Luxor e la valle dei re – Walking like an Egyptian

Luxor cosa vedere. L’elenco è lungo, più o meno, 3500 anni. Per semplificarvi la vita vi indico 3 cose fondamentali:

  • Il tempio di Karnak
  • La valle dei re
  • La tomba di Hatshepsut

Poi, nel 1986, sono arrivate le Bangles e hanno mandato tutto a carte 48. Da quell’anno in poi infatti i turisti fanno queste cose:

Luxor

Citazioni sciocche a parte (la canzone delle Bangles la trovate qui ) il viaggio in Egitto mi ha dato diversi spunti di riflessione e quindi come potrei non raccontarvi cosa vedere in un luogo classico del turismo mondiale come Luxor?

Delle spiagge di Marsa Alam e del mondo luccicante e un po’ sovrappeso dei resort ne parlo in questo post. Adesso vorrei invece raccontarvi le mie impressioni su Luxor, l’antica Tebe.

Luxor cosa vedere. Si stava meglio quando si stava peggio?

Siamo arrivati nella capitale del regno faraonico da nord, dopo aver attraversato il deserto tra Safaqa e Qena e poi costeggiato il Nilo per una cinquantina di chilometri.

La Luxor moderna, circa 500.000 abitanti, si presenta come un grosso e caotico agglomerato urbano che ha visto giorni migliori. Oggi la città rimane certamente un centro turistico di primaria importanza (qualcuno dice il sito archeologico più grande del mondo ma si sa, le guide ogni tanto si fanno prendere la mano) anche se non sembra che le ricadute economiche siano equamente distribuite tra tutti i settori della società.

Alla mattina presto la periferia di Luxor appare così.
Alla mattina presto la periferia di Luxor appare così.

I tempi d’oro erano, a detta di quasi tutti, quelli di Mubarak, quando la stabilità politica (un grazioso eufemismo per dire regime autoritario) garantiva quella sicurezza apparente che faceva affluire turisti da tutta Europa e da tutto il mondo.

Ok, ma oggi come vanno le cose?

Oggi, a quasi 7 anni di distanza, l’Egitto rimane ancora un regime non democratico ma in ogni caso scosso da tensioni ed attentati che ne trasmettono un’immagine più pericolosa di quanto forse non sia realmente (dell’ultimo attentato nel Sinai potete trovare un articolo qui). 

La zona oggettivamente più pericolosa rimane quella parte centrale del Sinai che sembra ospitare cellule terroristiche capaci di mettere in difficoltà anche l’istituzione più potente dell’Egitto di Al-Sisi, cioè l’esercito.

Quello che ci è capitato di vedere lungo la strada che ci ha portato da El-Quseir fino a Safaqa, Qena e poi Luxor, sono stati decine e decine di posti di blocco, centinaia di poliziotti che però, a detta di tutti, sono sempre poco presenti quando c’è bisogno.

Sembra così che il milione e cinquecentomila poliziotti siano un modo come un altro per comprarsi consenso politico più che dimostrare un’attenta considerazione dei pericoli del radicalismo. I posti di blocco all’uscita di ogni villaggio e gli uomini armati all’ingresso di ogni cittadina (questi ultimi vengono chiamati “guardiani del villaggio” e non hanno nulla a che fare con la polizia vera e propria) danno l’impressione di un luogo dove la libertà di spostamento, anche all’interno della stessa nazione, è ancora soggetta a fortissime restrizioni.

Qui siamo sulla strada che porta da Qena a Luxor, quella con diversi, poco utili a mio parere, posti di blocco. I caseggiati sullo sfondo saranno un nuovo quartiere popolare?
Qui siamo sulla strada che porta da Qena a Luxor, quella con diversi, poco utili a mio parere, posti di blocco. I caseggiati sullo sfondo saranno un nuovo quartiere popolare?

Ultimo accenno alla situazione socio-politica. Giurin giurello.

La tortura e la morte di Giulio Regeni

Non sono pochi quelli che mi hanno detto che il calo del turismo italiano è da imputare all’assassinio del nostro  Giulio Regeni. L’omicidio del ricercatore italiano ha quindi lasciato un segno profondo che non mi sarei aspettato di rinvenire a quasi due anni dalla sua morte.

Certo, il ricordo è più legato all’indiretto impatto economico che la vicenda ha avuto che non al rispetto dei diritti umani o alla memoria del ragazzo, eppure il pensiero del povero Giulio rimane ancora lì, a ricordarci come si fa a mettere in ordine le cose e a non avere dubbi su dove si trovi il bene e dove il male.

Cosa vedere a Luxor : 1 – Karnak

Passiamo agli aspetti più turistici. La gemma principale che la città di Luxor offre, almeno sulla riva est del Nilo, è senza dubbio il tempio di Karnak.

Ecco l'ingresso del tempio di Karnak, dove un tempo arrivava il Nilo, e oggi ci troviamo mandrie di turisti (ma qualche anno fa erano molti molti di più)
Ecco l’ingresso del tempio di Karnak, dove un tempo arrivava il Nilo, e oggi ci troviamo mandrie di turisti (ma qualche anno fa erano molti molti di più)
Un primo piano di una delle sfingi con testa d'ariete. Fra le zampe una statuina di Ramses II, il faraone prezzmolo.
Un primo piano di una delle sfingi con testa d’ariete. Fra le zampe una statuina di Ramses II, il faraone prezzmolo.

Lo avrete certamente visto in film e documentari, ma a starci dentro fa una certa impressione, e ve lo dice uno che non usa il termine a caso.

Il viale d’ingresso, con le famose sfingi dalla testa d’ariete, è una delle immagini da poster più famose dell’antico Egitto, insieme alle piramidi. Certo le emozioni più grandi le dà forse la sala delle 134 colonne ipostile, alte 12-20m e ricoperte di geroglifici dalla sommità fino alla base. Fanno molta impressione quelle parti dove i colori si sono conservati, in particolari i rossi e gli azzurri. Tonalità vive che colpiscono per la loro bellezza, specie considerando i millenni che ci separano dalla loro costruzione (l’edificazione del tempio è iniziata nel 1400 aC e le ultime aggiunte sono datate al periodo di Alessandro Magno, circa 300 aC.).

Il clima desertico ha contribuito alla conservazione e posso solo immaginare l’effetto che la sala doveva fare al tempo della sua ultimazione.

Riva est…molto altro ma poco tempo

Sulla riva est si trovano poi il tempio di Luxor, il museo della mummificazione e il museo nazionale di Luxor. Dati i tempi un po’ ristretti non abbiamo potuto dedicare tempo a questi luoghi ma sono certo che valgano tutti il prezzo del biglietto.

Il paesaggio cambia drammaticamente una volta arrivati nei pressi del Nilo. Il giallo sabbia e la polvere lasciano spazio ad un verde quasi accecante, piante e frutti la fanno da padrone.
Il paesaggio cambia drammaticamente una volta arrivati nei pressi del Nilo. Il giallo sabbia e la polvere lasciano spazio ad un verde quasi accecante, piante e frutti la fanno da padrone.

Riva Ovest

Sulla riva Ovest del Nilo si possono trovare invece i luoghi di sepoltura di faraoni e consorti, oltre che al Ramesseum, i colossi di Memnone e la tomba di Hatshepsut, l’unico faraone donna dell’antico Egitto.

L’attenzione di molti, e quindi anche la nostra, è caduta sulla valle dei re, sulla tomba di Hatshepsut e sui colossi Memnone.

Luxor riva ovest : 2 – Valle dei re

La valle dei re (con il biglietto d’ingresso si possono visitare tre tombe e noi abbiamo visitato la tomba di Ramses IV (KV2), la tomba di Merenptah (KV8) e la tomba di Ramses VI (KV9)) mi ha lasciato un ricordo indelebile.

Non ho foto degli interni perché non ne ho volute fare ma credetemi quando vi dico che è la cosa più simile ad un viaggio nel tempo. I colori vivi, le immagini incredibili, i testi geroglifici complessi e allo stesso tempo vagamente intuitivi e anche il fatto che la nostra guida ci ha fatto arrivare ad un’ora in cui molti sono ancora a pranzo, tutto ha contribuito a dare l’idea che quelle tombe fossero state sigillate qualche anno fa e non 2400 anni fa. Davvero incredibile.

Luxor riva ovest: 3 – Tomba di Hatshepsut

Dopo questo punto di elevata cultura la nostra guida ci ha fatto fare la consueta tappa in un negozietto di souvenir (e davvero dovete essere bravi, o stronzi, per non comprare nulla) per portarci poi ai colossi Memnone e alla tomba della regina Hatshepsut.

Quest’ultima risulta di grande impatto all’arrivo, con questo colonnato che sbuca fuori dalla montagna, ma poi si rivela meno interessante riguardo al contenuto interno, sebbene alcuni geroglifici ben conservati siano visibili in una stanza sulla destra.

Se andate a Luxor, il tempio-tomba di Hatshepsut è una delle cose da vedere assolutamente. Tra l'altro è stato oggetto di un attacco terroristico nel 1997 che provocò la morte di 62 persone.
Se andate a Luxor, il tempio-tomba di Hatshepsut è una delle cose da vedere assolutamente. Tra l’altro è stato oggetto di un attacco terroristico nel 1997 che provocò la morte di 62 persone.
Anche nel tempio di Hatshepsut si possono trovare alcune immagini molto ben conservate. qui, se non erro, abbiamo il faraone che presenta delle offerte al dio Horus
Anche nel tempio di Hatshepsut si possono trovare alcune immagini molto ben conservate. qui, se non erro, abbiamo il faraone che presenta delle offerte al dio Horus

Tiriamo le somme e le sottrazioni

Insomma, siamo partiti da Marsa Alam alle 4 del mattino, siamo tornati in albergo alle 21.20, il tutto per circa 130 euro di spesa in due, ma davvero posso dire che questo è stato uno dei tour più interessanti che abbia mai fatto.

Sono un appassionato di storia, ho letto molto dei faraoni e dell’antico Egitto e penso che non si possa che provare un senso di rispetto profondo e una certa inquietudine, quando ci si trova di fronte a certi monumenti. Sono testimonianza della grandezza di un re, del lavoro di migliaia di persone sconosciute che avevano a malapena di che tirare avanti e di una ferrea ed assoluta fede in un mondo dell’aldilà che, oggi, sappiamo non avere fondamento alcuno.

Mi ha fatto riflettere il fatto che certi edifici siano stati costruiti per glorificare un modo di vedere la realtà (e l’aldilà) che oggi non ha, per noi, più alcun senso.

Strana la vita ma, a questo punto si può davvero dire, strana anche la morte…


E con questo direi che è per le cose da vedere a Luxor è tutto. Potete anche leggere le mie impressioni sui resort di Marsa Alam.

Oppure scoprire se, 3 anni dopo il mio viaggio, nel 2020, l’Egitto può essere considerato un paese pericoloso (per via dei terroristi, del coronavirus o della criminalità comune).

Oppure vi propongo un altro menù:

le cose belle da vedere a Oslo

La capitale danese, Copenaghen, cosa vedere tra design, cibo e calcio

un viaggio a Bangkok cosa vedere tra sky bar e nuovi aeroporti

7 giorni in Libano, cosa vedere tra Beirut e Baalbek

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