Libri per Natale. Che siano ebook, cartacei o pdf scaricati poco, almeno per me, importa (preferirei che li compraste, ma la cultura è sempre cultura).
Quelli che vi metto di seguito sono saggi piuttosto interessanti, a tratti complessi ma sempre comprensibili e godibili, a patto che abbiate un minimo d’interesse per l’argomento. In generale hanno in comune il fatto che cercano di gettare luce sui meccanismi che muovono le cose in questo mondo complesso, cercano insomma di darvi qualche strumento per interpretare la realtà e non venirne travolti
Ovviamente chissà se i miei gusti sono simili ai vostri. Io, negli ultimi anni, cado sempre sui saggi e mi piacerebbe davvero molto riceverne uno di questi per natale, se non fosse che li ho già letti. Se conoscete quindi qualcuno che potrebbe essere interessato non pensateci due volte, si tratta di libri notevoli e importanti per capire chi siamo, dove siamo arrivati e, forse, dove stiamo andando.
Nota, nell’articolo non ci sono link ai libri stessi perché sul blog non c’è pubblicità e io non prenderò nulla se voi comprate questi libri, giurin giurello.
Libri per natale, partiamo con l’elenco
Yuval Noah Harari – Da animali a dei
Un classico che più classico non si può, un po’ banale come scelta ma se c’è qualcuno che non l’ha letto allora si sbrighi perché ne vale la pena (e lo invidio tanto). Harari fa il massimo al primo tentativo, viene consacrato come guru della modernità e i suoi libri successivi saranno un po’ peggio di questo.
Poco importa perché questo libro, in effetti. è geniale e dipinge una storia dell’umanità leggibile, innovativa e molto, molto interessante, capace di aprirvi la mente e farvi capire cose che forse dopo vi sembreranno ovvie ma prima nessuno aveva pensato.
Uno di quei libri davvero in grado di aprirvi una porta nella mente o, per usare un’altra metafora, darvi delle lenti per vedere il mondo con occhi diversi.
Acemoglu & Robinson – Perché le nazioni falliscono
Passato forse un po’ in sordina questo saggio edito da ilSaggiatore ha le carte in regola per essere davvero una lettura interessante.
La tesi di fondo dei due autori è che al di là dei modelli classici, per cui uno Stato può essere più o meno prospero a seconda della posizione geografica, clima, risorse naturali, abilità dei governanti o cultura, la vera discriminante per il successo o il fallimento è data dalle istituzioni politiche che una comunità è capace di mettere in piedi. Saranno queste a determinare il successo, o il fallimento di una nazione.
Non pungente come avrebbe potuto e non esente da qualche critica, ma estremamente stimolante
Walter Seidel – La grande livellatrice
Da un po’ di tempo si parla di disuguaglianze in crescita. Il capitale nel XXI secolo, di Piketty è ormai un classico al pari de Il Capitale di Marx (e altrettanto poco letto quanto estremamente citato) e allora vogliamo parlare di diseguaglianze economiche? come si riducono e quando e perché aumentano?
Le risposte di questo libro non sono bellissime (ma, almeno in parte, non confermate dalla pandemia di COVID…tenete presente che il libro è stato scritto prima del COVID). Dicevo, le risposte non sono bellissime perché per andare ad incidere fortemente sulle disuguaglianze c’è, storicamente, un solo mezzo: morte e distruzione.
Che sia la peste, una rivoluzione sanguinosa, la prima guerra mondiale o la seconda, solo la distruzione del sistema e/o la morte di migliaia o milioni di persone, è in grado d’invertire pesantemente la crescita delle disuguaglianze. Non rassegniamoci però perché abbiamo alcune frecce al nostro arco.
Alla luce del COVID forse qualche critica è possibile muoverla ma l’analisi di fondo rimane pungente e potente
Frederick Starr – Illuminismo perduto
Asia centrale. Il termine non risveglia granché credo. Forse qualche nerd geografo si ricorderà gli stati che finiscono per -stan, che furono parte dell’Unione Sovietica e adesso stanno cercando un proprio spazio nel mondo. Ecco una volta, tanti anni fa, questa regione del mondo ne era un po’ il centro, ago della bilancia tra il celeste impero cinese e il mondo europeo.
Potenti imperi sono nati e morti in queste terre, eruditi hanno elaborato teorie ardite sulla terra e sullo spazio, uomini ingegnosi hanno cercato di organizzare le poche risorse disponibili per creare città grandi e prospere. Samarcanda ma anche Bukhara, Herat, Merv, Osh, Khiva e tante altre.
Questo libro ripercorre la nascita, apice e distruzione di tante di queste città e imperi. Assolutamente notevole (e se volete ne parlo più in dettaglio in questo post sull’ Illuminismo perduto).
L’economia dei poveri – Abhijit Vinayak Banerjee e Esther Duflo
Qui andiamo sul pratico. Parliamo di economia e di un testo scritto dal premio Nobel per l’economia 2019, Abhijit Vinayak Banerjee. Si parla di poveri e del ciclo della povertà un ciclo che sempre più spesso viene interrotto ma che ancora domina le vite di molte persone. Dove vanno a finire i sussidi pubblici e privati? perché le scuole non hanno la capacità di migliorare la condizione dei poveri? e dove dirigere i fondi per ottenere il maggior risultato possibile? Il libro mischia teoria e approcci pratici cercando di rispondere a queste e tante altre domande.
Visto che si parla tanto di immigrazione, piano Mattei e di “aiutiamoli a casa loro”, direi che sarebbe davvero il caso di sapere di che cosa stiamo parlando quando discettiamo di queste cose.
Il post sui libri per Natale è finito, se volete qualche altro consiglio vi lascio questi link: