Come scegliere la destinazione di viaggio. Parto…ma dove vado?

Una volta che saremo sopravvissuti alla seconda ondata del coronavirus, evitato la terza e la quarta e sempre sperando di aver mantenuto anche un minimo di reddito, alcuni fortunati ritorneranno a domandarsi “Dove posso andare per il ponte dell’Immacolata? e cosa facciamo per le feste di natale?”.Insomma, potremmo tornare a vivere come facevamo prima e chiedersi come scegliere la destinazione di viaggio potrebbe non essere più una domanda stupida. Allora, perché non portarci avanti in questa domenica novembrina?

Come scegliere la destinazione di viaggio. Ho tempo e soldi (strano!) ma dove vado?

Insomma, siete sopravvissuti all’apocalisse, avete le ferie, avete voglia, magari c’è anche un amico/a che potrebbe partire con voi. Tutto perfetto. Tranne una cosa. Non sapete dove andare. Scegliere la destinazione di viaggio, specie se si è in due, è una cosa piuttosto complessa.

Io sono del parere che non esista logica nel viaggio. L’ho ripetuto mille volte, chi mi segue lo sa si potrebbe dire. La vacanza potrebbe certo rispondere a necessità fisiologiche o richiami parentali, bisogni familiari o congiunture economiche recessive. Il viaggio però è diverso, non lo si può piegare a fattori logico-economici.

Il viaggio, qualunque sia la destinazione, produce stanchezza e soddisfazione, esperienze e frustrazione in un mix simile ma sempre diverso. Si parte fuggire, per cercare o per trovare ma alla fine si torna sempre con qualcosa in più (si, gonorrea e sifilide sono comprese).

Contrariamente a quello che molti immaginano non si vuole perdere significato ma acquisirne di nuovi. Anche la fuga è rivolta in genere non al puro annichilimento, ma a sostituire il dolore e la sofferenza con qualcosa di nuovo. Insomma si fugge per trovare una dimensione che dia un diverso significato alla nostra esistenza. Se poi una semplice destinazione possa fare tutto questo direi che è da discutere.

Ecco, quando si parla di dare un nuovo significato alla propria vita.
Ecco, quando si parla di dare un nuovo significato alla propria vita.

Perché il segreto, alla fine lo posso onestamente confessare, è che la destinazione conta assai poco. Ecco il paradosso. E che cazzo direte voi, parti il post dicendo che darai consigli su come scegliere la destinazione di viaggio e poi dici una vale l’altra?

Come scegliere la destinazione di viaggio…Ma io chi sono?

Partendo con la giusta predisposizione e armati della necessaria curiosità, dove andate non è davvero importante. È per questo che viaggiare verso le destinazioni che le compagnie low-cost mettono in offerta non è una cattiva idea. Potrebbe non essere la cosa migliore in assoluto, e certo vi vorrei spingere a cercare di capire qualcosa di voi stessi per poi pensare a dove andare, ma certo non rappresenta un problema.

Sono quindi abbastanza sicuro che non possa esistere una progressione lineare che parte dal vostro comune di residenza e vi porta alla giungla della Papua Nuova Guinea passando magari per un paio di capitali europee e poi da Dubai. Non che ci sia nulla di male nel farlo ma la progressione non è l’unica strada. Il viaggio segue la fascinazione, il mistero e l’attrazione irresistibile verso il luogo che volevate vedere fin da quando eravate bambini.

Però, prima che vi incazziate, qualche consiglio mi piace darlo. Giusto per far in modo che non mi sputiate quando ci incontriamo per strada.

1 – Ispirazioni

Le mie ispirazioni di viaggio vengono tratte da giornali (si, leggo ancora quelli di carta), libri, film e racconti di altri viaggiatori. Nel mio caso l’ago della bussola punta spesso verso l’Asia, in particolare medioriente e sud-est, ma avevo anche messo nel mirino gli Stan. DPCM e virus permettendo.

Oggigiorno abbiamo la fortuna/sfortuna di avere collegamenti con praticamente ogni Stato legalmente riconosciuto e spesso anche verso quelli che non sono riconosciuti.

Qualsiasi sia la vostra destinazione, specie se si tratta di un volo intercontinentale, vi vorrei spingere a prendere in considerazione l’idea di uno stop-over lungo. Con stop-over s’intende, e cito google, “la possibilità di una fermata intermedia durante un volo aereo, con soste superiori alle 24 ore”.

2 – Stop-over? si grazie, lungo per favore

L’aereo è un mezzo di trasporto diabolicamente veloce tre-quattro ore dentro una scatoletta d’alluminio e passate dalla nebbiolina umida di Bologna al caldo bollente di Dubai. Se l’aereo è veloce allora perché non rallentare? se avete tempo potreste decidere che lo scalo di 4 ore diventi una sosta di 4 giorni in un paese che sta tra casa vostra e il luogo che volete raggiungere.

Facendo in questo modo raramente i voli aumentano di prezzo (anzi, spesso potreste trovare delle ottime occasioni a prezzi anche più bassi che con uno scalo breve) e voi avrete l’occasione di vedere un posto interessante non solo dal finestrino dell’aereo.

Questa cosa funziona molto bene quando si viaggia per l’estremo oriente, in India e in Asia Centrale, in Australia e Nuova Zelanda. In questo caso infatti le soste a Dubai, Abu Dhabi, Doha, Giordania, Oman, o Thailandia possono rivelarsi di per se stesse un viaggio.

D’altronde, se mi permettete la digressione, gli Stati che si affacciano sul Golfo Persico sono da millenni crocevia dei traffici che terminano in quelle che una volta erano chiamate “isole delle spezie”, o in Cina/Giappone. Nell’ambito della teoria geopolitica cinese adesso si parla della “collane di perle”.

Se parlo di come scegliere la destinazione di viaggio devo dire che il continente asiatico è una delle mie destinazioni di viaggio preferite. Qui vedete la collana di perle. In rosso le basi cinesi nell'Oceano Indiano
Se parlo di come scegliere la destinazione di viaggio devo dire che il continente asiatico è una delle mie destinazioni di viaggio preferite. Qui vedete la collana di perle. In rosso le basi cinesi nell’Oceano Indiano

Anche se non andate lontano potreste comunque pensare di fare uno stopover. Nel mio viaggio in Georgia e Armenia ho approfittato di qualche giorno in più per fermarmi ad Istanbul. 

Andando verso il Nord America la cosa si fa più complessa ma se la vostra meta è l’america centrale o il sud america ecco che New york, Boston, Miami o Toronto possono fare al caso vostro.

3 – Curiosità prima di tutto

Insomma, mai come in questo caso una buona occhiata al mappamondo, o a google maps, può darvi l’idea dei luoghi che attraverserete e che magari sareste interessati a vedere o a conoscere.

Un ingrediente fondamentale del viaggio è infatti la curiosità, la voglia di andare a scoprire cosa ci sia in quel  “punto bianco” della mappa, perché sebbene non esistano più luoghi inesplorati sulla Terra, anche noi possiamo essere degli esploratori e anche noi possiamo apprezzare l’emozione e il gusto di andare la dove nessuno, almeno nessuno che voi conosciate, è giunto prima!


Il post su come scegliere la destinazione di viaggio è finito, andate in pace, lockdown permettendo.

Se adesso avete qualche idea in più potete scegliere di viaggiare da soli.

O magari di spendere un po’ di più per il biglietto aereo.

E poi, ovviamente, se siete internazionali, qualche classico :

Bangkok cosa vedere

Oslo, cosa vedere nella costosa e vivace capitale norvegese

Infine, in tempi di Coronavirus, qualche consiglio di provata e patriottica fede nel’italico stato cioè:

La piramide etrusca di Bomarzo

La rocca di Montefiore Conca

Cosa vedere a Palermo

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