Viaggiare spendendo poco. Con i tempi che corrono più facile a dirsi che a farsi. Dopo la pandemia ci siamo ritrovati un mondo pieno di gente che moriva dalla voglia di muoversi, aveva la possibilità di spendere un pochino e, ciliegina sulla torta, l’offerta era diminuita o crollata. Si certo, poi possiamo aggiungere tutte le problematiche sulle lunghe catene di approvvigionamento, l’aumento dei costi delle materie prime, una spolverata di più o meno fabbricata inflazione, le difficoltà nel trovare forza lavoro qualificata che accetti di lavorare per stipendi da fame… tutto vero ma, perdonatemi, non sono un economista, per cui sorvolo su questi accadimenti.
La ricetta perfetta per avere un importante aumento dei prezzi nel settore turistico c’è tutta insomma. La cosa che soprattutto mi colpisce di più però è che sono i diminuiti i margini sui quali voi potete intervenire per abbassare i prezzi. Fino a qualche anno fa era vero che molto dipendeva da voi: se eravate un ventenne a cui piace dormire poco e con forte capacità di adattamento allora le possibilità di risparmiare erano tantissime. Oggi, purtroppo, questo non è quasi mai sufficiente.
In ogni caso proviamo a fare ordine con una piccola lista che ci permetterà di capire come viaggiare spendendo poco:
- La filosofia del viaggiare in economia
- Viaggiare spendendo poco in Europa
- Risparmiare sulle piccole cose
- Cibo e alcolici
- Autostop
- I costi delle sistemazioni
- Quando a destinazione fa la differenza
Viaggiare spendendo poco: la filosofia del viaggiare in economia
Quello che è certo è che quando parlo di viaggi tutti mi dicono che si sposterebbero molto di più se costasse di meno. In effetti viaggiare comodi costa. Se lo standard a casa è elevato e vogliamo ritrovarlo in viaggio ci verrà a costare.
A mio parere però viaggiare significa anche fare dei compromessi, almeno sulla comodità. Incontrare persone, vedere scenografici paesaggi e rinunciare a qualcosina di superfluo per avere in cambio relazioni, sensazioni, emozioni ed esperienze nuove. Questa è senza dubbio una delle mie chiavi di lettura del viaggio.
Ora sento già in sottofondo le proteste e le polemiche di chi viaggia in famiglia. Lo so, capisco, chi viaggia in famiglie allargate e/o figli e figliastri vari ha senza dubbio molti altri elementi da tenere in considerazione e più che esperienze forse probabilmente cercherà il relax e un po’ di divertimento. In questo scenario è ovvio che le spese salgano, non c’è molto che si possa fare se non scegliere una destinazione dove il costo della vita sia abbastanza basso (in Europa non saprei più dove andare tranne forse l’Albania).
Se invece viaggiate soli o in coppia allora sappiate che ci sono un po’ più di margini, anche nel mezzo degli anni venti del XXI secolo. Ci vorrà tempo e un po’ di errori ma ci arriverete anche soli (oppure troveranno il vostro cadavere in un fosso vicino alla periferia di Pasto, in Colombia). Per velocizzare il processo ed evitare queste spiacevoli conseguenze continuate a leggere.

Viaggiare spendendo poco. Cominciamo con due conti
Un esempio può essere la mia uscita pre-natalizia in Olanda, anno del Signore 2023. Il volo KLM A/R costava 180 euro ma prima c’era:
– L’autobus da casa mia alla stazione FS di Rimini 1,50 euro
– Il treno da Rimini a Bologna, 11 euro circa
– Il trenino veloce dalla stazione all’aeroporto, 20 A/R euro
– Un caffè e una bottiglia d’acqua all’aeroporto, 4,5 euro
– e soprattutto 7 giorni di Airbnb per un totale di 800 euro circa
Come vedete non mi sono concesso lussi particolari, ma in ogni caso, anche senza contare pranzi, cene, ingressi a musei e souvenir vari, siamo già sopra i 1100 euro e non abbiamo considerato le spese per il ritorno.
Qualche margine, se avessi voluto risparmiare, ci sarebbe stato però. Avrei potuto prendere un volo Ryan Air che atterra a circa 2 ore dalla mia vera destinazione (per un risparmio di circa 100 euro sul volo, a cui però bisogna poi aggiungere le spese del treno per raggiungere la destinazione finale) e avrei anche potuto prendere una camera in un appartamento invece che un intero piccolo monolocale (300 euro di risparmio).
Viaggiare spendendo poco. Mia cara Europa.
A parte qualche accorgimento viaggiare in Europa (soprattutto occidentale) è quasi sempre piuttosto costoso. La media che potreste toccare facilmente è di 150 euro al giorno se viaggiate da soli, scegliete un albergo di medio/basso livello e non vi concedete troppi lussi.
La cifra potrebbe però scendere optando per un ostello, ambiente che frequento con piacere ma più nei viaggi lunghi che in quelli brevi. Un soggiorno in ostello viene in genere tra 20 e 40 euro a notte (diciamo…dai prezzi ungheresi a quelli norvegesi). Per i miei 7 giorni in Olanda, considerando solo l’alloggio, avrei potuto spendere circa 300 euro invece delle 800 finali (puzzette e russare dei vicini di letto inclusi).

Ovviamente esiste sempre un opzione ancora più economica, un opzione in base alla quale non spenderete praticamente nulla. No, non pensate male. Si tratta di Workaway e Couchsurfing. Con il primo potete trovare vitto e alloggio in cambio di lavoro, con il secondo potete trovare ospitalità da anime buone che mettono a disposizione un divano o un letto senza chiedere nulla in cambio. Couchsurfing richiede una quota annuale per iscriversi al sito e usufruire dei servizi ma, se siete di mentalità aperta, ne vale assolutamente la pena.
Sono entrambi ottimi sistemi per conoscere nuove persone e condividere parti del viaggio. Workaway è più adatto se volete rimanere in un luogo a lungo (perdonatemi il gioco di parole), Couchsurfing se vi spostate spesso. Ovviamente usufruire di entrambi i servizi richiede che non vi comportiate come il grinch e riusciate a socializzare con chi vi ospita.
Viaggiare spendendo poco, andiamo sul concreto in 5 punti.
Anche se volete fare un viaggio a “costi standard” e non avete interesse a spendere le vostre serate socializzando con sconosciuti e poggiando teste su cuscini che ne hanno viste di cotte e di crude, anche in questo caso potete trovare il modo di risparmiare qualcosa. A mio parere il risparmio sta molto nelle piccole cose, meno evidenti ma che alla fine fanno massa.
1 – risparmio sui collegamenti aeroportuali
Dei collegamenti da/verso gli aeroporti di Fiumicino, Toronto e Bruxelles (ma anche altri) ne avevamo già parlato in un altro post e non voglio allungarmi troppo. A Bologna, sempre che abbiate tempo, potete risparmiare sul collegamento verso l’aeroporto, a Toronto, Hong Kong e Roma potete fare altrettanto sui treni che collegano il centro con l’aeroporto, magari scegliendo l’autobus.
L’idea alla base è che se si cerca online, tra fourm, reddit e blog vari, spesso qualche idea per farci risparmiare si può trovare (magari qualche app che mette in contatto i viaggiatori che devono andare in aeroporto o in un posto fuori mano). Questo però richiede pazienza, tempo e un po’ voglia.
Ovvio che poi risparmiare 10 euro sul tragitto per l’aeroporto serve a poco se a cena vi trattate con un bella bottiglia di vino da 60 dollari.

2 – Viaggiare spendendo poco: cibo e ristoranti.
E qui entriamo in un altro ambito, quello dei ristoranti/cibo.
Non ho mai rinunciato ad una cena come si deve, ma perché spendere un occhio della testa per un vino all’estero quando qui da noi ne abbiamo di spettacolari a prezzi abbordabili? Per questa ragione starei sempre piuttosto attento agli alcolici, molto apprezzabili quando si tratta di passare una serata in allegria, ma alla lunga nocivi al portafoglio e anche al fegato. Magari informatevi se c’è qualche bevanda fermentata locale e poi tenete presente che l’acqua viene spesso servita gratuitamente (ad esempio in Canada e USA).
Sebbene mi fermi spesso in ristoranti, sia da solo che in compagnia, dare un’occhiata al menù è fondamentale. I piatti troppo costosi e ricercati in genere li scarto e avere un’idea dei costi prima di mettere piede nel locale è per me fondamentale. Occhio poi, dove si devono lasciare, alle mance. Nel caso siano da lasciare il 10% è un po’ da braccine corte e un 20% è un classico (risparmiare sulla mancia, mia opinione di lavoratore nei servizi, è davvero brutto e vi finire dalla parte dei cattivi, non fatelo).

In una guida sul viaggiare di qualche anno fa veniva suggerito, nel caso si fosse rimasti con pochi euro, di frequentare pizzerie con tavoli all’aperto, perché gli avventori avrebbero potuto lasciare qualche crosta o qualche pezzo di pizza da sgranocchiare senza pagare un centesimo. Diciamo che se viaggiate con budget risicati il consiglio è, a mio parere, grandioso.
Se non siete invece a questo punto perché non prendere un gradevole piatto da asporto in un carrettino di street food e mangiarlo, con comodità, in un vicino parco? è un cosa che ho fatto diverse volte in paesi dove il clima lo permette. Ad esempio Hong Kong, che con i ristoranti ci va giù duro, ha invece prezzi ragionevoli per l’asporto. Diverse volte mi è capitato di ordinare e poi, come un lavoratore locale, sedermi nel vicino parchetto a contemplare i grattacieli e gustare il mio piatto.
3 – Parliamo di autostop?
Viaggiare in autostop è un ottimo sistema sia per risparmiare che per entrare in contatto con altre persone. Non è molto diffuso, specie in Nord America e in Europa, ma è senza dubbio un’arte che si perfeziona con la pratica.
Imparerete a fidarvi del vostro istinto, a capire dove si può fare autostop e dove è meglio evitare, capirete quali sono i posti migliori per farlo e chi è più probabile che vi dia un passaggio.
Ci vorrà tempo per prendere la mano e molta attenzione se siete donne. Se dovessi essere sincero mi sentirei di consigliarlo agli uomini mentre sarei un po’ più restio con le donne che, per ovvie ragioni, potrebbero rischiare di più. Molto importante, soprattutto per le donne, è il paese in cui si fa autostop. Alla fine della fiera giovin donzelle, la scelta sarà vostra. Il mio parere è che se vi viene un dubbio sul passaggio che state per prendere, allora non ne vale la pena, ma è anche vero che io sono vecchio.
4 – Viaggiare spendendo poco, i motori di ricerca per voli
Di app per viaggiare ne potete trovare un’infinità, sulla effettiva utilità lascio ad altri la sentenza. Io, in pratica, uso solo google maps.
Tutti conoscono poi i motori di ricerca voli come Momondo, Skyscanner oppure Opodo. Skyscanner vi elenca i voli meno costosi per poi fornirvi un link per l’acquisto, mentre Opodo è simile ad Expedia dove potete prenotare il volo già dal sito stesso (in genere con una commisione).

La mia stategia è utilizzare i motori di ricerca per avere un’idea delle compagnie aeree che praticano i prezzi migliori e poi andare sui siti delle compagnie per prenotare il volo. Questo vi permette di avere prezzi uguali o simili senza il problema di passare da un intermediario (provate poi a modificare il volo o a prenotarne un altro se per qualche motivo uno lo predete).

Per quanto riguarda i voli ho fatto un articolo apposito sull’arte della prenotazione del volo, la sostanza è che per spuntare prezzi buoni bisogna avere molta pazienza e flessibilità.
Molto interessante è anche Pirati in viaggio, una app che raccoglie errori-prezzo, offerte stracciate e last minute, sia su voli che su soggiorni. Pirati è molto ben fatta, semplice e può essere molto utile anche solo per darvi uno spunto per la vostra prossima meta.
Viaggiare spendendo poco: che diciamo delle camere d’albergo?
Entriamo nel cuore del soggiorno. Risparmiare sulla camera d’albero, o sull’appartamento, è alla base del viaggiare spendendo poco (ok, relativamente poco). Fino a poco tempo fa si viaggiava dall’altra parte del mondo e si sceglieva se stare in albergo o in ostello (facendo magari riferimento a booking.com, hostelworld o hostelbookers). Oggi invece abbiamo diverse alternative:
– su Airbnb si possono trovare stanze condivise, stanze singole e interi appartamenti a prezzi in genere più bassi che un normale albergo. L’idea della condivisione è, a dire la verità, molto sfumata a favore di un modello d’integrazione del reditto familiare attraverso l’affitto della stanza degli ospiti (qualcuno offre anche più di un appartamento a dire la verità). Non sono pochi quelli che parlano di concorrenza sleale agli alberghi. Negli ultimi anni sono cresciute anche le “esperienze” attività prenotabili con una guida locale.
– di Couchsurfing ne abbiamo già parlato. Andare a casa di qualcuno senza che il vil danaro decida cosa e come è forte, molto forte e l’app funziona abbastanza bene. Il modello è a mio parere ancora più affascinante di quello di Airbnb ma i grandi numeri hanno ammazzato il bambino, se non proprio nella culla, diciamo alle elementari. Occhio a Bewelcome.
– homeexchange e il più esclusivo livekindred sono piattaforme anche loro figlie della sharing economy. Nascono per mettere in contatto persone che si vogliono “scambiare” la casa. Volete andare in Australia per un periodo lungo? allora forse riuscirete a scambiarvi la casa con un australiano che vuole venire a fare una vacanza in Italia. La cosa può funzionare anche per periodi brevi, a patto ovviamente che la meta non sia dall’altra parte del mondo. Livekindred è su invito e c’è un processo selettivo, homeexchange è invece più classico. Da provare.
I primi due sistemi, ovviamente, li ho provati personalmente e vi posso dire che, con i loro pro e contro, funzionano bene. Dello scambio di case ne ho sempre sentito parlare ma non l’ho mai fatto per cui non ci metto la mano sul fuoco.
Viaggiare spendendo poco, non nascondiamocelo, la scelta della destinazione fa la differenza
Tutti i piccoli consigli che ho dato sopra hanno un valore che deve essere soppesato alla luce del luogo in cui si decide di andare. Forse per molti di voi sarà un’ovvietà, eppure io rimango ancora abbastanza colpito dalle differenze enormi nel costo della vita da un posto all’altro, anche tra paesi confinanti.

Uno dei casi che ho toccato con mano sono le differenze di prezzo tra il Costa Rica, invaso da turisti europei e americani, e lo stato di Panama. Lo standard di vita tra i due paesi sembrava essere assolutamente simile, eppure i prezzi panamensi erano più o meno la metà di quelli costaricensi (sto parlando dei primi mesi del 2013).
Certo, il Parco nazionale di Manuel Antonio è in Costa Rica, non Panama. La selvaggia penisola di Osa è in costa rica, non Panama e se avete come sgono nel cassetto vedere questi posti allora nulla da dire. Se però state valutando, tenete la mente aperta e pensate magari di allargare la ricerca alle nazioni confinanti, potreste avere delle positive sorprese.
Nel caso di Panama non ho idea se la politica del cambio fisso (la moneta locale, il Balboa, ha cambio fisso 1:1 con il dollaro e il dollaro stesso è usato correntemente) abbia una qualche influenza su questa marcata differenza (se siete interessati la moneta del Costa Rica è il Colon e no, non si riferisce al tratto finale dell’intestino e no, non è direttamente legata al dollaro).
Viaggiare spendendo poco: Est Europa
Nella mia lista personale l’est Europa occupa un posto d’eccezione. Lì, almeno fino a poco tempo fa, viaggiare e risparmiare era molto facile. I primi viaggi, nel 2004 e 2005, li ho fatti proprio tra Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Repubbliche Baltiche. Ho sempre trovato persone ospitali, buon cibo e prezzi ragionevoli.
Qualche anno fa, mi colpì la Polonia che con il suo Zloty ha ancora un costo della vita piuttosto abbordabile (se vi interessa Cracovia, Torun e Danzica sono le mie città preferite, Varsavia ha una storia eccezionale e drammatica e un presente con spettacolare vita notturna e modernità digitale). Romania e Bulgaria viaggiano più o meno sulla stessa linea (o forse anche un po’ più in basso come costi). La Moldavia, pur non avendo moltissime attrattive turistiche, ha prezzi ancora più bassi.
Qui a pochi passi da noi, dall’altra parte dell’Adriatico c’è poi l’Albania. Croce e delizia di tanti influencer.

In Europa occidentale Spagna e Portogallo sono forse le più economiche, mentre all’estremo opposto troviamo la Norvegia, così cara che gli stessi norvegesi vanno a fare spesa in Svezia. Se pensate di andare in Norvegia partite attrezzati, perché anche solo il costo di un pacco di birre in un supermercato potrebbe farvi diventare astemi.
Viaggiare spendendo poco in tutto il resto del mondo
Per quanto riguarda gli altri continenti vi faccio una carrellata veloce, sempre incentrata sul tema viaggiare e risparmiare:
- In Asia potete trovare di tutto. Il sud est asiatico (Thailandia, Laos, Malesia, Vietnam, Cambogia, Indonesia) è forse una delle aree più turistiche del mondo, facilissima da raggiungere e con prezzi generalmente molto bassi. Solo recentemente Malesia e Thailandia hanno avuto un costo della vita in aumento. In particolare a Kuala Lumpur e Bangkok i prezzi sono quasi italiani. L’India richiede un visto per l’ingresso ma il costo della vita rimane comunque basso o molto basso, a seconda del tipo di viaggi oche volete fare. Gli -stan dell’Asia centrale non li conosco ma ammetto che sono tra i posti che più mi attirano… Le ex città stato di Macao e Hong Kong e la modernissima Singapore sono invece molto costose.
- L’Oceania è tutta molto costosa, sia per quanto riguarda i voli (difficile trovare qualcosa al di sotto dei 1500 euro a/r) che per cibo e sistemazioni.
- L’area del Pacifico è anche questa moooolto costosa. Se l’aperitivo su una delle spiagge di Tahiti è uno dei vostri sogni cominciate a risparmiare (non a caso chi viaggia a lungo in quest’area, spesso alterna turismo e piccoli lavoretti).
- Il Medioriente è in genere economico (eccezionale il servizio e il cibo dei ristoranti di Damasco prima della guerra civile) ma al momento piuttosto instabile. Per me ne vale sempre la pena ma ognuno ha i propri gusti e il proprio livello di sopportazione dei rischi.

- Il Caucaso rimane sottovalutato e poco costoso. Bisognerebbe andarci prima che troppi si accorgano che la Georgia e l’Armenia sono luoghi splendidi.
- L’Africa…eh l’Africa rimane il mio grande cruccio. Non conosco quasi nessuno che l’abbia girata da viaggiatore indipendente e quei pochi che conosco mi hanno raccontato che si può viaggiare in due modi: lussuoso (safari, jeep con autista e resort con guardie armate per intenderci) oppure arrangiato. Inutile che vi dica quale per me sia il più interessante.
- Il Nord America ha in genere un costo della vita più alto dell’Italia. USA e Canada sono paesi splendidi ma che lasceranno un bel vuoto nelle vostre finanze se non prendete bene le misure.
- In Centro e Sud America si può viaggiare per mesi spendendo frazioni di quello che spendereste in Europa. Il bello è che se ogni tanto volete trattarvi da re non avete che da chiedere.
Bene, siete riusciti a risparmiare? poco importa perché comunque un po’ di soldi li dovete portare. Quanti? carte o contante? non vi preoccupate, vi rispondo con la guida all-uso delle carte di credito e del contante in viaggio!
Adesso è ora di viaggiare spendendo poco. Au revoir!
Il post su come viaggiare spendendo poco è finito. Avete bisogno di una spinta? Io propongo Santa Marta in colombia, oppure Toronto o New Orleans se volete fare un salto in Nord America.
Il viaggio è esperienze e nuove emozioni. La comodità limita, non si fa nulla se non si esce dalla comfort zone. Lasciarsi andare e fare quello che non si fa a casa. Questo è il viaggio.
Certo questo è un modo di vedere il viaggio. Ho scritto uno e non il modo perché non credo più molto alla divisione tra viaggio e vacanza, tra viaggiatori e turisti. Ognuno ha il diritto di vivere il viaggio come meglio credere, senza fare una classifica, senza dover per forza indicare chi arriva più vicino alla verità. Perché alla fine una Verità non c’è.