Viaggi 2020? si, no, forse. Chi vince tra turismo e Coronavirus

Parlare di viaggi 2020 è cosa difficile. Aggiungere, all’analisi della situazione attuale anche qualche previsione, è semplicemente da stupidi.

Per le compagnie aeree questo 2020 sarà un anno lacrime e sangue. Il mio volo Finnair verso Hong Kong è stato cancellato il 3 febbraio. Primo effetto del Coronavirus. Tra febbraio e Marzo ne ho poi cancellati altri due.
Per le compagnie aeree questo 2020 sarà un anno lacrime e sangue. Il mio volo Finnair verso Hong Kong è stato cancellato il 3 febbraio. Primo effetto del Coronavirus. Tra febbraio e Marzo ne ho poi cancellati altri due.

Viaggi nel 2020. Paragoni improponibili e analisi impossibili

Di una cosa però possiamo esser certi. Come dice Baricco in un pezzo notevole su Repubblica di qualche giorno fa, il coronavirus non è la fine del mondo. E il solo fatto di doverlo precisare è indicativo di quanto le cose siano andate terribilmente male in un lasso di tempo irragionevolmente breve.

Roma brucia ai tempi di Nerone. Per quanto duro sia il momento per ora ci siamo risparmiati la rivolta incendiaria. Non so come andrà a finire il rapporto tra noi e i viaggi nel 2020 ma probabilmente questa scena non si ripeterà.
Roma brucia ai tempi di Nerone. Per quanto duro sia il momento per ora ci siamo risparmiati la rivolta incendiaria. Non so come andrà a finire il rapporto tra noi e i viaggi nel 2020 ma probabilmente questa scena non si presenterà.

Previsioni viaggi 2020: la notte è molto buia

Abbiamo già detto che fare previsioni nel momento più buio della notte è forviante. Allora cerchiamo di fare meno cazzate possibili. Cerchiamo di ragionare, piano piano, con molta cautela. Per farlo servono ovviamente dei dati.

Per questo motivo non dovete guardare la televisione, almeno non certa televisione, e soprattutto non in quantità esagerate. L’informazione dei talk show attuali e dei TG è focalizzata (e come potrebbe essere altrimenti?) su quello che sta succedendo oggi. Anzi, nelle ultime 2-4 ore. Ogni tanto si pianta qualche fiore in un campo di morte perché altrimenti gli stessi presentatori s’impiccherebbero in diretta, ma il punto è che adesso è dura. Inutile sentirselo ripetere 15 volte al giorno.

Il bello è che fino a qualche mese fa la questione della riproduzione in cattività dei salmoni sembrava un argomento valido su cui discutere. Oggi non abbiamo idea di cosa succederà ai viaggi, ai viaggiatori, ai vacanzieri e a tutti quelli che erano  già in viaggio in questo 2020 e, improvvisamente, i salmoni perdono posizioni. Come tante altre cose ad essere sinceri.
Il bello è che fino a qualche mese fa la questione della riproduzione in cattività dei salmoni sembrava un argomento valido su cui discutere. Oggi non abbiamo idea di cosa succederà ai viaggi, ai viaggiatori, ai vacanzieri e a tutti quelli che erano già in viaggio in questo 2020 e, improvvisamente, i salmoni perdono posizioni. Come tante altre cose ad essere sinceri.

Meglio ubriachi che ammalati

Cerchiamo allora di districarci nel labirinto oscuro del momento. Usiamo i dati come un ubriaco usa un lampione di notte: per sorreggersi e non per avere un’indicazione su dove andare.

Personalmente amo abbastanza worldometer e direi di partire con questo. Ha un sacco di dati elaborati in tempo reale e sul coronavirus ha creato una sezione apposita con ogni dato possibile ed immaginabile, paese per paese.

In questo modo possiamo, se vogliamo, tracciare lo sviluppo della malattia, l’arrivo del picco, confrontare i vari stati del mondo e vedere come vanno le cose. Dagli Stati Uniti a Timor est.

Il settore turistico

Per quanto riguarda il “mio” settore, quello turistico, faccio riferimento alle analisi della voce.info e dell’Organizzazione mondiale del turismo, UNWTO, facente parte delle Nazioni Unite (da non confondere con la WTO, l’Organizzazione mondiale del Commercio).

Le previsioni dell’UNWTO sui viaggi 2020

In questo articolo la UNWTO comunica che, secondo le sue analisi preliminari, gli arrivi turistici potrebbero calare nel 2020 del 20-30% , con una forchetta tra 290 e 440 milioni di arrivi in meno. Se preferite parlare di soldi si tratterebbe di un calo dei ricavi turistici valutabile intorno tra i 300 e i 450 miliardi di dollari.

Previsioni sugli arrivi turistici nel 2020 della UNWTO
Viaggi nel 2020 e Coronavirus. Previsioni sugli arrivi turistici nel 2020 della UNWTO

Il numero di arrivi potrebbe scendere al livello del 2012. Come paragone potete pensare che il calo di arrivi legato alla crisi economica del 2008 è stato del 4% e per la SARS il calo è stato ancora minore, lo 0,4% (a livello mondiale, nel territorio Asia Pacifico la SARS ha impattato molto di più sui viaggi).

Parliamo quindi di un crollo dei fatturati senza precedenti. Un crollo che sarà capace di cancellare da un giorno all’altro milioni di posti di lavoro. Se il ristorante sul mare che in quella spiaggia thailandese faceva 50/60 coperti al giorno si ritroverà con una media di 30/40 coperti probabilmente non avrà bisogno di 6 camerieri ma 4 o 3 se stringono la cinghia.

Inutile dire che se in Italia il turismo, senza contare l’indotto, produce più o meno il 10% del PIL nazionale, capite che c’è un po’ da preoccuparsi. Anche perché, almeno fino ad ora, il turismo era un settore ad alto impiego umano, dove la penetrazione delle nuove tecnologie era stata capillare ma incapace di sostituire la presenza umana. Insomma, se volevi un bel servizio era necessario avere personale qualificato. Con i software, computer, o macchine più meno avanzate, si faceva poco.

Cosa dice lavoce.info su turismo e viaggi nel 2020

In questo articolo la voce.info riporta come la perdita di fatturato per febbraio e marzo sia relativa al 9 – 10% dei fatturati annuali. Le cose si complicherebbero ovviamente ancora di più se si perdesse tutto Aprile (arriveremmo ad un calo del 15%), Maggio (22%) e Giugno (34%).

I danni sono ovviamente molto più forti, per ora, in quei luoghi che hanno principalmente un turismo di tipo fieristico/culturale rispetto che alle località balneari. Per queste bisogna aspettare di capire cosa succederà questa estate. Certo è che non si potrà contare comunque su molte prenotazioni, potrebbe essere tutto un po’ last minute. Se va bene.

Gli Stati colpiti

Interessante notare, ma forse c’è una logica in tutto questo, che gli Stati più colpiti da questo virus sono anche quelli con una più larga fetta degli arrivi turistici. La Spagna ha il 6% degli arrivi, Italia e Cina il 4%, gli Stati Uniti il 5%. Questi stati arrivano quindi ad avere il 19% degli arrivi turistici mondiali.

Nella prima colonna potete vedere la percentuale di arrivi turistici per ogni singolo stato. La seconda colonna rappresenta il valore del settore turistico in ogni nazione, la terza la percentuale di “incassi” e la quarta quanto i cittadini di quella nazione spendono rispetto al totale mondiale.

Le compagnie aeree

La IATA (International Air Transport Association) ha prodotto un’analisi dell’attuale situazione del trasporto aereo. Essendo datata 5 marzo ipotizza due scenari: uno a diffusione del virus “ridotta” e uno con diffusione più ampia. Essendo il 3 parile possiamo dire “la seconda che hai detto” [cit.] (citazione difficile per i giovani).

2020 viaggi e compagnie aeree. Questi sono i dati per quanto riguarda il 2020 riferiti alla sola Thailandia, se lo stato non interviene in qualche modo a sostegno delle compagnie aeree. E non è che le cose cambino molto per altri stati. Giusto così ad una prima occhiata mi sembra che il meno abbia una certa importanza. Fonte Twitter IATA
2020 viaggi e compagnie aeree. Questi sono i dati per quanto riguarda il 2020 riferiti alla sola Thailandia, se lo stato non interviene in qualche modo a sostegno delle compagnie aeree. E non è che le cose cambino molto per altri stati. Giusto così, ad una prima occhiata, mi sembra che il segno meno vada per la maggiore. Fonte Twitter IATA

La perdite sono previste intorno ai 118 miliardi di euro e il calo del costo del carburante intorno ai 28 miliardi (i costi del carburante sono però spalmati su diversi anni per via di complicati contratti delle compagnie aeree). Numeri importanti che potrebbero far pensare a diversi fallimenti oppure fusioni. Per tornare al numero dei passeggeri del 2019 potrebbero volerci 3-4 anni e nel frattempo il numero di voli dovrebbero diminuire e i costi per i passeggeri aumentare.

Qualche buona notizia?

Questo virus ci ha portato via molte vite con conseguenze difficilmente immaginabili fino a qualche mese fa. Un dramma forse difficile da comprendere adesso che non è ancora finito. Penso però che ci lascerà anche qualcosa di positivo. Avremmo volentieri fatto a meno di questa dura lezione ma indietro nel tempo non si può tornare, quindi cerchiamo di prendere quello che di buono ci rimane e quello che saremo in grado di fare.

La globalizzazione non è finita. Forse potrebbe esserci una battuta d’arresto nel numero d’arrivi, con conseguenze anche pesanti in molti paesi, ma lentamente risaliremo, forse nemmeno troppo lentamente. Il turismo, i turisti e tutti i tipi di viaggiatori hanno dimostrato di avere una voglia e una capacità d’adattamento eccezionali. Per qualche periodo forse viaggeremo di meno o torneranno in voga i viaggi in auto/treno come prima dei voli low cost.

Probabilmente i viaggi intercontinentali verranno a costare di più perché ci saranno meno voli o meno posti in aereo. Alcune regioni o alcune nazioni potrebbero imporre restrizioni agli ingressi per lunghi periodi.

L’analisi del CEO di Acquaa Partners

Questa analisi su airport-technology.com mi trova d’accordo. Cito testualmente il CEO di Acquaa Partners (una compagnia che si occupa di consulenze finanziarie, fusioni e acquisizioni). “Because of COVID-19, there’s a lot of discussions that we will be more insular, and we won’t be traveling as much. I don’t believe in that at all. I think we absolutely will have that in the short term over the next year, year and a half. But then we’ll have a further explosion of globalization. We’ll all be much more prepared for pandemics and other shocks like this extreme disruption.”

Traduco “a causa di COVID-19, ci sono molte discussioni sul fatto che saremo più insulari e non viaggeremo tanto a causa di questo tipo di paura [della trasmissione della malattia]. Non ci credo affatto. Penso che succederà a breve termine nel prossimo anno, anno e mezzo. Ma poi avremo un’ulteriore esplosione della globalizzazione. Saremo tutti molto più preparati per le pandemie e altri shock come questo”

Sono d’accordo perché la gente vuole viaggiare e troverà il modo di farlo il prima possibile. Non è cambiata l’idea che il viaggio sia qualcosa di essenziale ai fini della propria crescita personale. Viaggiare non è passato di moda. C’è una causa esterna che ci impedisce di farlo. La supereremo perché siamo motivati, intelligenti e pieni di risorse.

Viaggi ? E dire che il 2020 doveva essere il mio anno. Buone notizie parte 2

Non so cosa ne pensate voi ma la reazione, a livello internazionale, credo sia stata meno peggio di quello che siamo portati a pensare. Che gli aiuti arrivati in Italia dalla Russia, dalla Turchia, dalla Cina, dagli Stati Uniti e dagli altri paesi europei siano interessati o meno, rimangono sempre aiuti. E poi ci siamo resi conto, ancora una volta, ancora di più, che i problemi locali assumono una dimensione globale molto velocemente e senza bisogno che ci sia alcuna regia occulta dietro la scena.

Viaggi 2020. Hong Kong era una delle mete di questo anno maledetto, sostituita poi da Argentina e Cile e poi dal Perù. Tutto rimandato.
Viaggi 2020. Hong Kong era una delle mete di questo anno maledetto, sostituita poi da Argentina e Cile e poi dal Perù. Tutto rimandato.

Se c’è qualcuno che pensa che ogni singola nazione possa affrontare tutto questo da sola dovrebbe ripensarci per bene.

Le previsioni di Jeremy Rifkin

Stranamente tra questi c’è l’economista Jeremy Rifkin. In un articolo su Repubblica Affari&Finanza del 30 marzo si spinge a dire che “la globalizzazione, così come l’abbiamo conosciuta, è morta e sepolta” e conferma che “non torneremo mai alla normalità”. Per Rifkin il termine del futuro è Glocal.

Jeremy Rifkin intervista Repubblica
Ogni tanto riesco ancora a comprare il giornale.

Mi piacerebbe tenere questa pagina e vedere tra vent’anni se le profezie glocal di Rifkin si siano avverate. Inutile dire che non concordo. Con tutto il rispetto possibile.

Conclusione

Insomma, bisogna tenere duro e stringere la cinghia. Wuhan e la Cina hanno segnato la via, noi li seguiremo e prima o poi, gradualmente, il futuro non sembrerà più così oscuro.

Se siete particolarmente interessati alla situazione americana vi propongo questo studio. Vi anticipo solo che da questa analisi sembra che il dibattito di questi giorni chiudere/aprire, non abbia poi molto senso. L’alternativa tra economia e salute in realtà non esiste


Il parto è terminato. Se siete sopravvissuti arrivando fin qui mi complimento con voi e vi propongo, dato che avete fatto 30, di fare anche 31.

Per cui potreste:leggervi 5 motivi per cui dovete andare in Caucaso

Cosa vedere a Copenaghen

Andare a Oslo quartiere per quartiere, Bergen o Stavanger

leggervi la storia di Ibn Battuta o del misterioso volo N545JN

Oppure cercare di capire qualcosa sul rapporto tra compagnie aeree e coronavirus

Aggiornamento luglio 2020

Volete sapere se i cantori di sventura avevano ragione? il viaggio è morto? in questo luglio 2020 ho fatto il mio primo viaggio all’estero post coronavirus. Seguite il link e scoprirete cosa è successo e tutti i dettagli pratici.

Se invece siete interessati a scoprire cosa vedere nel Peloponneso andate seguite questo link.

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