Viaggiare soli o in compagnia?

Viaggiare soli? Esatto, proprio di questo vi voglio parlare.

Se cercate su Google queste due parole vi verranno fuori un miliardo di risultati. Ovviamente tutti a consigliarvi di farlo e… questa volta non posso che seguire la strada tracciata dalla mandria, anche se alcune precisazioni sono d’obbligo. In particolare ho un paio di cose che muoio dalla voglia di dire, specie prima di lanciarmi in discettazioni filosofiche sulle antiche mappe cinesi (nel prossimo post, credo avranno un grandissimo seguito).

Viaggiare soli? Certamente. Spesso potrebbe capitarvi quello che mi successe a Playa Samara, Costa Rica, nel 2013. Mi aggregai ad un piccolo gruppo di canadesi per qualche giorno, poi a degli americani. Cool.
Viaggiare soli? Certamente. Spesso potrebbe capitarvi quello che mi è successe a Playa Samara, Costa Rica, nel 2013. Mi aggregai ad un piccolo gruppo di canadesi per qualche giorno, poi a degli americani. Ragazzi divertenti ad alto tasso alcolico.

Viaggi in coppia. Carne e attrazione e insofferenza. Noia e rabbia. Amore e amicizia. 

Prima di parlare di viaggio in solitaria diciamo qualcosa sul viaggio in coppia e sgombriamo il campo dai dubbi che chi non mi conosce potrebbe avere. Non sono un tipo molto romantico e sebbene l’immagine sopra sia la mia, non ne vado molto orgoglioso. Perché non credo sia possibile fare un lungo viaggio in coppia e trascorrere tutto il tempo come due piccioncini in amore.

L’idea della fuga romantica sulla spiaggia del Costa Rica, con il tramonto sul Pacifico e la cena a lume di candela forse potrà valere per una sera, magari due, ma il resto degli altri 180 giorni di viaggio?

Coppia che si tiene la mano sullo sfondo di un panorama irlandese. Foto di Erica on the go da pexels
Viaggiare soli, in compagnia o in gruppo? So che vi immaginate il vaiggio con il vostro Lei/Lui in questo modo, ma più probabilmente la foto successiva potrebbe essere una migliore rappresentazione della situazione

Lasciate perdere le immagini di due tatuati personaggi che si abbracciano al tramonto. Il dietro le quinte è fatto di cagarella, occhiatacce, infinite discussioni, incomprensioni e moltissimo tempo perso. Non sempre, ma più spesso di quanto vorreste, e la responsabilità è ovviamente di entrambi.

Coppia che ha litigato seduta su una panchina. Foto di Vera Arsic da pexels
Viaggiare soli, in compagnia o in gruppo? Parte del tempo in viaggio lo passerete sicuramente così

Preparazione e compagnia

Sono convinto che forse la cosa più importante nella fase di preparazione di un viaggio sia la scelta del o dei compagni di viaggio. Io sono una persona tendenzialmente solitaria, amante dei luoghi poco affollati e delle compagnie che non parlano troppo. Mi piace fare le cose che gli altri non fanno e seguire le strade meno battute. Badate bene, non è una qualità, è una semplice attitudine, una preferenza.

Partendo da queste premesse la domanda che dovrei (e dovreste) farvi è : quanto sono disposto ad uscire dalla mia comfort zone? ammesso che preferisca andare a fare un viaggio con qualcuno e non da solo, questo qualcuno deve essere il mio migliore amico/a? la mia dolce metà? O magari il ragazzo fuori di testa che ho conosciuto in ostello e sniffa cocaina ogni paio di sere? Dobbiamo avere qualche interesse in comune o è meglio essere come diavolo e acqua santa?

Tutti sono andati a fare qualche tipo di vacanza con un buon amico/a e sebbene spesso le cose vadano bene, non è neanche così improbabile che lui/lei, visto da vicino, 24 ore su 24, si riveli una palla al piede d’inenarrabile pesantezza e ingestibile lamentosità.

Lei e lui o lei e lei o lui e lui

Il viaggio con la fidanzata/compagna/quellochevoletevoi, può essere estremamente interessante oppure un’arma da distruzione di mondo. Innanzitutto visitare un luogo da soli o con un amico dello stesso sesso è tutta un’altra cosa rispetto al frequentarlo con la propria compagna (le prostitute di Vientiane la sanno lunga a questo proposito).

Non arrabbiatevi, rileggete bene, ho scritto “un’altra cosa”, non migliore o peggiore, semplicemente un’altra. La differenza tra quello che voi pensate e quello che io ho scritto c’è. Le parole sono importanti dicevano. Siamo su (o in?) un blog in fondo.

Viaggiare da soli o con Maria Lucinda?
Viaggiare da soli o con Maria Lucinda?

La differenza principale, al netto di faide interamorose e odii interamicali covati da lungo tempo, è data dal modo in cui gli altri vi percepiranno. Quando vi troverete con la vostra compagna/o o amico/a, il mondo intorno a voi tenderà a considerarvi come un piccolo giocattolo perfetto e fragile che è meglio non toccare.

Raramente qualcuno verrà a parlarvi mentre state seduti al tavolino di un bar, difficilmente troverete da dire alle 3 di notte all’uscita di un locale e, a meno che non siate delle personcine molto interessanti, è improbabile che dimentichiate il portafoglio in casa di un tizio o una tizia in occasione di una festa per una ragione non meglio specificata e che prevedeva la violazione di un paio di leggi di secondaria importanza. Il surfista dalla lunga capigliatura bionda che ammirate in spiaggia non verrà a raccontarvi la sua storia sulle onde di Nazaré.

Viaggiare è una questione di dubbia moralità

Viaggiare in coppia è in genere rilassante e meno avventuroso che viaggiare soli o con personaggi dalla dubbia moralità e scarsissima reputazione/igiene che avete raccolto “on the road”. 

Le occasioni di stringere nuovi legami (la cui durata è compresa tra una sveltina in un bagno, due chiacchiere alla fermata di un autobus e il “finchè morte non vi separi”) saranno minori, ma potrebbero essere compensate da alcuni bellissimi momenti di condivisione totale e qualche cenetta a lume di candela che non sarete costretti a condividere solo su Instagram stories.

D’altronde il viaggio in solitaria, specie quello zaino in spalla, ha sue dinamiche e le sue dimensioni, fasi di euforia e fasi di depressione più totale, da taglio delle vene. A volte si mangia poco, a volte si mangia uno schifo. Potreste dormire malissimo, non dormire o ammalarvi e il tutto senza famiglia al piano di sopra e senza tutte le comodità della vostra casa.

Dovreste pensarci all’idea di viaggiare soli

Alla fine però credo sia giusto dire che dovete almeno ragionare sulla possibilità di viaggiare da soli. Che non significa poi viaggiare completamente e sempre soli. Le conoscenze strane si fanno on the road.

Seul cosa vedere, City hall plaza
Viaggiare soli ? Uno dei miei viaggi in solitaria più interessanti e sorprendenti, Seul

Ci sono alcuni lati positivi piuttosto immediati e facili da comprendere. Per cominciare, a meno di non essere dei casi clinici, non dovrete discutere con nessuno in merito a dove cenare o a quale hotel scegliere. Sarete poi sempre voi a decidere quando, come e cosa fare e così avrete finalmente la possibilità di realizzare i vostri desideri e appagare il vostro spirito.

Certo, bisogna abituarsi al fatto di non dover scendere a compromessi con qualcosa o qualcuno, perché la nostra vita di tutti i giorni, immersi come siamo in un tessuto di relazioni sociali di lunga durata e rapporti di lavoro a più o meno alto tasso di sfruttamento, è tutta fatta di compromessi. Raramente potete fare quello che volete per una giornata intera.

Vuoi il lavoro, vuoi il partner, vuoi i figli o la famiglia, il vostro tempo e le vostre azioni devono molto spesso essere dirette a cose noiose o che non vi interessano o che comunque altri vi hanno chiesto di fare. Vi viene in mente per caso la parola sacrificio?

Viaggiare soli. Lui o lei non mi lascia andare!

Questa è una situazione che si verifica spesso in effetti. L’idea di possesso del partner fa sì che uno dei due “proibisca” all’altro di andare dove vuole andare da solo. Lungi da me l’idea di mettere la testa nei rapporti altrui, ma non mi sembra una soluzione vincente. Credo che ci sarebbe da domandare quale rapporto duraturo si possa basare sul soffocare gli interessi dell’altro/a con imposizioni di questo tipo.

Se la relazione si deve basare sulle proibizioni dell’uno nei confronti dell’altro, così dall’esterno, in maniera superficiale, mi sembrerebbe destinata a sciogliersi come neve al sole in poco tempo. Oppure uno dei due troverà un modo per fare qualcosa senza che l’altro lo sappia. Non è questo però il luogo dell’oroscopo di Paolo Fox. Per cui sistemate le cose in casa e poi partite per viaggiare soli.

A volte, viaggiando soli, confusi, farete foto al posto di video e video al posto di foto. Succede.
A volte, viaggiare soli, significa essere confusi. Farete foto al posto di video e video al posto di foto. Succede.

Viaggiare soli è disorientante

Viaggiare soli vi permette invece di staccare la spina e ignorare per un po’ il ruolo che la società in cui siete cresciuti vi ha ricamato addosso (o, peggio ancora, vi siete ricamati addosso). Potete uscire dall’utero protettivo delle vostre amicizie di lungo corso e buttarvi sulla strada.

Per un certo lasso di tempo vi troverete in una situazione in cui non conoscerete nessuno, nessuno conoscerà voi e sono certo che ci metterete del tempo a realizzare che a quel punto non siete più in “dovere” di fare qualcosa perché i vostri genitori/amici/partner vi stanno guardando. A quel punto sarete liberi, non una libertà assoluta e totale, ma una libertà i cui confini vengono modellati ogni giorno dalla vostra forza di volontà, dai vostri desideri e dai rapporti che instaurerete con perfetti sconosciuti.

All’inizio è disorientante e al vostro corpo (perché è una cosa sia fisica che mentale) occorreranno alcuni giorni, spesso alcune settimane, per realizzare che non dovete rendere conto a nessuno di dove siete e cosa state facendo.

Alla fine è meglio viaggiare soli o male accompagnati?

Se invece scegliete di viaggiare in due vi chiedo di fare uno sforzo e cercare di vedere il mondo anche dal punto di vista del vostro amico/a o compagno/a. Visto che siete in due, o più, cercate di trovare un equilibrio sulle cose da fare e i luoghi da visitare. Parlarne prima di partire potrebbe aiutare ma non tutti hanno il tempo o la voglia di programmare per cui potete anche pensarci strada facendo. Tenete comunque presente che per scegliere dove andare e cosa fare avrete bisogno di tempo, tempo che per forza di cose dovrete sottrarre a qualcos altro.

Camilla fotografata davanti a delle candele
Sul tema di viaggiare soli o in compagnia anche la ragazza ritratta nella foto qui sopra, Camilla, ha qualcosa da dire. In realtà molte cose da dire. A questo indirizzo trovate la sua intervista, fateci un salto perchè ne vale la pena.

Viaggiare in gruppo è forse la cosa forse più divertente in assoluto e, col passare del tempo, anche la più difficile. Diciamo che più capelli bianchi avrete, più buchi dovrete aggiungere alla cintura e più difficile sarà trovare un accordo per un eventuale viaggio.

Crescendo i vostri amici, anche quelli più esagitati finiranno per trovare:

  • una dolce ragazza/o oppure sposa/o.
  • un lavoro che li tiene impegnati dalle 8 alle 17.
  • e il weekend sarà dedicato al riposo o all’unica uscita in ristorante della settimana

  • al posto dei viaggi faranno delle vacanze spesso decise dai loro pargoli (family hotel li chiamano adesso).

Esistono alternative a questo scenario micidiale ma diciamo che in genere comprendono droghe, assegni di mantenimento e fedina penale sporca, per cui forse il primo scenario non è poi così terribile.

Fiume Gauja, Sigulda, Lettonia, 2005
Viaggiare soli? no, in questo caso eravamo in gruppo. Fiume Gauja, Sigulda, Lettonia, 2005

Nel caso riusciate ad organizzare o comunque a far parte di un viaggio in compagnia, allora penso che il divertimento sia assicurato. La condivisione con più persone limita i contatti con estranei ma allo stesso tempo potenzia le sensazioni che proverete e tenderà a creare storie che potranno essere rievocate anche una volta tornati a casa. Inoltre la presenza di più persone tende in genere a far si che i problemi di convivenza non sorgano.

Viaggi dis/organizzati?

Che dire poi dei viaggi organizzati? Mi riferisco non proprio alle comitive del dopo lavoro in trasferta, quanto a cose più serie come “Avventure nel mondo” o We Road. Conosco un paio di persone che sono solite sfruttare il sito e le sue idee di viaggio, io non l’ho mai fatto e quindi parlo solo per sentito dire, perdonatemi.

Quasi tutti quelli con cui ho scambiato due chiacchiere sul tema mi hanno detto che la differenza la fa la persona che assume il ruolo di “guida”. Saranno la sua conoscenza e le sue capacità organizzative a far iscrivere il viaggio tra le esperienze da ripetere o tra le cose noiose. Da provare insomma.


Cari miei, il post su viaggiare soli è quasi finito. Anzi no, abbiamo un aggiornamento.

Update maggio 2019. Adesso potete sentire l’opinione di una guida di Avventure nel mondo, Alessandro Salvatori.

Inoltre, se siete interessati ad un personale suggerimento su come prenotare un volo aereo spendendo 5 euro in più (niente errori di battitura, proprio spendendo di più) sapete dove cliccare.

Oppure qualche mio solito consiglio di viaggio:

Bangkok cosa vedere

Oslo cosa vedere

Le vie cave di Sovana e la piramide etrusca di Bomarzo

Un goccio di Porto. Cosa vedere nella città portoghese.

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