The fifth sun, il quinto sole, una nuova storia degli Aztechi

In questo piovoso pomeriggio di Ottobre, chiuso nella mia casetta olandese, vi voglio parlare di un libro che ho finito di leggere qualche settimana fa. Si tratta di The fifth sun, una nuova storia degli Aztechi. Questo libro l’ho trovato, badate bene, consigliato su tik tok e ho comprato l’edizione inglese di Amazon perché nell’italico idioma non sembra che qualcuno sia per ora interessato alla pubblicazione.

Il libro racconta, come potrete immaginare, la storia del popolo azteco, dalle origini nel mitico “territorio delle sette caverne”, probabilmente in quello che è oggi il sud ovest degli Stati Uniti (apro una parente, giusto così… ci rendiamo quindi conto che gli antenati dei moderni messicani erano statunitensi? giusto per fare un po’ il punto di quanto poco senso abbiano gli attuali confini) fino alla conquista spagnola e, molto importante, al periodo della post conquista.

Chi erano gli Aztechi

La domanda potrebbe sembrare stupida. Li abbiamo studiati a scuola e più o meno tutti abbiamo una certa idea di chi fossero gli aztechi. Una idea infarcita di sacrifici umani (vi ricordate l’interessante Apocalypto con regia di Mel Gibson?), piramidi grondanti sangue, una sorta di gioco del pallone un po’ violento (ollamaliztli) e un calendario complesso e vagamente apocalittico.

calendario azteco, pietra del sole
The fifth sun, recensione del libro che racconta una nuova storia degli Aztechi. Qui abbiamo una foto, tratta da Wikimedia, della Pietra del sole, una rappresentazione su roccia del calendario degli Aztechi

A proposito di Aztechi un classico è poi la storia, raccontata dal punto di vista spagnolo ovviamente, di come il popolo mesoamericano riconobbe negli spagnoli venuti da oriente, un loro dio, e di conseguenza si consegnarono alla superiorità spagnola senza battere ciglio. Bene, mi spiace rovinarvi la storiella, che è poi alla base di tantissima archeologia misteriosa, ma questa versione non è la versione che gli Aztechi stessi raccontano. E questo libro è proprio qui che si inserisce.

Gli Aztechi erano un popolo fiero e bellicoso, capaci, pur essendo gli ultimi arrivati nelle valli centrali del Messico, di estendere il territorio sotto il loro controllo da una piccola cittadina in una zona paludosa (Tenochtitlan – Città del Messico) a un territorio ampio e vario che, con alleati e vassalli, arrivava a comprendere una buona parte del Messico Centrale.

La vita degli Aztechi comprendeva una certa familirtià con i sarcifici umani, certamente, ma anche un sistema di scrittura articolato, arti raffinate, un preciso senso di famiglia e spietate lotte intestine per il controllo del potere. Il mondo Azteco insomma, al contrario di quello che possiamo pensare, era un mondo sofisticato e complesso fatto di intrighi familiari come nemmeno i Borgia, e molte guerre, contro altre città e a volte all’interno della stessa cittadina.

Un uomo in costume da guerriero azteco con sfumature di nero  e cappello di piume
The fifth sun, una nuova storia degli aztechi, recensione. Un uomo in costume da guerriero azteco. Foto di Heber Vazquez da Pexels.

Era un mondo unico, che aveva un legame con la natura piuttosto profondo ma allo stesso tempo non favolistico e ingenuo, come spesso viene rappresentato. Erano persone che non sapevano dell’esistenza dell’Europa e dei potenti regni che li abitavano ma che, una volta venuti in contatto con gli spagnoli, non si trovarono certo in difficoltà nel capirne le intenzioni e le mire, perchè in fondo erano uomini e non dei.

The fifth sun, ora parliamo del libro

Va bene gli Aztechi, ma volgiamo dire qualcosa sul libro? Ovviamente si. La caratteristica principale di questo libro è che per raccontare la storia di questo affascinanate popolo utilizza delle fonti in lingua Nahuatl (la lingua parlata degli aztechi), messe nero su bianco dai discendenti degli aztechi stessi tra il 1550 e il 1620.

Queste fonti azteche post conquista sono sempre state considerato poco attendibili, di parte, viziate da una visione del mondo un po’ ingenua e dominata da figure e personaggi che non erano considerati reali o non completamente reali. Solo negli ultimi anni, quando i pregiudizi che credevano il mondo europeo fonte di civilizzazione per tutte le altre società sono crollati, solo allora lo studio di queste fonti è stato messo al pari di quelle europee del tempo (come saprete soprattutto frati e monaci che, mossi da compassione o interesse, decisero di narrare la storia di questi “popoli primitivi” ora soggetti alla forza civilizzatrice del cristianesimo. Uno di questi ad esempio è il manoscritto del dominicano Diego Duran, un altro è il Ramirez codex).

The fifth sun, una nuova storia degli Aztechi. Anche qui un costume da guerriero azteco ma sullo sfondo la piramide del sole di Teotihuacan. Per inciso la piramide di Teotihuacan non è stata costruita dagli Aztechi ma li precede di circa 7-800 anni.  Foto di Eduardo Gonzalez da pexels
The fifth sun, una nuova storia degli Aztechi. Anche qui un costume da guerriero azteco ma sullo sfondo la piramide del sole di Teotihuacan. Per inciso la piramide di Teotihuacan non è stata costruita dagli Aztechi ma li precede di circa 7-800 anni. Foto di Eduardo Gonzalez da pexels

Questi testi scritti dai discendenti degli aztechi, nel periodo successivo alla conquista spagnola, ci raccontano di un mondo azteco che ancora vive e “combatte”, mischiato a quello spagnolo e a quello dei nuovi schiavi proveninenti dall’Africa. The fifth sun si sforza in maniera considervole nel farci capire che il mondo degli Aztechi non è finito nel 1519 conl’arrivo di Cortes e delle malattie europee, ma è continuato, in forma certamente diversa, ma è sempre continuato, andando via via mischiandosi ed amalgamandosi con quello che era il mondo mestizo, africano ed europeo.

La storia vibrante e colorata, piena di intrighi familiari e vendette, guerre e un pizzico di vita quotidiana, rivive quindi in maniera dinamica in questo compendio che, pur essendo molto denso, consta di “sole” 200 pagine.

The fifth sun le mie conclusioni

Se siete in grado di leggere in inglese senza troppe difficoltà, e ovviamente se siete interessati alla storia degli Aztechi, questo libro dovrebbe entrare nella vostra biblioteca.

Dovrebbe essere nella vostra biblioteca perché è una bella lettura, non troppa complicata, ma densa e avvincente.

Dovrebbe essere nella vostra biblioteca perché finalmente la storia di un popolo non viene narrata solo attraverso gli occhi, la bocca e le mani di coloro che li hanno vinti e soggiogati, uccisi e imprigionati, ma attraverso la bocca e le mani di coloro che possono, a pieno titolo, definirsi discendenti di Montezuma.


L’articolo su The fifth sun, una nuova storia degli aztechi è terminato, se avete intenzione di leggere ancora qualcosa vi posso consigliare:

Tra la terra e il cielo di Peter Frankopan, una storia del legame tra uomo e ambiente

La storia di Magellano e del suo drammatico viaggio intorno al mondo, tra l’altro compiuto proprio negli stessi anni in cui Cortes Sbarcò in Messico

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