Cosa vedere a L’Aja? penso che la risposta potrebbe essere più lunga di quanto immaginiate, per cui mettetevi comodi e andiamo in giro per le strade di questa città davvero molto interessante.
Innanzitutto, come capitato di recente per La Paz in Bolivia, vorrei chiarire il dubbio in merito alla capitale dei Paesi Bassi (o, per essere più precisi, del Regno dei Paesi Bassi). In effetti la capitale è Amsterdam, sebbene la sede del governo, del parlamento e il palazzo reale si trovano tutti a L’Aja.
Per i giuristi tra voi posso aggiungere che l’Aja è la sede della Corte Penale Internazionale (la CPI del titolo), il tribunale che può giudicare in materia di crimini di guerra, crimini d’aggressione e genocidio.
Introduzione alla città
Non molto sappiamo delle origini della città. Di certo in questa zona erano arrivati i romani che sul Reno avevano uno dei confini del loro impero. Notizie certe le abbiamo dal 1230, anno che viene considerato quello di fondazione della città.
Oggi la città è de facto capitale dei Paesi Bassi, ha circa 500.000 abitanti che diventano 800.000 se si considera l’area metropolitana in cui si trovano altre città come Zoetermeer e Delft. Muoversi all’interno di questa area è molto semplice grazie al trasporto pubblico capillare e frequente. Tra Rotterdam, L’Aja, Leida, Zoetermeer e Delft non ci saranno mai più di 40 minuti di mezzi pubblici a cui potete sempre accedere pagando con la vostra carta contactless. Ovviamente vale anche la pena di citare la facilità con cui potete muovervi in bici, anche tra diverse città, sempre che abbiate un po’ di gamba.
Cosa vedere a l’Aja, il centro storico
Si, il centro storico è senza dubbio la parte più visitata dai turisti e ne ha ben motivo. Qui, a pochi passi dalla stazione centrale, potete trovare davvero tutto quello che un turista possa desiderare. Abbiamo negozi, caffè e almeno una mezza dozzina di musei assolutamente da vedere. I ristoranti abbondano e ne troverete per tutti i gusti, dal mediorientale a quello francese, dall’italiano agli hamburger all’americana.
Tutto questo è poi inserito in un contesto dove antico e moderno si fondono in maniera piuttosto armoniosa e se ci fosse un’immagine che vorrei vi portaste a casa da tutto questo è quella qui sotto.
Per quanto riguarda i musei senza dubbio il Mauritshuis, ospitato nella casa del fu governatore del Brasile olandese Johan Maurits van Nassau-Siegen, è in cima alla lista. Ha davvero tutto quello che possiate desiderare: dei quadri di assoluto valore (per il sottoscritto “La ragazza con l’orecchino di perla” di Vermeer, “Vecchia e bambino con una candela” di Rubens e la “Veduta di Delft” di Vermeer sono i più affascinanti), delle dimensioni non eccessive e un negozio per regali/souvenir davvero interessante e fornito.
Il museo del panorama di Mesdag è molto interessante. Si tratta di un dipinto a 360 gradi che rappresenta la cittadina sul mare di Scheveningen sul finire del 1800. Una cosa diversa dal solito e piuttosto stimolante. Per gli appassionati di arte moderna vale la pena di farsi una passeggiata dal centro fino al museo di arte moderna e contemporanea (Kunstmuseum Den Haag) e invece a chi piace la storia, specie quella coloniale, potrebbe andare al Sophiahof, che racconta le storie di famiglie il cui passato è legato alle, spesso tristi e dolorose, avventure coloniali olandesi. Menzione d’onore poi per il Museo di Escher, dedicato al pittore e incisore grafico olandese.
Ultimo, ma come si dice non meno importante, è il museo di Gevangenpoort, la vecchia prigione dell’Aja, che vi permetterà di toccare con mano le condizioni in cui venivano tenuti i criminali e poi, nella seconda parte, vi permetterà di fare un “tour interattivo” con una audioguida (inglese nel mio caso) che vi portate dietro. Anche questo può essere, a seconda dei vostri gusti, piuttosto stimolante.
Nel centro storico poi si trova il Binnenhof, sede del parlamento olandese e luogo di lavoro del Primo Ministro (nel periodo in cui sono stato io il palazzo era oggetto di estesi interventi di manutenzione e il partito di destra di Gert Wilders era appena uscito vincitore dalle elezioni). Da queste parti c’è anche il palazzo reale e il palazzo dove il re lavora.
Non c’è dubbio che l’aria affascinante che si respira nel centro della città sia evidente soprattutto nell’area dell’Hofqwartier, una zona pedonale dove negozi, gallerie d’arte e caffè si alternano senza sosta, area che si rivela una miniera d’oro se avete una certa passione, come il sottoscritto, per gli scatti notturni.
Piccolo sottocapitolo per parlare di ristoranti e caffè
Girare in una città senza fermarsi a provare qualche caffè, inteso più come luogo che come miscela, non sarebbe da me. A L’Aja non rimarrete delusi dalla scena dei caffè e nemmeno da quella dei ristoranti.
Per quanto riguarda la bevanda scura che si può accompagnare con panini o dolci, solo in una delle vie pedonali dello shopping, Noordeinde, troverete almeno una mezza dozzina di caffè. Personalmente ne segnalo due, Lola cafè, un negozio di biciclette che ha anche un’area bar, apprezzabile soprattutto se volete un luogo tranquillo, e poi il The Bookstor cafè, una libreria/bar sempre piuttosto affollata. Menzione d’onore per coffeecompany, una catena di buona qualità.
Una precisazione è d’obbligo. Gli orari d’apertura possono essere molto diversi dai nostri. Nelle periferie direi che 10-18 è un classico, qualcuno poi apre alle 9, altri chiudono alle 17. In centro città gli orari si allungano un po’, con aperture tra le 8-8.30 e chiusure alle 19-20. Nonostante questo potreste trovare anche qualche caffè che apre alle 12 e chiude verso le 17 (gli olandesi hanno anche un orario di cena anticipato rispetto a noi, diciamo tra le 17 e le 18).
Capitolo ristoranti. Anche qui siamo messi piuttosto bene. La scelta di luoghi dove mangiare è piuttosto ampia, dai fast food allo stellato/ricercato. In genere per una cena si fanno dei menù di 3 portate i cui prezzi variano tra i 35 e i 40 euro, con buon cibo e servizio impeccabile (per i miei gusti vi suggerirei di dare un’ occhiata a Gyros e Palmette).
Menzione d’onore per il mercato. Posizionato poco fuori dal centro, a circa 3km a sud ovest della stazione centrale. Nel mercato de L’Aja potete trovare di tutto, dalle verdure al cibo etnico, dagli accessori per i cellulari ai vestiti. Per gli appassionati di shopping di certo un punto interessante.
Cosa vedere a l’Aja, la spiaggia e Scheveningen
Non molti vengono in Olanda per andare al mare, ve lo concedo, ma se passate da queste parti dovete fare di tutto per venire a Scheveningen, la spiaggia dell’Aja. Anche in inverno è un luogo interessante, sia per scattare qualche foto che per fare una romantica (o più solitaria) passeggiata sulla spiaggia.
Scheveningen ha una lunga tradizione di turismo che oggi è portata avanti dagli stabilimenti balneari e da un molo lungo e coperto che offre diverse forme di intrattenimento. Troverete infatti bar e ristoranti oltre ad una ruota panoramica e una torre per il bungee jumping.
Il fronte mare è dominato dal Grand Hotel Kurhaus, un hotel di lusso architettonicamente pregevole, che contrasta con i residence e gli appartamenti accanto, piuttosto anonimi. Andando verso sud sulla passeggiata potete poi trovare un interessante area con diverse sculture tutte piuttosto…fantasiose.
A mio parere per un pomeriggio (e magari anche di più, infatti nella zona c’è anche un bowling, un minigolf e tante altri piccoli o grandi divertimenti) l’area di Scheveningen è ottima, tra l’altro facilmente raggiungibile dalla stazione centrale con il tram 9.
Tiriamo le somme per l’Aja
Inutile negarlo, L’Aja è stata una sorpresa estremamente piacevole e per tantissimi motivi. Certo è una grande città, in pratica la capitale del Regno dei Paesi Bassi, ma è anche “raccolta”, non dispersiva, facile da girare a piedi e con i mezzi pubblici.
Ha anche una dimensione internazionale. Per dirvi, immaginate che un pomeriggio verso le 17, al Lola cafè eravamo seduti in tre: io, italiano, una ragazza olandese e un ragazzo neozelandese che era fidanzato con la barista, australiana (io ero anche il più vecchio).
Profilo che è reso ancora più rilevante grazie alla Corte Penale Internazionale, una conquista di civiltà non esente da critiche ma pur sempre fondamentale. Questo intenazionalismo non inficia però l’olandesità, se mi permette il termine, della città, che al contrario di Amsterdam non ha un quartiere a luci rosse e non vede coffeshop ad ogni angolo. Qualcuno diverso da me direbbe più autentica, ma sapete che a me queste cose non piacciono, per cui non lo dico.
I musei sono molti, belli e vari (sebbene moderatamente costosi), e non eccessivamente grandi, insomma non vi prenderanno per sfinimento. C’è ovviamente spazio per i negozi delle grandi marche che trovate un po’ da tutte le parti, ma nelle viuzze strette dell’Hofqwartiet trovate molte gallerie d’arte da visitare e in cui trovare qualche pezzo da portare a casa (portafoglio permettendo). Infine, muoversi tra L’Aja e le città vicine (Rotterdam, Amsterdam, Leida e Delft) è facilissimo e piuttosto veloce con tram, treni e metro.
Per tutti questi motivi, se state pensando di fare un giro in Europa, magari in particolare ad Amsterdam (la più conosciuta delle città olandesi), non dovete mancare di passare a L’Aja.
Come avrete argutamente capito, l’articolo su cosa vedere a L’Aja è terminato, se volete proseguire nella lettura vi suggerisco qualche articolo:
