Dien Bien Phu: la sconfitta francese e la nascita del moderno Vietnam

Se siete anche voi qui, su un post a soggetto Dien Bien Phu cosa vedere, allora abbiamo di certo qualcosa in comune: siamo amanti della storia.

Piccolo recap. Siamo a Dicembre 2022.

Il volo della Bamboo airways da Hanoi, capitale del Vietnam, a Dien Bien Phu, fu veloce e indolore. Quando poi le porte si aprirono e misi i piedi sulla pista d’atterraggio assolata, calda e con un leggero odore di catrame appena steso, mi dissi che ero arrivato nella Storia, anzi, per essere ancora più preciso, che stavo camminando sulla Storia.

Ero sì in un punto sperduto del globo, in Vietnam, tra giungla afosa e montagne un po’ troppo disboscate, non lontano dal confine con il Laos, ma questo punto sperduto, un po’ all’improvviso e per via di quei tiri strani che ogni tanto la storia ci regala, questo punto sperduto dicevo, tra il Marzo e il Maggio del 1954 era stato protagonista di qualcosa di molto grande.

Dien Bien Phu cosa vedere. La via principale della città in una assolata mattina di Dicembre
Dien Bien Phu cosa vedere. La via principale della città in una assolata mattina di Dicembre. Il mio hotel si trovava da qualche parte in una viuzza laterale, sulla destra di questa foto. Non vi dico quale perché, onestamente, non ve lo consiglio. Si dice il peccato e non il peccatore

Badate bene, non c’è nulla di glamour a Dien Bien Phu. Come spesso capita la Storia è fatta del sangue, sudore, lacrime e fatica di gente comune, dimenticata in una tomba da qualche parte. Sebbene non sia glamour a Dien Bien Phu si ha almeno il buon gusto di continuare a ricordare il sacrificio di chi ha fatto nascere il moderno Vietnam.

Ovviamente il Vietnam, qui da noi, è ancora collegato alla guerra americana degli anni ’70 ma non c’è niente di più sbagliato. Il Vietnam ne ha fatta di strada e ne farà ancora, se riuscirà a sopravvivere all’inquinamento dilagante. Prima della guerra americana però c’è stata un’altra guerra, sbagliata e violenta pure questa, che ha segnato a suo modo il paese: la guerra di liberazione dal giogo francese. Dien Bien Phu è proprio al centro di questa guerra.

Dien Bien Phu cosa vedere, prima facciamo un’introduzione storica

La battaglia di Dien Bien Phu fu combattuta tra l’esercito nazionalista dei Viet Minh, guidato dal generale Giap, e il corpo di spedizione francese in Indocina, guidato dal colonnello De Castries.

Per farla breve, i francesi non avevano un vero e proprio controllo di tutto il Vietnam. Come con gli americani vent’anni dopo, al di fuori delle grandi città gli uomini di Giap e Ho Chi Minh operavano quasi con impunità assoluta, anche sfruttando le basi in Laos. Per questo motivo i francesi, forti di alcuni relativi successi nel sud del paese con la tecnica dei villaggi fortificati riforniti per via aerea, decisero di dare battaglia aperta in una zona prossima al confine con il Laos, certi che una vittoria importante avrebbe spezzato le rotte di rifornimento con il Laos e permesso un maggior controllo del paese.

museo della vittoria di Dien Bien Phu, murales a 360 gradi
Dien Bien Phu cosa vedere, in questo caso il Museo della vittoria, con il suo spettacolare murales a 360 gradi. Qui non si vede ma si tratta in pratica di una grande sala circolare con un disegno immenso che si sviluppa a 360 gradi e racconta la battaglia di Dien Bien Phu in 4 fasi. Sebbene il museo sia nuovo e apprezzabile, l’impostazione è un po’ vecchio stile e forse per noi europei un filo troppo patriottica, ma in questo caso mi sento di dire che la sostanza c’è e merita. In fondo possiamo dire che con questa battaglia si è costruito uno stato.

Il luogo scelto per questo show di forza bruta coloniale fu proprio Dien Bien Phu. Una piccola cittadina al centro di una valle circondata su tre lati da alte montagne. I presupposti francesi erano che con i rifornimenti aerei e la potenza dell’artiglieria posizionata attorno ai capisaldi fortificati, i Vietn Minh, che si pensava fossero senza copertura aerea e con poca artiglieria, sarebbero stati attirati in una trappola mortale.

Non voglio farla troppo lunga, ma per usare un eufemismo, le cose non andarono proprio così. I francesi sbagliarono praticamente tutto e gli alleati americani, intenzionati a frenare i comunisti vietnamiti, rimasero a guardare.

Giap fece portare a mano, smontata e poi rimontata, tutta l’artiglieria che possedeva, insieme a diversi pezzi contraerei. In poco tempo i francesi si resero conto che i rifornimenti aerei non erano possibili (la pista d’atterraggio venne distrutta dopo poche settimane) e che, alla fine, erano stati loro a ficcarsi in una trappola mortale.

il murales a 360 del museo della vittoria di Dien Bien Phu
Dien Bien Phu cosa vedere, Museo della Vittoria. Nessuna delle due immagini riesce a dare l’idea delle reali dimensioni di questo dipinto a 360 gradi, lo ammetto.

I capisaldi di De Castries (chimati tutti con nomi di donna: Anne Marie, Huguette, Gabrielle, Beatrice, Dominique, Eliane, Claudine e Isabelle, la leggenda vuole dai nomi delle amanti di De Castries, sarebbe bello ma purtroppo non vero) caddero uno dopo l’altro fino a che De Castries venne fatto prigioniero e gli ultimi soldati della legione straniera che combattevano a Isabelle vennero uccisi tentando la fuga.

Dien Dien Phu cosa vedere: entriamo nel dettaglio

Dien Bien Phu è ancora una città vecchio stile. Del nuovo, moderno e fiammante Vietnam è arrivato poco in questo luogo di confine. Intendiamoci, niente di terribile, niente a cui il viaggiatore smaliziato del Sud Est asiatico non sia abituato, in fondo se siete qui ci potrebbero essere solo due motivi: vedere quello che rimane della battaglia che segnò la storica sconfitta della Francia e la fine del suo impero indocinese o raggiungere il Laos (o magari tutti e due).

Per prima cosa un consiglio, sebbene sia possibile raggiungere la città in autobus, circa 10-12 ore di viaggio da Hanoi, io vi consiglio fortemente un aereo che in 45 minuti vi farà atterrare sul rinnovato asfalto dell’aeroporto che per primi i francesi costruirono al centro della valle (prezzi variano da 35 a 60 dollari in genere).

Per dirvi cosa vedere in città vorrei fare un piccolo elenco:

  • senza dubbio si parte dal riconoscibilissimo Monumento alla Vittoria, una lunga e ripida scalinata con in cima un gruppo scultoreo che raffigura il popolo comunista vittorioso. Una enorme e squadrata statua in bronzo in tipico stile brutalista sovietico con i protagonisti assoluti della narrazione comunista (sebbene non sembri il Vietnam è ancora un paese comunista a partito unico, anche se in realtà non c’è un solo partito). I contadini, i soldati, i lavoratori portano in trionfo una bambina e una bandiera vietnamita, segno di vittoria sull’odiato nemico colonialista.
Dien Bien Phu, vista frontale del monumento alla vittoria
Dien Bien Phu cosa vedere, vista frontale del monumento alla vittoria
  • seconda per importanza ma senza dubbio decisamente più interessante è il museo della collina A1, parte del complesso difensivo chiamato Eliane. Si tratta di una serie di trincee, bunker e camminamenti fortificati che sono in pratica ciò che rimane delle strutture difensive erette dai francesi. Nella zona si trovano anche alcuni carri armati leggeri americani M24, che ne avevano donati 10 ai francesi, altri vari tipi di artiglieria e il buco lasciato dall’esplosione che fece capitolare la guarnigione francese di Eliane
Vista laterale del monumento alla vittoria di Dien Bien Phu
Dien Bien Phu cosa vedere, vista laterale del monumento alla vittoria
  • Museo storico della vittoria. Si tratta di un museo di recente costruzione che, tenetelo a mente, non fa orario continuato ma chiude alle 11 per riaprire dopo le 13.30. Pur essendo recente l’impostazione rimane molto didattica e il pur impressionate dipinto a 360, tutto illuminato e raccontato (in vietnamita), fatica un po’ a tenere il passo dei tempi. Più interessnte il percorso interno con cimelli dell’epoca che racconta il lavoro che ha permesso ai Viet Minh di vincere la battaglia, e la guerra.
Dien Bien Phu victory museum
Dien Bien Phu cosa vedere, esterno del victory museum. Foto tratta da vovworld.vn
  • Infine, ultimo ma non ultimo, quello che rimane del bunker di De Castries, il colonnello francese che fu catturato dai Vietcong. Si trova un po’ fuori dal centro città e non è che ci sia moltissimo da vedere. Qualche trincea e il bunker vero e proprio in cui si arrese. Visto però che avete fatto 30, mi sento di poter dire che dovete fare 31.
il bunker di De Castries a Dien Bien Phu
Dien Bien Phu cosa vedere, il bunker di De Castries

Dien Bien Phu cosa vedere e magari fare: la corsa verso il Laos

Se invece volete lasciarvi alle spalle la storia coloniale e andare nel nord del Laos, allora siete sulla strada giusta. Dien Bien Phu si trova infatti a circa 40 km dal punto di confine di Tay Trang e poi altri 60km vi separano dalla cittadina molto poco amena di Muang Khua, sulla strada che potrebbe, sempre che lo vogliate e abbiate molta pazienza, portarvi a Muay Xai e a Luang Prabang (per strada o in alternativa sul fiume Nam Ou su una slow boat).

Tenete sempre ben presente che si tratta di strade di montagna, gli autobus fanno servizio di consegna, ritiro, trasporto persone e animali, per cui abbiate pazienza. In linea di massima, per un percorso di 3 ore, potreste anche impiegarne 6, avvisati e mezzi salvati.

immagine della città di Diebn Bien Phu dalla cima della scalinata che porta al monumento all vittoria
Dien Bien Phu cosa vedere, immagine della città dalla cima della scalinata che porta al monumento all vittoria. Sullo sfondo le montagne che segnano il confine con il Laos

Una ulteriore possibilità, sempre che siate muniti di motorino o di auto e ve la sentiate di guidare, potrebbe essere quella di andare alla scoperta dei dintorni di Dien Bien Phu, che con i suoi villaggi, le minoranze etniche e gli splendidi paesaggi, non vi deluderà di certo.


Signore e signori il post su Dien Bien Phu cosa vedere direi che è finito, decisamente finito. Se vi rimangono dubbi o avete domande sapete dove trovarmi se invece volete proseguire nella lettura:

Cosa vedere a Ho Chi Minh City

Cosa vedere a Hue, l’antica capitale imperiale del Vietnam

Un salto a Sapa, la Cortina del Vietnam

Da Lat, la petit Paris del sud est asiatico

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