Ormai è un po’ di tempo che vi racconto qualcosa delle città più pericolose del Sud America (c’è un piccolo libro da qualche parte, Narcos e vicoli) e per continuare la serie ho pensato che una bella classifica, fatta giusto per stimolare il nostro lato più morboso, potrebbe interessare il popolo di internet.
Ancora una volta, come ho fatto in innumerevoli altre occasioni, devo ricordarvi che il concetto di pericolosità, specie se applicato a città che non si conoscono e paesi di cui non si parla la lingua, è un concetto estremamente flessibile e variabile. Se guardiamo il percorso storico, diciamo dagli anni ’90 ad oggi, direi che non ci sono città del Sud America che sono diventate più pericolose, tutte, o quasi, lo sono meno oggi di quanto non lo fossero in passato.

Eppure questo non basta per rilassarvi, non basta perché ci sono sempre dei pericoli reali, tangbili, spesso nascosti in angoli anche piuttosto turistici. E poi non basta perché la cassa di risonanza dei social amplifica tutto in maniera incredibile e, ancora più semplicemente, il numero di turisti è quasi ovunque schizzato alle stelle.
Per tutti questi motivi vi lascio questa classifica con un sorriso sulle labbra e a voi più o meno intrepidi viaggiatori mi raccomando di approcciare il viaggio sempre con un pizzico di sano, comune, buon senso. Il punto finale è sempre il solito: tenete gli occhi paerti e il profilo basso.
Le città più pericolose del Sud America (che forse visiterai lo stesso)
Disclaimer: questo non è un articolo per scoraggiarti dal viaggiare, anzi. È per aiutarti a farlo con il cervello acceso e magari una cintura portadocumenti sotto la maglietta. Il Sud America è un continente straordinario, ma come in ogni avventura che si rispetti, ci sono luoghi dove è meglio tenere gli occhi aperti e la zip dello zaino chiuso.

E allora ecco la nostra top 5 delle città più pericolose del Sud America, in ordine crescente di pericolo. Perché a volte è più emozionante iniziare dal “meno peggio”.
5° posto – Cali, Colombia
“Balli, sorrisi… e poi? Meglio controllare il portafoglio.”
Cali è la capitale mondiale della salsa (il ballo, nel caso aveste dubbi), e come tale sprizza vitalità e musica da tutti i pori. Ma sotto la superficie ritmica si nasconde una criminalità urbana tutt’altro che folkloristica: scippi, rapine, e qualche “non ti conviene entrare lì” in certi quartieri.

Punti bonus: la scena culturale è viva e i locali sono fantastici, ma ricordati che il ritmo e l’alcool possono ingannare, soprattutto dopo il tramonto.
4° posto – Fortaleza, Brasile
“Sole, mare, sabbia e… ‘Dov’è finito il mio cellulare?’”
Dovrebbe essere un paradiso tropicale e in parte lo è. Ma dietro le spiagge da cartolina, Fortaleza è alle prese con una forte disuguaglianza sociale e un tasso di crimini violenti tutt’altro che trascurabile.
Per chiarirci, se un locale ti dice di non andare in spiaggia di notte, non è perché non amano il romanticismo, fidati.

3° posto – Belém, Brasile
“Porta dell’Amazzonia… e, talvolta, anche dell’ospedale.”
Belém è il grande porto d’accesso all’Amazzonia, piena di storia, mercati, pioggia tropicale e… criminalità urbana.
Qui la povertà diffusa e la mancanza di controllo in certi quartieri hanno alzato i livelli di violenza, specialmente per scippi, furti d’auto, rapine e traffico di droga.

Nota esotica: il mercato di Ver-o-Peso è uno dei più belli del continente. Ma non è il posto dove distrarti con Google Maps mentre hai in mano uno smartphone da 1000 euro.
2° posto – Medellín, Colombia
“Dalla cocaina alla blockchain. Ma il pericolo non è andato in pensione.”
Sì, Medellín ha cambiato pelle, e il cosa e come è raccontato nell’articolo che trovate linkato. Non possiamo però neanche mettere sotto il tappeto tutta la polvere che si è sollevata negli ultimi venticinque anni. Medellin resta infatti una città con una storia criminale pesantissima e numerose aree ancora controllate da bande armate e cartelli locali.
I tour nella Comuna 13 sono popolari ma meglio andarci con chi sa dove mettere i piedi.

Il risultato finale è un cntrasto strano: una delle città più innovative del Sud America dove però può ancora persistono fenomeni criminali vecchi come il mondo.
1° posto – Caracas, Venezuela
“La medaglia d’oro della tensione urbana.”
Caracas è il boss finale del videogioco “città più pericolose del Sud America”. Un tempo elegante capitale sudamericana piena di disuguaglianze ma anche di vita notturna e cocktail a suon di DJ, oggi è segnata da crisi economica, blackout, carenza di beni primari e, dettaglio non trascurabile, una delle più alte percentuali di omicidi al mondo.

Girare per Caracas senza una guida locale è un po’ come entrare in una escape room ma senza uscite di sicurezza.
Cose belle da vedere ce ne sarebbero anche, ma potresti non sentirti abbastanza sereno per goderti l’architettura modernista mentre ti guardi le spalle ogni tre secondi.
Menzione d’onore per – San Pedro Sula, Honduras – Centro America
“Quella che fu la capitale mondiale degli omicidi”
Per anni è stata la città più pericolosa del mondo, ma di recente ha lasciato volentieri lo scettro a qualcun altro. Restano però altissimi livelli di violenza urbana, lotte tra gang e armi facili, il tutto rende questa città una destinazione… diciamo non esattamente per backpacker sprovveduti.

A pochi chilometri ci sono spiagge spettacolari ma se dovete passare dalla città che produce 2/3 del prodotto interno lordo dell’Honduras, tenete gli occhi ben aperti (che è forse una delle mie frasi preferite).
Menzione d’onore per – Acapulco, Messico – Centro America
“Dove una volta c’erano divi di Hollywood, ora ci sono… altri tipi di fuochi d’artificio.”
Chiarimento in relazione a titolo. Acapulco e San Pedro Sula sono tecnicamente in Centro America ma volevo metterle perché credo siano mete relativamente conosciute e fanno comunque parte del mondo latino americano.
In particolare Acapulco è una località turistica che negli anni ’70 ospitava star internazionali e che oggi ospita le peggiori statistiche di omicidi legati al narcotraffico.

I resort sono ancora belli ma il consiglio generale è: non ti avventurare in giro da solo/a di notte. E prenota almeno la colazione inclusa, già che ci sei.
Città pericolose del Sud America, domanda bonus: “che faccio? Non parto più?”
No, tranquilli. Non è una lista del tipo “qui non ci dovete mettere piede”, ma piuttosto una raccolta di attenzioni necessarie. Alcune di queste città offrono esperienze uniche, ma bisogna sapere come muoversi, quando muoversi e soprattutto con chi. Specie in questi posti chi va con lo zoppo impara zoppicare e poi alcool e droghe non aiutano ad orientarsi, tenetelo presente.
Consigli fondamentali:
- Niente orologi costosi. Anche il tuo Casio del liceo andrà benissimo.
- Se Uber è disponibile, usalo. Anche solo per non dover negoziare con il tassista armato di machete (metaforico, si spera).
- Chiedi sempre consiglio ai locali fidati: receptionist, guide ufficiali, o chi ci vive davvero.
- Se il tuo sesto senso urla “no”, ascoltalo. È uno dei migliori compagni di viaggio.
Conclusione: Sud America, ti amo
Il Sud America è un mix irresistibile di storia, natura, musica e caos creativo. Per noi Europei soprattutto c’è qualcosa di esotico e di familiare allo stesso tempo. Purtroppo alcune città — per quanto affascinanti — vanno trattate come un piatto piccante: meglio non buttarcisi a capofitto senza sapere cosa contiene.
E ricordati: il pericolo esiste ovunque. Anche nel traffico romano o nei gabbiani di Cattolica. Solo che in certi posti la prudenza non è un’ opzione: è parte del bagaglio a mano.
Il post sulle città più pericolose del Sud America è finito, se ne avete ancora vi consiglio: