parte dura da digerire, devo essere onesto, è stato il viaggio di 9 ore in sleeper bus verso Da Lat. Per un omone come il sottoscritto i posti sull’autobus erano davvero striminziti. A parte questo però Da Lat si è rivelata una meta piacevole, con un clima diverso da quello tropicale del sud del Vietnam, un rapporto qualità prezzo interessante (sebbene nei bar del centro la natura turistica della città, specie per i vietnamiti, si fa sentire) e diverse attività che vi possono tenere impegnati facilmente per un paio di giorni.
Se poi siete amanti della natura e dei trekking o del canyoning allora potreste fermarvi per 4-5 giorni e organizzare qualche tour o affittare un auto ed esplorare i dintorni.
Il post su Da Lat cosa vedere è giunto al termine. Se volete avere qualche altro spunto vietnamita:
Il nord del Vietnam: Sapa tra paesaggi incredibili e parchi divertimento
Hue, la città imperiale del Vietnam centrale