Dodecaneso, la storia e il fascino dell’isola di Symi

Il terzo piatto di questo “pranzo greco” non è il principale ma di sicuro è molto molto interessante.
No, non siete capitati per sbaglio su un blog di cucina, siete sempre su thelazygeographer. Se vi siete persi qualche pezzo vi posso ricordare che gli ultimi due articoli erano su Rodi (il piatto principale diciamo, se non altro per questioni di pura grandezza, perché in fondo le dimensioni contano) e su Lindos, grazioso villaggio nella parte centrale dell’isola. Questo quindi è il terzo piatto greco è sarà un post sulla splendida isola di Symi.

Symi porto
Isola di Symi, Chorio, porto. Gli stand che vedete in primo piano sono quelli dove i respponsabili dei tour si siedono in attesa di clienti.

Ci tengo a precisare che la metafora culinaria è mia e me ne assumo la responsabilità. Ora partiamo.

Symi, overture in Do maggiore

Cosa dire dell’isola di Symi? senza essere un marinaio posso dire che Symi è davvero bella e se pensate di andare a trascorrere un certo periodo a Rodi, o in qualche altro posto vicino, dovreste cercare di fare uno sforzo per passare qualche giorno su questa isola.

Precisazioni sono d’obbligo. Il nostro soggiorno è venuto a coincidere in un periodo, fine ottobre, che definire di bassa stagione sarebbe corretto se non fosse, appunto, fine ottobre. Intendo dire che saremmo stati davvero in bassissima stagione se non fosse stato per il grande numero di turisti che girovagavano per la cittadina e che rendevano il tutto più simile ad un nostro giugno inoltrato ecco.

Questo significa che in alta stagione, almeno nell’alta stagione 2021, i numeri devono essere stati piuttosto importanti. Ora, io non sono un amante della folla, in genere molti turisti non si confanno al mio modo di viaggiare. Anche perché, com’è ovvio, molti turisti, specie in una relativamente piccola isola, significa difficoltà a prenotare e prezzi molto, molto alti. Se noi abbiamo speso 55 euro al giorno per una camera doppia, non fatico ad immaginare prezzi almeno tripli nei momenti clou.

symi strada in salita
La ripida scalinata che dal centro di Chorio porta alla parte alta del paese. Da tenere presente che esiste anche un’altra scalinata, meno ripida e più “panoramica”, che si prende vicino al porto del paese

Il tragitto in traghetto dall’isola di Rodi (porto di Akandia) dura circa un’ora ma ci sono anche molte barche che organizzano escursioni di un giorno verso il centro principale di Symi (partenza la mattina da Mandraki Marina e rientro nel tardo pomeriggio). A mio parere un’escuriosne giornaliera, sebbene possa essere sufficiente per spalmarsi un po’ di crema solare e stendersi a prendere il sole su qualcuna delle belle e piccole spiagge dell’isola, non è sufficiente ad apprezzare davvero il cuore dell’isola di Symi.

Infine anche in questo caso, come per Lindos, questo post non vuole essere un elenco di luoghi da vedere sull’isola, sebbene qualcosa verrà citato. Vuole semplicemente dipingere un modesto affresco dell’isola di Symi, affresco fatto di impressioni, storie e sensazioni, convinto che ciò possa essere sufficiente per convincervi ad andare.

Symi, le dimensioni contano

Per prima cosa. L’isola di Symi non è proprio, come ho invece pensato e scritto in qualche caso, una piccola isola.

Si tratta di 65 km2 di terreno per lo più montagnoso in cui vengono incluse anche alcune isolette vicine all’isola più grande. Il centro principale è Chorio, quello dove si trovano molti ristoranti, bar, dove partono i traghetti per Rodi e le barche che fanno i tour giornalieri intorno all’isola.

Symi mare

L’isola di Symi ha una popolazione di circa 2500 persone ma, come in tutti luoghi turistici dove la stagione ha una notevole importanza, il numero degli abitanti aumenta durante il periodo estivo.

Cosa vedere a Symi: un po’ di storia

Su una collina sovrastante la città di Chorio si trova un castello del periodo medievale, usato dai cavalieri di San Giovanni, dagli ottomani e anche dagli italiani. Per arrivarci ci sono due salite, una semplice scalinata che parte quasi dal centro di Chorio e un’altra più ripida che parte dall’affittacamere Evi Apartment.

Oltre al castello si possono ammirare diverse chiese:

  • il monastero dell’Arcangelo Michele nella parte sud dell’isola
  • sulla collina di Nimborio la cappella di San Giorgio, con resti delle mura pelasgiche
  • La chiesa di San Emiliano, nella parte nord ovest dell’isola
  • La chiesa di Sant’Atanasio, quella della Nostra Signora e ancora quella della Vergine nella parte alta della cittadina di Chorio.
Isola di Symi. Il centro abitato è quello di Chorio, con le sue case colorate. Nella parte centrale in alto la collina che domina la città con tre chiese: la chiesa della Vergine, bianca e gialla in primo piano, quella  della Nostra Signora (tetto azzurro e bianco sulla cima della collina) e un piccolo pezzo del castello dei Cavalieri di San Giovanni.
Isola di Symi. Il centro abitato è quello di Chorio, con le sue case colorate. Nella parte centrale della foto, in alto, la collina che domina la città con due chiese: la chiesa della Vergine, bianca e gialla in primo piano, quella della Nostra Signora (tetto azzurro e bianco appena visibile sulla cima della collina) e un piccolo pezzo del castello dei Cavalieri di San Giovanni.

Vicino al castello si trovano anche i mulini e il Pontikokastro, una rovina (forse una tomba o un monumento) probabilmente risalente al periodo delle guerre tra Sparta e Atene. Purtroppo però le notizie in merito sono scarse. Se dal Pontikokastro, dove avete una splendida vista sulla cittadina più in basso, proseguite dritti per un po’ arriverete a quello che rimane di un vecchio cannone antiaereo risalente alla seconda guerra mondiale.

Ultima nota storica, nella parte alta della città c’è un museo archeologico, sapevo che morivate dalla voglia di saperlo.

Excursus storico sull’isola di Symi che se volete potete saltare

Come da titolo la questione dei resti del cannone antiaereo non sarebbero di per sé interessanti se non per un piccolo excursus storico. Si tratta del Raid su Symi.

Quest’isola, come anche le altre del Dodecaneso italiano, fu occupata dalle truppe tedesche dopo la resa e il cambio di campo degli italiani l’otto Settembre del 1943. Nel Luglio del 1944 un gruppo di circa 350 SAS britannici e forze speciali greche organizzarono un raid contro le forze naziste e gli italiani (carabinieri) rimasti fedeli alla Repubblica Sociale.

Symi cannone antiaereo
Isola di Symi. I resti del cannone antiaereo che mi hanno spinto a raccontarvi del raid su Symi. Si trovano poco dopo il Pontikokastro.

Il raid su Symi fu un totale successo, le forze italiane e tedesche vennero sbaragliate e in conseguenza di ciò, dopo il ritiro delle forze speciali greche e britanniche, i tedeschi decisero di impegnare nella zona un numero di soldati molto maggiore, soldati che altrimenti avrebbero potuto essere impegnati in altri teatri di guerra. I nazisti si arresero poi ai britannici alla fine della guerra (8 maggio) e l’isola di Symi venne restituita alla Grecia nel 1948.

Sempre in tema è curioso tenere presente che durante il nostro soggiorno sull’isola si sono svolte le celebrazioni per l’OXI day, la festa nazionale greca in cui viene ricordato il NO pronunciato all’ultimatum fascista in cui si chiedeva alla Grecia di lasciare che il proprio territorio venisse occupato dalle truppe italiane (1941).

Symi, le spiagge e i tour

Anche per questa isola, come per Rodi e per il villaggio di Lindos, oso immaginare che la prima ragione turisticamente importante per raggiungerla sia legata più al sole e alle spiagge che non ai resti di cannoni antiaerei e castelli. In questo senso siete capitati molto ma molto bene, avrete infatti l’imbarazzo della scelta.

Symi vista da Pontikokastro
Il paesino ddi Chorio con le sue case pastello molto ben conservate. Dietro la punta che vedete sulla destra c’è la psiaggia più vicino al paese e da lì si prende anche la strada litoranea che vi permette di raggiungere le altre, almeno quelle vicine a Chorio. Il promontorio che veddete sullo sfondo non è parte dell’isola ma un’altra isola, disabitata.

Nel paesino di Chorio il porto ha un’acqua così pulita e limpida che non esiterei un attimo a fare il bagno, ma se volte qualcosa di più naturale avete solo da chiedere. A un tiro di schioppo dal centro, accanto al Paradise Nos beach restaurant c’è infatti la prima spiaggia. Proseguendo sulla strada che serpeggia lungo la costa troverete qualche altra piccola insenatura e piccole baiette, dove potrete scendere a mare (ad esempio Sarah beach).

Un po’ più lontano dal paese principale, ma comunque raggiungibile a piedi con circa 30 minuti di passeggiata, c’è poi la spiaggia di Emporio, davanti al Giala beach bar che vi consiglio caldamente) e infine quella di Nimborio vicino ai resti di catacombe del periodo greco e alla chiesa dell’Arcangelo Michele.

Sparse lungo la costa frastagliata ci sono poi moltissime baie più riparate e solitarie, in genere raggiungibili più facilmente in barca che a piedi, in auto o in scooter (auto e scoter possono essere affittati sull’isola).

Simy porto 2
Un’altra vista di Chorio, questa volta dal molo dove partono alcuni dei traghetti per Rodi. I traghetti infatti partono da due moli diversi, I più picoli dal molo vicino alla torrre dell’orologio, mentre quelli più grandi da un molo più nuovo all’estremità meridionale dell’abitato.

I tour partono in genere dal porto di Chorio, durano una giornata e nei 30 euro di costo (media non ponderata) è previsto un pranzo a base di carne, o pesce, alla griglia, cucinato direttamente su una delle spiagge. Tutto in tono molto greco e assolutamente delizioso.

Conclusioni su Symi

Symi è stata una sorpresa. Non credevo di poter rimanere così affascinato da un piccolo centro di mare.

Chorio, con le case color pastello tutte belle come in un acquerello di Renoir, è da cartolina. Il cibo è sempre ottimo, anche se i ristoranti sono un po’ più costosi che a Rodi (con la piacevole eccezione della taverna Lyris, dove abbiamo cenato per tutte e tre le sere). Le strutture turistiche sono di ottimo livello e potrete trovare un po’ tutto quello che può servire ad un turista medio.

Le montagne, il paesaggio ancora non rovinato da una febbre edilizia che in alcuni casi, anche a Rodi, ha portato ricchezza ma anche fatto evidenti danni, le spiagge, il mare cristallino con mille sfumature di blu che anche solo immaginarsele sarebbe difficile, tutto questo fa dell’isola di Symi un luogo davvero stupendo dove passare le vacanze. Avrete la possibilità di nuotare, mangiare pesce, prendere il sole e andare in giro a cercare le tracce del passato dell’isola, siano esse relative alla forte religiosità degli isolani, al periodo della seconda guerra mondiale o ancora più risalenti.

Che dite, ci vediamo a Chorio nel Settembre 2022?


Il post sull’isola di Symi è quindi finito, andate in pace. Per chi ha tempo da perdere lascio qualche link :

Cosa vedere ad Atene

Peloponneso cosa vedere e per i più curiosi il Peloponneso misterioso

Stavanger, petrolio e modestia

Copenaghen cosa vedere

Cosa vedere, quartiere per quartiere, a Oslo

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